20 ottobre 2007


Mafia? No,grazie:preferisco Cogne


Il 41 bis è una tortura. Lo ha affermato un giudice americano e visto che gli americani sanno sempre quello che dicono e quello che fanno non ho dubbi sulla disumanità del provvedimento in questione. Rosario Gambino, noto filantropo da 22 anni inspiegabilmente in carcere per traffico internazionale di stupefacenti e cugino involontario del boss Carlo Gambino,secondo il coscienzioso giudice americano non deve essere estradato in Italia perché il 41 bis, cui sarebbe sottoposto una volta sbarcato nello stivale, arrecherebbe danni alla sua salute cagionevole. A Palermo sono stati chiesti otto anni di reclusione per il presidente Totò Cuffaro che ha eroicamente ribadito,forse pensando che nessuno lo ascoltasse, che se verrà condannato si dimetterà dalla carica di presidente della regione Sicilia;nelle stesse ore a Totò Riina è stata negata la concessione degli arresti domiciliari dopo che gli era stata rifiutata la scarcerazione per motivi di salute( i suoi avvocati ci hanno provato,non si sa mai…);a distanza di poche ore Gianfranco Miccichè afferma che l’aeroporto di Palermo intristisce i turisti in arrivo a causa del suo nome: Falcone-Borsellino. Partendo dal presupposto che anche Falcone e Borsellino avrebbero fatto volentieri a meno di saltare in aria e cedere i diritti dei propri cognomi ad un aeroporto, visto che però non ne hanno proprio potuto fare a meno, almeno da morti evitiamo di prenderli per il culo:già lo abbiamo fatto abbastanza quando erano vivi Insomma,in questi giorni si è per forza dovuto parlare di mafia anche se gli “approfondimenti” serali dell’ottimo Vespa e dell’irreprensibile Mentana continuano a riguardare Lady Diana,il delitto di Garlasco e l’aumento del prezzo delle banane. Si parla di mafia ma attraverso episodi surreali, grotteschi. Gambino,che per il suo legale non è neanche mafioso,resta in America perché in Italia il carcere sarebbe troppo scomodo; Cuffaro, che a processo in corso da tempo(i reati ipotizzati erano ben noti a tutti,anche a Cesa e a Casini), viene ricandidato dall’ UDC e stravince contro Rita Borsellino; Miccichè preferirebbe per l’aeroporto di Palermo un nome più esotico,al latte di cocco magari, piuttosto di quello di due magistrati (palermitani d.o.c.) che hanno avuto il pessimo gusto di farsi ammazzare per futili motivi quali l’Onestà e il senso del dovere. Non si parla però della quotidianità della mafia,di come agisca in silenzio serpeggiando indisturbata tra le istituzioni;d’altronde se la mafia non spara che ce ne frega? Arrestato Provenzano l’interesse è scemato;si,ci sono in giro Matteo Messina Denaro e Salvatore Lo Piccolo ma non hanno ancora il “fascino” dei vecchi padrini;la televisione dovrebbe occuparsi settimanalmente della mafia,con una trasmissione che aggiorni di volta in volta di quei fatti non eclatanti come il magistrato che salta in aria o il politico pizzicato con le mani nella marmellata:bisogna informare sulla quotidianità! Non chiedo che lo faccia Berlusconi, per carità…dovrebbe togliere un’ora settimanale al duo Costanzo –De Filippi e poi finché continua ad appoggiarsi a Dell’Utri sarebbe complicata la gestione di un programma del genere. Ma la RAI lo può fare. Ma non lo fa. Oggi lancio questo sassolino nello stagno,magari ne riparleremo più in là proponendo qualcosa di più concreto oltre alla semplice richiesta di un settimanale di informazione su Cosa Nostra.

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