23 novembre 2007


I compagni di merende

Le intercettazioni realizzate tra il 2004 e il 2005 allegate all’inchiesta sul fallimento della “Hdc”,la holding di Luigi Crespi,ex sondaggista di Berlusconi e pubblicate da Repubblica nei giorni scorsi, mi hanno provocato una sorta di sconvolgimento intestinale che non provavo dal tempo delle intercettazioni UNIPOL. Dalle trascrizioni in questione emerge un’alleanza (anzi,una simbiosi) di intenti e strategie tra alcuni dirigenti RAI (all’epoca governo Berlusconi) e Mediaset. Si,ma la novità qual è? Ora ci sono le intercettazioni a confermarlo e a metterlo per iscritto ma sostanzialmente non aggiungono nulla a quello che un qualunque telespettatore sano di mente poteva arguire da solo:durante il governo Berlusconi la RAI era una protesi Mediaset. Sostanzialmente non aggiungono nulla,è vero, ma inquadrano sotto una luce meno sfocata la meticolosità con cui le divine terga di Arcore venivano umettate dalle solerti labbra aziendali. Tra i personaggi noti tirati in ballo ci sono Del Noce, Mimun, Rossella, Vespa: personaggi che con l’obiettività dell’informazione fanno a cazzotti anche quando dormono. Si pianificava tutto: dall’eliminazione delle notizie scomode a Sua Maestà alla scelta delle inquadrature del Cristo dal cranio rinfoltito,fino ai palinsesti veri e propri e così via senza tralasciare nulla al caso e all’obiettività. Anche la morte del Papa si è rivelata un campo da gioco per i generali della disinformazione italiana;durante i funerali di Giovanni Paolo II Berlusconi avrebbe voluto stendersi sulla salma del pontefice per garantirsi una visibilità maggiore ma il suo salumiere glielo ha sconsigliato:agli occhi più critici forse sarebbe sembrato eccessivo. Mediaset sta querelando a destra e a manca e, per bocca di Fedele Confalonieri, ci regala una perla di squisita fattura:”Mi sembra di essere tornati ai tempi della P2” protesta ai microfoni della sua ammiraglia Confalonieri dimenticandosi forse,la gaffe non si spiega altrimenti, che Berlusconi è il fratello 1816 della famigerata loggia. Per Berlusconi e i suoi zerbini si tratta del solito “linciaggio” ad orologeria e minaccia di far trasmettere in prima serata su Canale 5 la storia a puntate di mamma Rosa se questi attacchi oltraggiosi non cesseranno. I giornalisti RAI hanno diramato un comunicato in cui affermare che sono incazzati è un eufemismo: chiedono l’immediata sospensione dei personaggi coinvolti e un repulisti generale in azienda anche se si tratta di utopie fanciullesche. La lottizzazione c’è sempre stata ma con Berlusconi è accaduto quello che tutti temevano e sapevano,giornalisti RAI compreso(come sottolineano nel comunicato): la totalità dell’informazione era nelle mani di un solo prescritto. Peccato che Enzo Biagi non abbia potuto resistere qualche giorno in più:se ne sarebbe andato con un sorriso sulle labbra. (nella foto un dirigente RAI invoca Berlusconi prima di preparare il palinsesto di RAI 1)

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