11 marzo 2008


Canizares olè!
Dopo la schiacciante vittoria di Zapatero il primate di Spagna e arcivescovo di Toledo Canizares rilascia un’illuminata intervista al Corriere della Sera. Ne ha dette talmente tante che invece di un’intervista sembra un greatest hits di Lino Toffolo; ecco un piccolo florilegio:

1) Oggi la Chiesa non è il potere, anche se può subirne la tentazione; ma in fondo anche Cristo fu tentato. E noi non cesseremo di reclamare contro alcune cose che il governo ha fatto o potrà fare».

(La Chiesa non è il potere? Se cerchi un posto di lavoro e non riesci ad agganciare alcun politico dove vai? Se vuoi farti ricoverare di corsa e saltare la burocrazia dove vai? Da un prete o da una monaca. Spesso li trovi insieme che imbottigliano whisky clandestino in canonica. Anche Cristo fu tentato, ma lui non ha mai calzato babbucce di Prada)

2) Sì, è in corso una rivoluzione culturale. Non solo in Spagna; in tutto l’Occidente. La denuncia Benedetto XVI, quando paventa la dittatura del relativismo.

(La dittatura del relativismo? Tradotto vuol dire che loro sono gli unici detentori della Verità e guai a chi se ne allontana. Dittatura e relativismo non possono stare insieme, è un controsenso: come fa il relativismo ad essere una dittatura? Cosa è più “dittatoriale” tra un unico pastello nero e una scatola di 56 matite colorate?)

3) La sinistra parla di allargare i diritti. Ma i diritti non si creano in Parlamento. La Chiesa vuole collaborare a costruire una società di convivenza e di pace. Ma quale convivenza può esserci al di fuori del matrimonio tra un uomo e una donna? Quale convivenza può esserci se si intende eliminare Dio dalla vita sociale?

(I diritti non si creano in Parlamento? E dove allora? Ad un droga party della CEI e nella pausa di una gangbang di Comunione e Liberazione? Non è forse in Parlamento che si promulgano le leggi? Non è grazie alle leggi che i diritti possono essere rispettati e tutelati? Il passaggio sulla convivenza sembra scritto da Ned Flanders)

4) Conosco la battaglia di Giuliano Ferrara per la moratoria, e vi aderisco. Per il futuro, mi batterò per l’abolizione dell’aborto. Che è il peggior degrado della storia dell’umanità.

(Giuliano Ferrara è come la Carrà: in Spagna ha più successo che in Italia. L’aborto è il peggior degrado della storia dell’umanità? E le migliaia di nuovi casi di AIDS che ogni anno scoppiano, soprattutto nei paesi poveri, perché la Chiesa proibisce l’uso del profilattico? E la guerra? E la pedofilia? E l’ultimo album dei Pooh?)

5) In questi anni la Chiesa spagnola non ha compiuto un solo atto di ingerenza. Il cristianesimo è l’unica religione che separa fede e politica: a Dio quel che è di Dio, a Cesare quel che è di Cesare. Di Dio sono la vita, la verità, l’uomo

( Non uno, ma centomila atti di ingerenza. L’ultimo caso risale solo a qualche giorno prima delle elezioni quando i vescovi hanno attaccato Zapatero invitando tranquillamente gli spagnoli a non votarlo. Di Dio sono la vita, la verità e l’uomo? Bè, almeno a noi restano le foto di Lola Ponce in bikini)

6)Non mi permetto di dare indicazioni a un partito. Dico che il futuro della nostra società si gioca in una grande battaglia culturale, e che nessun cattolico, in qualunque partito militi, può disertare. Al contrario: il parlamentare, il medico, il docente universitario, ognuno deve fare la sua parte. E la Chiesa deve evangelizzare la Spagna. Noi non vogliamo essere fattore di divisione, ma del progresso autentico; non del progresso che rinchiude la ragione nel recinto della scienza.

(Quest’ultimo passaggio è un capolavoro. In questo modo non dà indicazioni ad un solo partito, ma a tutti i partiti perché in tutti i partiti, anche in quello del mangiapreti Zapatero, ci sono molti cattolici. Il progresso che rinchiude la ragione nel recinto della scienza? La scienza non è mai stato un recinto: il recinto chiude, delimita, blocca. Come può essere considerata la scienza un recinto dopo che ti ha permesso di scaricare da internet i file porno a quella velocità? Canizares ha ragione: il progresso autentico è garantito da chi crede al sangue di San Gennaro e a Lorenza Bianchetti.

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