1 maggio 2008

Morte di un chimico

Durante un’orgia stile rinascimentale si è spento ieri in Svizzera all’età di 102 anni Albert Hoffman, il chimico che nel 1943 ha scoperto l’LSD: l’unica sostanza in grado di rendere sopportabili le opere di Federico Moccia. Hoffman scoprì l’LSD per caso: era in laboratorio a scrivere lettere anonime a Charlie Chaplin quando gli cadde sulla mano una provetta in cui erano contenute sostanze su cui stava lavorando per cercare un antidoto alla erre moscia. Hoffman fu colto da un senso d’irrequietezza e stordimento e, senza rendersene conto, si ritrovò su un palco a suonare l’inno americano davanti una folla estasiata pizzicando le corde di una chitarra elettrica con i denti. E non erano i suoi denti. Al termine dell’ultimo riff si ritrovò altrettanto inspiegabilmente nel suo laboratorio: era stato un sogno indotto da quella sostanza o dal caffé alle cozze di quella mattina? Inizialmente l’LSD fu utilizzato come prezioso aiuto nella psicoterapia (i pazienti ne facevano forte uso per sopportare le salatissime parcelle mediche), ma poi divenne uno strumento mistico grazie al quale era possibile aprire “le porte della percezione” o quantomeno fu la soluzione per quegli anziani che non avevano più l’età per rincorrere le rane nelle campagne. L’LSD fu proibito negli Stati Uniti e in tutto l’Occidente tanto che la California scese in piazza e con un referendum chiese di passare alla Sierra Leone. Grazie all’LSD sono stati scritti capolavori come le canzoni dei Doors, Led Zeppelin e la Spe Salvi di Benedetto XVI. Hoffman sarà cremato e le sue ceneri saranno disperse nei tubi di ventilazione della casa editrice di Playboy.
(nella foto Albert Hoffman cerca di costruire una caserma dei pompieri con la struttura molecolare dei baffi di Hitler)

1 commento:

Arch ha detto...

ciao ti aggiungo nella pagina dei blog amici sul mio blog bahrabba.blogspot.com (quello su wordpress lo aggiorno di meno)
ciao
bahrabba