29 giugno 2008

Bufalificio Alfano
Con la pubblicazione su “L’Espresso” di altre intercettazioni che hanno per protagonisti Saccà e il premier piazza-veline, il premiato bufalificio Alfano riprende la sua distribuzione di bufale di qualità. Alfano afferma che il progetto di Berlusconi è assolutamente necessario perché circa il 33% dei costi della giustizia derivano dalle intercettazioni:
Per il 2007 lo Stato ha messo a bilancio della giustizia 7 miliardi e 700 milioni di euro, mentre per le intercettazioni si sono spesi 224 milioni e non 2 miliardi abbondanti come vorrebbe far credere il ministro Alfano. Le intercettazioni pesano effettivamente un terzo, ma non sui costi totali della giustizia bensì su un sottocapitolo del bilancio della giustizia, quello chiamato “spese di giustizia” e che comprende compensi vari a periti e interpreti, le trasferte della polizia giudiziaria, il gratuito patrocinio, indennità ai giudici onorari e di pace. Altro particolare poco noto è che queste spese sono “ripetibili”, cioè dovrebbero essere restituite allo Stato dai condannati al termine dei processi.

Alfano dichiara che “gran parte del paese è sotto controllo”; gli fa eco Gasparri il quale ribadisce che.. No, ma chi se ne frega di Gasparri! In Italia ci sono 45.000 decreti di ascolto all’anno su 3 milioni di processi, in più negli altri paesi le intercettazioni sono affidate ai servizi segreti e alla polizia senza che vi sia alcuna statistica. In Gran Bretagna sono 653 gli organismi statali ( compresi i 474 consigli locali) che possono intercettare conversazioni telefoniche e corrispondenza privata. Persino i vigili del fuoco e il servizio ambulanze sono autorizzati ad intercettare.

Le intercettazioni costano troppo? Basterebbe pagare i vari gestori telefonici a forfait o vincolarli ad offrire tariffe agevolate nell’ambito del rilascio della concessione pubblica. Lo Stato affitta presso società private le apparecchiature usate dalle polizie e ogni volta che lo Stato acquisisce un tabulato telefonico paga 26 euro alla compagnia telefonica; al gestore deve versare circa 1,6 euro al giorno per intercettare un telefono fisso, 2 euro al giorno per un cellulare, 12 al giorno per un satellitare.

Ancora dubbi sulla “convenienza economica” delle intercettazioni? Tagliamo la testa al toro. Inchiesta Antonveneta su Ricucci e company; costo dell’indagine: 8 milioni di euro. Soldi recuperati in risarcimenti versati da 64 indagati per poter patteggiare: 340 milioni, alcune decine dei quali messi a bilancio dello Stato per nuovi asili. Il resto, basta a pagare le intercettazioni di tutto l’anno in tutta Italia. Ecco smontata in poche righe la balla dell’Italia spiata.

(nella foto alcuni dipendenti del gabinetto del ministro buttano giù degli appunti per il prossimo discorso di Alfano)

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