27 luglio 2008

Un cappello pieno di ciliege
Oriana Fallaci, la giornalista-scrittrice che negli ultimi anni di vita ha lottato strenuamente per l'integrazione tra cristiani e musulmani torna in auge grazie alla pubblicazione postuma del suo “Un cappello pieno di ciliege”, agile libricino di 848 pagine che a breve inonderà gli scaffali delle librerie. Era ora! Non sto nella pelle: non vedo l'ora di andare in libreria e non comprarlo. Ho letto qualche recensione: i critici sono concordi nell'affermare che si tratta di un capolavoro e che l'interpretazione di Heath Ledger è da oscar. Per espressa volontà dell'autrice il libro sarà distribuito con bombardamenti aerei. In copertina si specifica che si tratta di “una saga” familiare, che la trama si svolge tra il 1773 e il 1889 e che il fatto che il libro non tratti di attualità non vi autorizza in alcun modo ad abbassare la guardia contro le teste d'accappatoio islamiche!
L'opera è stata presentata in anteprima nella biblioteca di Guantanamo, anche se con un'ora di ritardo: il waterboarding è una tecnica efficace però ogni volta perdi tempo per asciugare a terra (Il waterboarding ha preso piede negli ultimi mesi soprattutto per impulso di Condolezza Rice: secondo indiscrezioni la Rice sarebbe socio occulto in una fabbrica di Mocho Vileda. Ma questa è un'altra storia). Il libro sarà disponibile anche nelle edicole dove sarà abbinato ad un comodissimo kit che ogni vero fan della Fallaci non può farsi sfuggire: un elegantissimo blocchetto su cui esercitarsi in caricature di Maometto, una guida illustrata alle moschee d'Italia impreziosita dai suggerimenti dei maggiori esperti del settore per farle saltare in aria nel modo più soddisfacente, e un indispensabile vademecum per essere uno xenofobo al passo dei tempi.
Lunedì sera la Fallaci sarà ospite da Marzullo.
(nella foto: i rappresentanti della Rizzoli si preparano a distribuire il libro della Fallaci)

3 commenti:

-dm- ha detto...

waterbording: e che è? un nuovo sport incrocio tra il windsurf e lo skateboarding?

silvio di giorgio ha detto...

non è ancora una specialità olimpica, ma in alcuni stati è molto di moda
http://waterboarding.org/info

-dm- ha detto...

secondo me bisogna essere dopati per fare 'sto sport