22 agosto 2008

Il contaballe

Un'altra occasione persa per stare zitto. Il Cavaliere con macchia e senza vergogna stavolta tira in ballo Giovanni Falcone eleggendolo a modello per la sua ( “sua” nel senso che è fatta per sé) riforma della giustizia. L'uomo che alle proprie dipendenze aveva lo stalliere Mangano, uomo d'onore della famiglia di Pippo Calò ed eroe dei tempi moderni, scoperchia la tomba di Falcone per cercare di raggranellare qualche grammo di consenso popolare sfruttando l'immagine del magistrato dopo le sconcertanti leggi vergogna approvate nei primi 100 giorni di governo. Berlusconi che si ispira a Falcone: se fossi Licio Gelli un po' sarei seccato. Non entro in merito alle disquisizioni squisitamente tecniche sulla riforma che ha in mente Berlusconi e le idee di Falcone, ma è da sottolineare per l'ennesima volta l'arroganza di un signore che ha il coraggio di accostarsi a Falcone dopo aver pubblicamente lodato Mangano e avviato la riabilitazione morale di Marcello Dell'Utri. Forse Berlusconi parla a sproposito non per colpa sua: deve essere una controindicazione del viagra.
Oppure il trapianto si è rivelata un'arma a doppio taglio e i suoi nuovi capelli si stanno impossessando di lui come accadde nelle stesse circostanze ad Homer Simpson. Io non ho perso la speranza ed ogni giorno fingo che sia il mio compleanno ed al momento di spegnere le candeline esprimo il desiderio che Berlusconi, almeno per un giorno, non riesca a mentire come in “Bugiardo bugiardo” di Jim Carrey. Solo che Jim Carrey faceva ridere.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ricordo che Berlusconi è stato prescritto a Caltanissetta dall'accusa di essere il mandante delle stragi di Falcone e Borsellino insieme a Dell'Utri.Ricordo ancora l'ultima intervista di Borsellino che parlava dello stalliere pluriomicida Mangano ospite di Berlusconi e dei suoi rapporti con la mafia.Quest'uomo osa perseguitare i giudici in nome di Falcone e Borsellino,vittime della mafia con altri 21 giudici,
In questi giorni il quotidiano francese L'express pubblica un articolo sui rapporti tra i Piromalli e berlusconi,argomenti che tutti i media italiani dovrebbero affrontare.Ma i mezzi d'informazione italiani tacciono per paura,perchè di proprietà di berlusconi o a lui sottomessi.Bisogna difendere la pagnotta.
Ecco cosa dice l'express,

http://www.lexpress.fr/actualite/monde/europe/le-vrai-pouvoir-des-mafias_546027.html

Più preoccupante, la collusione mafia-politica. In Calabria, un'inchiesta delicata, condotta dalla procura di Reggio, ha rilevato, una volta di più, l'infiltrazione dellla mafia calabrese, la ndrangheta, ai vertici dello stato. Il davvero potente clan dei Piromalli era in contatto con qualcuno vicino a Berlusconi, il senatore M. Dell'Utri, già condannato a 9 anni di prigione, in primo grado, per concorso in associoazione mafiosa. Il mediatore A. Miccichè, un calabrese, ex democratico-cristiano, rifugiato in Venezuela. La convergenza d'interessi: scambio di 50000 voti di italiani all'estero a favore del partito di Berlusconi alle ultime elezioni, in cambio di un ammorbidimento del regime carcerario dei mafiosi, il famoso 41bis, che dava noia al boss G. Piromalli, nella sua prigione. Dell'Utri, è l'anticamera di Berlusconi, dice Miccichè ad un iontermediario che ha un appuntamento con il senatore...Il clan avrebbe anche voluto contattare W. Veltroni, il candidato di sinistra. Quello che aveva affermato, ad un convegno, che rifiutava i voti della ndrangheta. Miccichè ha commentato al telefono, soffocato: "Hanno respinto tutto, tutto!"

Anonimo ha detto...

è bravissimo a calpestare i morti.

Saluti

MelissaP2 ha detto...

si, è colpa del viagra.
Troppo sangue alla testa.