19 maggio 2010

La mafia e le vittime dei giorni nostri

Dal Misfatto (inserto satirico del "Il Fatto Quotidiano") del 16 maggio

Alla presentazione di “Don Vito”, libro scritto con Francesco La Licata e dedicato a suo padre, Massimo Ciancimino afferma che Silvio Berlusconi è la più grande vittima della mafia. Una fine tremenda la sua: invece di giustiziarlo con il tritolo, Cosa Nostra avrebbe sentenziato disumanamente di renderlo ancora più ricco e con un potere quasi illimitato. Fu suo padre a confidarglielo il 22 luglio 1998. Se lo ricorda così bene perché lo stesso giorno del 1793 Alexander Mackenzie raggiungeva l'Oceano Pacifico, diventando il primo europeo a compiere un attraversamento transcontinentale a nord del Messico. Quando sentì Bossi accusare Berlusconi di essere un mafioso che aveva invaso Milano con i soldi delle cosche, Vito Ciancimino si soffiò il naso con un passaporto dei servizi segreti e disse a Massimo quello che secondo lui stava succedendo (Sì, Bossi ha definito più volte Berlusconi un mafioso. Sembra che poi 70 miliardi di lire lo abbiano aiutato a cambiare idea e a fargli dire in pubblico che la mafia ha punito l'attività repressiva di Berlusconi mandandogli a casa un commando di sanguinarie escort corleonesi). In pratica Berlusconi, secondo i Ciancimino, sarebbe stato manipolato da personaggi a lui vicini che, ricattandolo perché a conoscenza delle birichinate che aveva commesso prima di scendere in campo, lo avrebbero costretto in direzioni senza ritorno. La dichiarazione di Ciancimino non mi ha affatto sorpreso: personalmente ho sempre avuto la certezza che Berlusconi non fosse un mafioso perché non potrebbe mai far parte di un'associazione che vieta espressamente l'adulterio. Non appena Berlusconi l'ha saputo ha immediatamente rivisto la sua posizione sulla mafia. Per prima cosa ha dato ordini ai sondaggisti in modo che facessero salire la mafia italiana dal sesto al primo posto nel ranking mondiale di specialità. Le fiction sulla mafia saranno proiettate in tutte le scuole pubbliche che la Gelmini ancora non è riuscita a far chiudere e Gomorra sarà distribuito dalla Mondad... Ah, no: questo già avveniva. Persino Emilio Fede si è subito adeguato: ha smesso di storpiare il nome di Saviano pronunciandolo senza ruttare.


3 commenti:

Anna ha detto...

Finalmente un articolo serio, con le idee chiare e senza peli sulla lingua!!

p.s. volevo avvisarti che sono fuori per un mesetto... vado sulla riviera ligure, ho una villetta vista mare regalatami da non so chi....cmq... è l'occasione per spendere un po' di soldi che mi da il mio ex marito... chissà se 300 mila euro al mese mi basteranno!!! ^_________^

silvio di giorgio ha detto...

sogna...sogna....:)

Anna ha detto...

:))))