29 ottobre 2010

L'agenda di Masi

Dal Misfatto (inserto satirico de Il Fatto Quotidiano) del 24 ottobre

ore 8.30 Salire sul tetto e aspettare l'arrivo dei piccioni viaggiatori provenienti da Arcore con gli ordini della giornata. Spero che si possa tornare presto ad imbavagliare la Rai con il telefono perché quando prendo i bigliettini dalle zampette dei piccioni sento il loro sguardo di disprezzo.

ore 10 Cambiare CD ROM dal collo di Minzolini, Vespa e Paragone: togliere “Sfruttare caso Scazzi per coprire cappellate del Governo versione beta” ed inserire “Fare il culo a Santoro 2.0”.

ore 11 Continuare a provare a far fuori Santoro. Accantonare definitivamente i piani di Willy il Coyote e provare con qualcosa di meno stupido. Primo tentativo: stuzzicare Santoro in modo da farlo bestemmiare pubblicamente come ha fatto Berlusconi. Stavolta decontestualizzando.

ore 15 Inventare una buona scusa per epurare Antonella Clerici che al termine di una puntata de La prova del cuoco” ha tessuto più lodi alla panna della ricetta vincitrice che a Berlusconi.

ore 17.20 Far saltare la presenza di Benigni e Saviano nel nuovo programma di Fabio Fazio in qualunque modo. Far sapere a Benigni che Fazio pensa che la Braschi è espressiva come un segnale stradale e a Saviano che Fazio non lo vuole vicino perché gli puzzano i piedi. Se non funziona fare casini con i compensi e con i contratti.

ore 19 Comprare occhiali scuri da usare domattina: non riesco più a sopportare lo sguardo diquei piccioni.

ore 21 A quest'ora dovrei già essere stato scoperto: fare finta di cadere dalle nuvole e spiegare che Benigni non ci sarà solo perché ha chiesto troppi soldi per partecipare al programma di Fazio. Se Benigni volesse partecipare gratis dire che non ci sarà perché ne ha chiesti troppo pochi.

(Nella foto Masi invia indicazioni luminose ai piccioni per segnalare la zona d'atterraggio)


24 ottobre 2010

L'A-Team a viale Mazzini!

Mauro Masi incontra P.E Baracus nel nuovo post sul mio blog sul sito de Il Fatto Quotidiano. Venite a commentare anche sul sito così non mi cacciano via.

Titoli di testa. Lo stabile di un quartiere un tempo rispettabile è amministrato da un poco di buono che permette soprusi di ogni genere ai danni degli inquilini: il suo compito è far colare a picco il valore dell'edificio, togliendo di mezzo chi cerca di opporsi, per favorire gli interessi personali del suo capo che trama nell'ombra attorniato da modelle coperte solo dall'abbronzatura. A questo punto irrompe l'A-Team che fa fuori la mezza sega e i suoi scagnozzi, scopre chi è il burattinaio dell'operazione e lo mette ko demolendo la sua organizzazione con un carro armato costruito con i resti di un carrello della spesa, un copri water incrostato ed un pugno di assorbenti usati. Titoli di coda. Alla Rai sta accadendo la stessa cosa. Masi, piazzato in guardiola da un misterioso Mister X, sta distruggendo la reputazione dell'azienda in modo da favorire gli interessi del suo benefattore. Il Mister X di Masi però non trama nell'ombra: può farlo tranquillamente alla luce del sole perché a differenza sua i cattivi del telefilm non avevano Ghedini che dettava i compitini ad Alfano. E nemmeno il Pd a vigilare che non ci fossero intralci alla loro esecuzione. Non è solo una questione di tutela dell'immagine, va considerato anche l'aspetto economico legato alla gestione suicida di Masi. I conti dell'azienda sono in rosso nonostante il canone e la pubblicità: questo mese la Clerici è stata costretta a stringere la cinghia ed accettare uno stipendio di soli 23 miliardi di euro. La verità è che la Rai ha utili così bassi che Berlusconi sta seriamente pensando di venderla...

(nella foto P.E Baracus esterna a Mauro Masi le perplessità dell'A-Team sulla sua direzione)

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22 ottobre 2010

Cuori solitari...d'autunno

Dal Misfatto, inserto satirico de Il Fatto Quotidiano del 17 ottobre

Ciao, sono Federica! Lavoro in tv ma non abbiate paura, non sono noiosa come una velina: non ho il loro rigore morale. Mi piace esibirmi davanti alle telecamere dove non lascio trapelare un briciolo di emozione: secondo alcuni sono così fredda che riuscirei a rendere frigida persino Belen semplicemente tenendola appoggiata sulle tette. Spero di incontrare la persona giusta e di farlo subito sapere a sua madre in diretta tv senza omettere particolari drammatici. Perché farlo in privato quando puoi farlo davanti a milioni di persone? Non cercatemi: sarò io a trovare voi. Vivi o morti. Meglio morti che faccio più audience.

Amici italiani, sono Ivan e sono sceso in Italia dalla grande Serbia per trovare una donna. Non ce la faccio più. Le ho provate tutte: sono arrivato a tatuarmi una granata sul petto pur di attirare qualcosa che ricordi anche vagamente una femmina. Niente. Sono disperato...Potrei appendermi alle gradinate dello stadio Marassi come Ciccio Ingrassia in Amarcord quando saliva sull'albero e gridava “Voglio una donna!”. Magari mi scambieranno per un ultranazionalista serbo ma la realtà è molto più drammatica: mi sono stancato di farmi le pippe. Aiutatemi!

Mauro, apprezzato dirigente passivo di importante struttura televisiva cerca compagna in paese ospitale (anche extracomunitario) per ottenere cittadinanza e cominciare una nuova vita. Va bene anche un maschio, non posso fare lo schizzinoso: mi serve di corsa una exit strategy dall'Italia per ogni evenienza. Non riesco più a soddisfare le esigenze sessuali del mio padrone e se non riesco a farlo godere nemmeno stavolta rischio di essere cacciato a pedate. Sono brutto ma faccio tutto, non ve ne pentirete. Telefonatemi: magari in quel momento non mi stanno dando ordini e il telefono è libero.





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18 ottobre 2010

Gita d(')istruzione a Genova

Con piacere quasi erotico vi presento l'ultimo articolo postato sul mio blog sul sito de Il Fatto Quotidiano. E' un post pieno zeppo di consonanti e di riferimenti subliminali alla masturbazione con l'alluce. Buon divertimento.

Un energumeno serbo con più tatuaggi di Angelina Jolie è riuscito in un'impresa che nemmeno Angelina Jolie con le sue curve sarebbe stata in grado di compiere: impedire a milioni di maschi italiani di guardare una partita dell'Italia. Il tizio ha guidato per mezz'ora le intemperanze di qualche decina di facinorosi facendo i suoi comodi nello stadio di Genova: ha tagliato la rete di protezione, lanciato lacrimogeni in campo sbeffeggiando le forze dell'ordine e i milioni di spettatori che lo stavano guardando in tv. Era così spudorato e strafottente che se non fosse stato per il passamontagna lo avrei scambiato per Berlusconi (che a causa del trapianto di capelli è costretto ad agire a viso scoperto). Quando le forze dell'ordine sono entrate sul campo da gioco in assetto antisommossa si è temuto il peggio, ma non ci sono state conseguenze: la polizia non ha caricato i teppisti perché non erano studenti inermi che dormivano in una scuola...

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15 ottobre 2010

Lettere dal fronte

Prima puntata di "Lettere dal fronte" la mia nuova rubrica sul Misfatto (inserto satirico de "Il Fatto Quotidiano") del 10 ottobre.

Cari genitori,

le ore in trincea sono interminabili, l'attesa snervante e la vittoria incerta. Solo il capitano La Russa è convinto che il trionfo sia ormai questione di settimane, forse di qualche mese. Io faccio finta di credergli perché mi fa paura. Lui è l'unico che si sta divertendo in questa guerra. Anzi, lui la chiama “Missione di pace” perché per i suoi gusti è poco violenta, una festicciola da signorine con le mutande di pizzo. L'ho sentito io mentre lo diceva grattandosi le natiche con il braccio mozzato di un nemico volato nella nostra trincea dopo un'esplosione. Qui al fronte arrivano le parole di Berlusconi che dice questo, che dice quell'altro...ma lui che ne sa della guerra? L'ha scatenata solo per evitare il carcere e noi ce ne stiamo accorgendo solo ora. Nell'ultimo messaggio alle truppe ha pure bestemmiato, ma il cappellano militare ci ha detto che non ha fatto peccato perché le bestemmie di Berlusconi vanno contestualizzate. Mica sono come quelle di un soldato semplice. Secondo me c'entra l'Ici ma lo tengo per me. Da mesi la situazione è caotica; ci dicono che il nemico è ovunque, di stare con gli occhi aperti...ma quale nemico? Il Pd sono anni che non spara un colpo, mentre il battaglione Di Pietro è troppo isolato per farci davvero male. Il vero nemico è il fuoco amico: ci stiamo ammazzando da soli. Dal comando intanto arrivano solo disposizioni per non abbandonare la nostra trincea, per nessun motivo. In seguito alla diserzione da parte di un gruppetto guidato dal capitano Fini sono stati piazzati dei cecchini tra una trincea e l'altra con l'ordine di sparare dossier su chiunque esca senza disposizioni. Se non si riesce a farli fuori dobbiamo provare a farli tornare con la promessa di un posto da sottosegretario. Il tenente Gasparri è l'unico a tenerci su di morale: lo fa involontariamente ma in guerra dobbiamo accontentarci. Ieri ha ingoiato una granata, nessuno sa perché. La settimana scorsa è accaduto un piccolo incidente. Nella baracca del signor maggiore abbiamo visto entrare una bella ragazza, lo sguardo inespressivo su un corpo da calendario. Ci siamo fiondati in massa credendo che fosse la spogliarellista promessaci tempo fa dal comando per allietare le nostre giornate grigie. Ci siamo sbagliati: era il ministro Carfagna. Poco lontano dalla baracca del signor maggiore il soldato Straquadanio commentava dicendo che è lecito prostituirsi per fare carriera. Ancora non sappiamo se sarà fucilato o promosso generale.

Spero di potervi scrivere presto

il vostro figliolo





9 ottobre 2010

Pomata Fini

Dal Misfatto (inserto satirico de Il Fatto Quotidiano) del 3 ottobre


Principio attivo: Dux celatus

Forma farmaceutica e composizione: Pomata

Gruppo farmaceutico: Fli (off shore della casa farmaceutica Pdl)

Indicazioni terapeutiche: Se non si riesce più a fare i propri comodi in Parlamento, la pomata Fini può tornare utile in caso di voto di fiducia. Nonostante l'apparenza e le parole grosse, infatti, il farmaco è utilissimo per far restare tutto così com'è aggiungendo perfino un nuovo partito di destra al panorama politico italiano.

Posologia: La pomata Fini va utilizzata solo se in precedenza non è stato possibile distruggerla dai dossier di Feltri. Va spalmata con estrema cautela per evitare che diventi ricattatoria come la pasticca Bossi. Spalmare sia alla Camera sia in Senato fino a quando non sarà sparito l'arrossamento da paura da caduta di governo. Forse le elezioni saranno inevitabili, ma almeno si avrà un po' più di tempo per salvare il salvabile.

Precauzioni per l'uso: Per prima cosa assicurarsi che i prezzi degli onorevoli dell'Udc siano onesti e non maggiorati dal bisogno in modo che la pomata possa essere sì utile ma non indispensabile. Dopo l'uso e' importante tenere il tappo ben chiuso per evitare ulteriori fuoriuscite di deputati. Tenere lontano dalla portata di Gasparri.

Controindicazioni: Evitare di considerare il farmaco un antagonista del morbo Berlusconi per non restare delusi quando i suoi voti lo aiuteranno a restare ben saldo nell'organismo che sta infettando dal '94 e che ha quasi portato alla cancrena.

Effetti indesiderati: Al momento non sono ancora noti effetti indesiderati particolari se escludiamo la presenza improvvisa di cognati coglioni che lavano Ferrari. La pomata Fini è estremamente imprevedibile (vedi Fiuggi): in caso di effetti indesiderati avvisare immediatamente Vittorio Feltri.

NOTA

A causa dell'incoerenza del farmaco si consiglia di leggere ogni giorno il bugiardino per assicurarsi che tra una somministrazione e l'altra non siano cambiate le indicazioni terapeutiche

7 ottobre 2010

Nuovi amici da torturare

Un assaggino del mio nuovo pezzo su "Out of the blue", il magazine umoristico che sa riconoscere i colori dall'odore.


Qualche mese fa un gruppo di studiosi europei si è recato in Paraguay dove ha individuato diversi nuovi esemplari faunistici di cui prima si ignorava l’esistenza. La portata della scoperta di nuovi esemplari viventi apre sconfinati scenari di ricerca: pensate ad esempio in quanti modi potremo mangiarceli o torturarli. Ecco comunque una rapida rassegna dei nuovi esemplari individuati:

Il primo esemplare è il Tretiolo, un volatile di circa 30 cm con un’apertura alare di 7 metri avvistato per la prima volta lo scorso 13 gennaio in cima ad un albero di Morositas alla pera. Il volatile non sembrava infastidito dalla visita dei curiosi, ma ha aspettato tre giorni prima di concedere un’intervista pubblicabile. Le sue abitudini alimentari sono abbastanza comuni se escludiamo che prima di beccare il cibo ama cospargersi di benzina e darsi fuoco. Nulla di preciso sappiamo ancora delle sue pratiche amorose anche se circolano storielle un po’ spinte sul suo conto. I piccoli di questo esemplare sono estremamente viziati, tanto da indurre i maschi adulti del gruppo ad usare metodi anticoncezionali del giorno dopo come ad esempio l’eliminazione dei piccoli stessi. Il Tretiolo usufruisce di una speciale esenzione del ticket. Altra scoperta interessante è quella del Biuro, un pesciolino astigmatico amante dello champagne ma solo ed esclusivamente in ricorrenze speciali. La sola vista di questo animaletto può provocare una fortissima orticaria ai cugini di primo grado di chi lo avrà fissato per più di tre minuti. Del Biuro ne aveva già parlato Omero nell’Odissea a proposito delle abitudini alimentari del commercialista di Ulisse. Il Biuro è gay, ma solo quando deve accoppiarsi. Questo simpatico pesciolino dalle squame scamosciate si nutre prevalentemente di plancton e di pancetta.

Se hai resistito finora continua la lettura QUI ED INCONTRERAI ALTRI SIMPATICI ANIMALETTI DA TORTURARE

(Illustrazione di Lucia Di Giammarino)

4 ottobre 2010

L'enigmista

Nuovo post sul mio blog ospitato per qualche motivo sul sito de Il Fatto Quotidiano.

L'ennesimo insulto di Bossi non è stato sottovalutato come quelli precedenti, ma cosa c'era di diverso in questo? Cosa ha spinto l'opposizione a chiedere una mozione di sfiducia nei suoi confronti e a ritirarla solo dopo le sue finte scuse ufficiali? Per chi era distratto o per chi stava mercanteggiando con Berlusconi il voto di fiducia ricordiamo che Bossi ha tradotto la sigla SPQR con “Sono porci questi romani”. Perché questa frase è più grave e pericolosa di quelle in cui Bossi decantava le lodi culo-nettatorie del tricolore o minacciava la secessione armata? I vertici del Pd hanno immediatamente capito la gravità della situazione intuendo un'evoluzione pericolosa negli insulti di Bossi ed hanno interrotto una riunione importantissima lasciando il pisolino a metà. Secondo alcuni esperti usciti improvvisamente da uno sgabuzzino, Bossi sta mutando nel tentativo di evolversi in un particolare tipo di ominide che visse migliaia di anni fa in portaombrelli Ikea del bergamasco e che era in grado di snocciolare insulti di senso quasi compiuto. Il pericolo è che Bossi riesca ad allargare la sua gamma di contumelie e giungere così in breve tempo al grado di alfabetizzazione di un bambino di 4 anni con i risultati che tutti possiamo immaginare. Pare che la mutazione genetica sia iniziata quando Bossi...

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2 ottobre 2010

La pagella di Veltroni

Dal Misfatto (Inserto satirico de Il Fatto Quotidiano) del 26 settembre

Italiano: Bene negli scritti, provoca grossi problemi durante gli orali: a causa della monotonia della sua voce e dei suoi concetti ha involontariamente ipnotizzato il supplente di lettere che in seguito allo shock ha preferito abbandonare l'insegnamento per dedicarsi a qualcosa di meno stressante: le rapine a volto coperto.

Storia: Rende le interrogazioni una tortura per il docente: non cita mai apertamente l'avversario del personaggio storico o della fazione per cui nutre simpatia affermando, ad esempio, che nel '45 i Russi erano così vicini a Berlino da costringere al suicidio in un bunker il principale esponente dello schieramento a loro avverso.

Geografia: A volte sembra confuso con i punti cardinali; solo a fine anno abbiamo appurato che confonde sistematicamente la destra con la sinistra: non lo fa in malafede come D'Alema ma i risultati sono quasi gli stessi. Mostra interesse per l'Africa dove spera di andare un giorno ad aiutare chi non sarà riuscito a scappare vedendolo arrivare.

Storia dell'arte: Ama l'arte nelle sue forme tradizionali ma esprime vivo interesse soprattutto per il cinema, per il quale ha già scritto una breve sceneggiatura horror: la storia di un ex sindaco che fonda un partito illudendosi di essere invincibile e che invece finisce con indebolire il governo di sinistra contribuendo alla sua caduta e permettendo così il ritorno della dittatura.

Ed. fisica: Un disastro. Cerca di arrampicarsi sulla fune ma ogni volta che sta per arrivare in cima cade volontariamente per la paura di vincere. L'allontanamento dalla squadra della sua classe ha gettato nel panico le squadre avversarie, abituate ormai a vincere anche senza presentarsi in palestra. L'inserimento di Franceschini e Bersani le ha subito riportate alla calma.

Giudizio finale. Dopo l'ultima bocciatura è rientrato dalla finestra della sua ex classe camuffandosi tra gli ultimi banchi; immediatamente riconosciuto è stato allontanato dal bidello che, dopo avergli urlato “'A Warter, ma che cazzo stai a ffà? Non lo poi fa!”, si è sentito rispondere mentre ruzzolava per le scale “Yes we can”. Il ragazzo va bocciato ad oltranza perché deve imparare che la scuola è di tutti ma non è per tutti.

(Fotomontaggio veltroscolastico di Roberto Corradi)