15 gennaio 2011

La pagella di Tremonti

Dal Misfatto (inserto satirico de Il Fatto Quotidiano) del 9 gennaio

Matematica: Non riuscendo a risolvere il problemino del compito in classe, ha cercato di salvarsi proponendo una teoria tutta sua secondo la quale il 4 è un multiplo del 15 (ma solo il giovedì) e le sottrazioni sono da evitare prima dei pasti perché causano alopecia e fanno arrugginire il sellino delle bici. L'ha chiamata matematica creativa. Però gli ho messo 2 lo stesso.

Storia: Secondo la sua opinione, Erode fece una scelta coraggiosa nell'ordinare la strage degli innocenti perché i tagli, anche se impopolari, sono necessari. Per un attimo mi ha convinto perché i bambini non mi sono mai piaciuti. Però gli ho messo 2 lo stesso.

Geografia: Interrogato sul Vicino Oriente, per motivi misteriosi inizia a parlare del tesoro di Ali Babà dicendo che al posto suo lo avrebbe affidato ad un faccendiere della camorra per trasferirlo clandestinamente all'estero in attesa che qualche ministro compiacente tirasse fuori una legge farlocca con cui farlo rientrare in patria dandogli una bella ripulita spendendo solo qualche spicciolo di multa. Interessante. Però gli ho messo 2 lo stesso.

Religione: E' affascinato dalla Trinità dicendo che da grande potrebbe usarla come spunto per le sue teorie economiche: uno diventa tre e viceversa a seconda se a porre la domanda è Vespa o Santoro. Mi ha dimostrato affetto e simpatia in più occasioni, arrivando a dire che se potesse mi aumenterebbe lo stipendio anche in tempo di crisi mantenendo bloccato quello dei docenti veri che per insegnare hanno dovuto fare un concorso. Lo dice solo perché nelle altre materie è una capra e perché sa che io solo posso salvarlo dalla bocciatura, ma che ci posso fare: noi sacerdoti siamo sensibili al fascino dei fanciulli.

Condotta: Nonostante sia di buona famiglia e nonostante ogni mattina indossi il grembiulino e la erre moscia frequenta bambini poco raccomandabili che credono in paesi immaginari in cui tutti si vestono di verde, usano i napoletani come combustibile per le stufe e ogni domenica mattina organizzano cacce al negro intonando canti dedicati al dio Thor.

Giudizio Finale L'aria spocchiosa da primo della classe è di aiuto ai docenti che, lanciando il piccolo Giulio nelle retrovie dell'aula oltre il filo spinato, riescono a calmare i ripetenti più facinorosi con un piccolo tributo di sangue. In questo modo oltre a sedare la classe, Giulio sta anche aiutando a ricompattare una famiglia: Bruscolini, ripetente da 12 anni, picchia Tremonti insieme al figlio (suo compagno di banco) trovando finalmente un'attività scolastica da condividere con lui. A parte questo non ha alcuna utilità a scuola. Promosso perché i Bruscolini ora hanno voglia di picchiare extracomunitari sprovvisti di permesso di soggiorno.

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