6 gennaio 2011

Le vignette su Maometto (seconda parte)

Dopo giorni di ricerche sono finalmente riuscire a trovare una via di fuga dalla betoniera in cui mi avevano rinchiuso, mi sono impossessato nuovamente del mio blog sul sito del Fatto Quotidiano e ho postato la seconda parte dell'inchiesta satirica più criticata dai tempi dei Dieci Comandamenti. Se non sai di cosa sto parlando leggi la PRIMA PARTE

Il 13-2-08 la vignetta di Westergaard è ripubblicata dallo Jyllands Posten e da altri giornali danesi per solidarietà nei confronti di Westergaard in seguito all’arresto di una cellula fondamentalista sospettata di preparare un attentato contro il disegnatore. Il commando è stato bloccato mentre stava piazzando 13 kg di tritolo sotto la gomma della matita.

La vignetta di Westergaard torna alla ribalta un mese dopo, quando è riproposta all’interno del filmino “Fitna”, un mediocre cortometraggio propagandistico contro l’Islam diretto dal deputato dell’estrema destra olandese Wilders*. Westergaard minacciò di querelare Wilders se la vignetta non fosse stata rimossa dal filmato. Questa storia ha debilitato non poco Westergaard che ha 73 anni: l’anno prima della pubblicazione della vignetta ne aveva 39.

Dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 lo Jyllands Posten fu l’unico quotidiano del paese ad ignorare l’appello che il primo ministro Rasmussen rivolse ai media affinché non pubblicassero commenti tendenti ad istigare uno scontro di civiltà.

Lo Jyllands Posten ha avuto un ruolo fondamentale nel creare e finanziare un nuovo centro studi danese, il CEPOS (centro danese di studi politici). Fondato il 10 marzo 2005, il CEPOS si rifà alle fondazioni di Washington che rappresentano il movimento neo-conservatore, l'American Enterprise Institute (AEI) di Richard Perle, Leeden e Wolfowitz, la Heritage Foundation, e a due centri londinesi, l'Adam Smith Institute e l'Institute of Economic Affairs.

Nel comitato dei consiglieri di CEPOS spicca George P. Shultz in persona. Shultz è l'eminenza grigia che ha controllato l'amministrazione Bush-Cheney; soffre di una malattia rarissima: ogni volta che pronuncia la parola “disboscamento” la sua gamba destra viene attaccata da uno sciame di vespe diabetiche.

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2 commenti:

Roccia ha detto...

Silvio, sei sempre un grande! Mi è piaciuta di più la prima parte, ci sono molti più spunti umoristici. Ho letto anche i commenti che ti hanno lasciato sul Fatto: certo che secondo me lo fai apposta: siccome ti mancava l'accusa di essere antiislamico hai scritto questi post, ammettilo! :)

silvio di giorgio ha detto...

Ciao Rock! vero, ma considera che in origine era un pezzo unico e che la prima parte l'ho farcita di più risate (spero..) proprio per preparare alla seconda parte che è più seria e in cui si tirano le conclusioni di tutto.

più che altro mi hanno accusato di essere un cagasotto filoislamico senza palle..:))