15 febbraio 2011

Fabbrica Italiana Auto Tel Aviv

Dal Misfatto (inserto satirico de Il Fatto Quotidiano) del 13 febbraio

Dopo l'allarmismo delle ultime settimane, Marchionne ridimensiona le sue stesse dichiarazioni e parla del trasferimento della Fiat a Detroit solo come una delle ipotesi in caso di fusione con la Crysler. Molto più verosimilmente, a Detroit verrà spostata solo la “testa operativa” per il mercato americano, mentre a Torino resteranno i manager che si occuperanno degli schiavi europei. La Fiat ha intanto annunciato che il 7 marzo inizieranno gli incontri con i sindacati per decidere le modalità di trasferimento degli attuali dipendenti di Pomigliano nella “newco” che produrrà la Panda. I tempi di trasferimento sono ancora incerti a causa di alcuni intoppi burocratici: il tipo di catena scelta da Marchionne per tenere legati gli operai sul posto di lavoro non rispetterebbe alcune norme comunitarie. Agli incontri parteciperà anche la Fiom, il maggiore sindacato operaio, tecnicamente escluso dalla rappresentanza di fabbrica grazie al “contratto della discordia” imposto alle maestranze torinesi. Un comunicato stampa Fiat fa inoltre sapere che le famiglie dei delegati Fiom saranno liberate e riconsegnate ai loro congiunti al termine degli incontri. La Fiat alla fine resterà a Torino perché un trasferimento all'estero provocherebbe conseguenze disastrose. Per prima cosa la Fiat sarebbe costretta a cambiare nome: la T di Torino che chiude l'acronimo non avrebbe più senso: i marchi dovrebbero essere modificati uno ad uno. Tutte le 34 auto Fiat attualmente in circolazione dovrebbero essere fermate, gli altri milioni di esemplari dovrebbero essere recuperati dalle officine e raccolti in appositi centri dove operai specializzati staccherebbero la T a martellate sostituendola con un adesivo della D di Detroit. Per evitare questa follia, Marchionne aveva persino pensato di rinunciare alla Crysler e acquisire un'azienda automobilistica in fallimento da un'altra città che cominciasse con la lettera T. Non trovando nulla, si era deciso a rilevare una qualunque azienda che stesse per fallire, a patto che la città in cui fosse ospitata iniziasse con quella lettera: le opzioni erano una fumeria d'oppio a Tel Aviv, una fabbrica di baffi esplosivi a Toronto o un gruppo specializzato nell'assemblaggio di congiuntivi irregolari nella città di Tolosa. Come seconda conseguenza la Juventus dovrebbe lasciare il calcio ed iscriversi all' NBA ed in questa prospettiva la dirigenza dovrebbe richiamare in servizio il dottor Agricola, il medico sociale grazie al quale Edgar Davids risultò positivo persino all'esame di gravidanza, per preparare farmaci capaci di allungare i calciatori di almeno 60 cm e trasformarli in nerboruti cestisti neri. Agricola però ha già fatto sapere di non essere interessato perché se non sei Berlusconi è difficile che i tuoi reati vengano prescritti per due volte: meglio non rischiare.

(Nella foto gli operai di Pomigliano trasportano il motore della nuova Panda)

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ahahahha fantastico. NOn sapevo delle gravidanze XD

silvio di giorgio ha detto...

era una gravidanza isterica, comunque...

Satira Senza Raucedine ha detto...

La mia etica mi impone di non rispondere ai blogger che hanno la capigliatura in paradisi fiscali

silvio di giorgio ha detto...

mi sembra un sano principio etico

Eowyn ha detto...

bella silviè!
xò visto l'andazzo, marchionne poteva pensare di trasferirsi a troia (anatolia).
solo x mantenere l'italianità almeno in qualcosa.

silvio di giorgio ha detto...

eh, in effetti...:)))