9 agosto 2011

Bologna, una commemorazione inutile.

Dal mio blog sul sito de Il Fatto Quotidiano.

Per il secondo anno consecutivo il Governo diserta la commemorazione della strage di Bologna. Non c'entrano i fischi, non c'entrano le contestazioni. O almeno non c'entrano come vogliono farci credere gli scribacchini di sinistra; e per una ragione molto semplice: se il Governo dovesse disertare tutti i luoghi in cui rischierebbe di essere spernacchiato vedremmo la Carfagna solo sui calendari, Borghezio solo nei casellari giudiziari, la Santanché solo al Billionaire e mai a manifestazioni pubbliche. La verità è che Berlusconi ce l'ha con i bolognesi. E per ottime ragioni. Come a causa del trattamento riservato nel 2009 a Sandro Bondi, ultimo rappresentante del Governo a presentarsi alla commemorazione, costretto dai fischi a scendere dal palco ancor prima di aver finito di leggere le sue poesie dedicate al premier. Un affronto intollerabile. Ma questo è stato solo l'ultimo motivo per cui Berlusconi ha deciso di non mandare più nessuno a dire cazzate a Bologna. Berlusconi è risentito soprattutto per la scelta della tempistica della strage. All'epoca era fresco di P2, sullo stendino di villa S.Martino le sue mutande erano appese vicino a quelle di un boss di Cosa Nostra e non aveva la necessità di scendere in campo per salvarsi il culo perché i politici che dovevano salvarglielo facevano bene il loro lavoro; insomma, una strage del genere all'epoca non gli serviva, era inutile. I bolognesi avrebbero dovuto rimandarla in modo che fosse organizzata non prima dell'anno scorso per distrarre l'opinione pubblica dagli scandali sessuali, dalla compravendita di onorevoli e dal disastro della manovra economica. Nel 1980 sarà certamente servita ad altri, ma non a Lui. I bolognesi avrebbero dovuto mettere da parte il protagonismo, la smania di apparire e seguire l'esempio degli abruzzesi che, nonostante la secolare sismicità del loro territorio, hanno pazientemente aspettato il periodo del G8 prima di organizzare un terremoto in grande stile e permettere così a Berlusconi di sfruttare degnamente la tragedia e farsi bello in mondovisione. Gli abruzzesi hanno offerto l'assist per una marchetta gigantesca che Bologna non ha voluto offrire. E allora perché mandare rappresentanti del Governo se il Governo non ci può guadagnare niente? Per promettere giustizia ai parenti delle vittime? Tanto nessuno abbocca più, e allora perché perdere tempo? Che i bolognesi la smettano di lamentarsi e facciano un po' di autocritica. E che serva di monito anche alle altre città: per il futuro aspettate il momento giusto se volete che il Governo venga alle vostre commemorazioni.

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