31 marzo 2011

Olio La Russa

Torna "Non solo supposte". Dal Misfatto (inserto satirico de Il Fatto Quotidiano) del 27 marzo

Principio attivo: Eiaeiaalalà

Forma farmaceutica e composizione: Unguento

Gruppo farmaceutico: Camicianera S.r.l.

Indicazioni terapeutiche: Indicato (in dosi massicce) sia per quei soggetti sensibili che rischiano di costituire terreno fertile per malattie degenerative quali pacifismo e dialogo democratico, sia (in dosi ancora più massicce) per quei soggetti già per natura desiderosi di bombardare qualche paese straniero e che vogliano rendere duraturo questo sano istinto guerrafondaio.

Posologia: Spalmare l'olio sul petto una volta al giorno con rapidi movimenti a forma di croce uncinata. Durante l'operazione esercitare una forza due volte maggiore rispetto a quella necessaria al massaggio cardiaco o al pestaggio di un no-global. All'occorrenza l'olio La Russa può essere ingerito in caso di forti costipazioni o in presenza di oppositori di regime.

Gravidanza e allattamento: Nessun problema durante i primi 5-6 mesi di gravidanza, mentre è assolutamente sconsigliato nelle ultime settimane e nei giorni successivi al parto in modo da evitare problemi al neonato. Il piccolo potrebbe infatti nascere con voglie a forma di Tornado F-16, mentre la madre potrebbe essere colta dal desiderio di chiamare il piccolo Rambo, Gundam, Terminator o nel peggiore dei casi Geronimo, Cochis e Apache.

Precauzioni per l'uso: Si raccomanda di somministrare l'unguento con dei guanti spessi o al limite con delle mani mozzate (acquistabili on line sui siti specializzati) perché il farmaco è così potente da poter interessare anche gli arti superiori di chi spalma. Nel caso in cui, dopo la medicazione, sentiate un irrefrenabile desiderio di schiaffeggiarvi o di bombardarvi lavate abbondantemente le mani con sangue di deputati di Fli e correte in pronto soccorso per farvi somministrare il farmaco antagonista: il GinoStradil.

Controindicazioni ed effetti indesiderati: Spasmi muscolari alle gambe (attenzione ai cronisti che vi stanno dietro), desiderio incontrollato di indossare mimetiche (nei casi più gravi, armature del XII sec.), ascelle allo zolfo. Durante gli inseguimenti delle comiche di Chaplin, alcuni pazienti potrebbero tifare per i poliziotti piuttosto che per Charlot.

Sovradosaggio: L'abuso del farmaco fa precipitare il paziente verso l'irrazionale desiderio di essere crocifisso e appeso in un'aula scolastica. Nei casi più gravi il soggetto crede di essere improvvisamente diventato simpatico solo perché è stato imitato da Fiorello o perché gli hanno fatto doppiare una puntata dei Simpson.

(Nella foto: La Russa si rimette in forze con una colazione comprata con le monetine raccolte dopo la contestazione fuori Montecitorio. Per Fini la polvere bianca sul tavolo non è zucchero)

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25 marzo 2011

L'agenda di Giuliano Ferrara

Dal Misfatto (inserto satirico de Il Fatto Quotidiano) del 20 marzo

ore 8.00 Prima colazione. Niente uova perché sono contrario all'aborto praticato su esseri con cui non ho avuto rapporti sessuali e a parte questo le frittatine con le cozze non fanno più parte della mia colazione. Da oggi si inizia una dieta FERREA! Si parte!

ore 11.30 Interrompere per qualche minuto la prima colazione per controllare lo share di ieri sera. Ricordarsi di non usare tutto il sale e l'aceto per condire i peperoni ripieni di cannelloni al brandy: conservarne un po' per rianimarmi dopo la lettura dei dati auditel.

ore 17.25 Finita la colazione preparare la puntata di stasera. Aspettare istruzioni: nell'attesa provare le varie espressioni facciali a seconda che debba rassicurare le papi girls, attaccare i magistrati, difendere il nucleare. Evitare di confondersi: la faccia sdegnata devo mostrarla quando parlo dei magistrati che fanno il loro dovere e non delle marchette ad Arcore.

ore 18.40 Fare un bel bagno caldo. Per sicurezza chiudere a chiave la porta ma comunque controllare che Berlusconi e Dell'Utri abbiano la vescica vuota, che Previti non abbia mangiato prugne e che la Santanchè abbia la frusta caricata a salve.

ore 19.30 Fare uno spuntino al volo per non arrivare digiuno in trasmissione.

ore 20.30 Cercare di rivitalizzare gli ascolti in picchiata. Telefonare a tutti i grossisti alimentari da cui mi servo per ricattarli: o guardano la puntata che sta per andare in onda o da domani riduco gli ordini giornalieri da 5 tonnellate a 4.9 tonnellate.

ore 20.35 Si va in scena. Finita la puntata evitare il contatto con specchi di qualunque forma o natura per evitare conati. Fortunatamente il seguire una dieta rigida mi aiuta a non vomitare.

ore 21.10 Partire alla ricerca di una trattoria aperta tutta la notte in cui spendere i 3000 euro che mi sono sudato stasera. Se non dovessero bastare posso sempre integrare facendo qualche soffiata alla CIA.

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22 marzo 2011

Bossi ce l'ha duro, ma contro gli X-Men non ce la può fare

Dal mio blog nascosto negli anfratti del sito del Fatto Quotidiano un nuovo articolo di cui non si sentiva il bisogno.

La tragedia in Giappone ha sollevato diversi quesiti nella comunità internazionale circa l'opportunità o meno di continuare o, nel nostro caso, di riprendere con il nucleare. In Italia non rispettiamo la fila nemmeno per comprare il pane e i nostri politicanti credono davvero che ci metteremmo ordinatamente uno dietro l'altro per scappare da una nube radioattiva grande quanto la nota spese Rai di Minzolini? Ne ha parlato anche Giuliano Ferrara nella prima puntata di Radio Londra quando ha mostrato un video drammatico in cui un'onda gigantesca travolge l'abitato circostante. Quell'onda però era troppo grossa, c'era qualcosa che non gli tornava...Dopo qualche secondo si è accorto dell'errore, ha tolto il filmino dello tsunami provocato da lui che si tuffa a bomba in piscina e ha lanciato le immagini del vero tsunami giapponese concludendo la puntata invitando gli italiani a smettere di frignare e ad imparare a morire educatamente come i giapponesi. Dopo aver visto il filmato, la Lega ha rapidamente rivisto la sua posizione sul nucleare. Calderoli ha espresso il suo parere negativo dopo che gli è stato spiegato che in seguito a forti terremoti, gli tsunami potrebbero verificarsi anche nel Mediterraneo. Tsunami nel Mediterraneo? Un vero casino! Sarebbe impossibile speronare i barconi di clandestini e, cosa ancor più grave, l'ondata potrebbe lanciarli direttamente a 20 km all'interno della costa dove sarebbe complicato acciuffarli e segregarli nei centri di accoglienza. Se poi nella zona ci fossero delle centrali nucleari danneggiate dal terremoto? Sarebbe il caos! I clandestini verrebbero contaminati e chi ci assicura che con le radiazioni non acquisirebbero dei super poteri? Sarebbe la fine. Bossi ce l'ha duro ma contro gli X-Men sa che non ce la può fare. La tragedia giapponese è riuscita a far passare per qualche giorno in secondo piano la repressione di Gheddafi che grazie al disastro nucleare ha potuto sterminare un po' di oppositori in tutta tranquillità. A Berlusconi la cosa non è sfuggita: una bella tragedia nucleare nostrana potrebbe davvero regalargli una boccata d'aria. Se oggi scoppiasse in Italia un casino come quello giapponese chi presterebbe attenzione alle intercettazioni pubblicate su Repubblica in cui le papi girls tirano a sorte per chi debba dargli il culo? Nessuno. Forse solo Berlusconi per sapere a chi intestare gli assegni arretrati. Purtroppo per lui in Italia ci sono solo i terremoti. L'unico reattore nucleare funzionante si trova sotto Villa Certosa ed è una mini struttura grazie alla quale il premier riesce a caricare le erezioni quando il suo medico ha finito il libretto delle ricette. Gli esperti però hanno dichiarato che la nube radioattiva sarebbe così piccola da nascondere al massimo qualche abuso d'ufficio. Il nucleare però ha anche aspetti positivi. In caso di incidente nucleare con conseguente nube radioattiva la sanità pubblica ne trarrebbe vantaggio. Le interminabili liste d'attesa per una radiografia sarebbero azzerate: per una bella rx sarebbe sufficiente bere un sorso dal rubinetto di casa.



16 marzo 2011

Cuori solitari...marzo 2011

Dal Misfatto (Inserto satirico de Il Fatto Quotidiano del 13 marzo)

Siamo un gruppo di genitori preoccupati per il futuro delle nostre figlie. A causa di un drappello di magistrati e di giornalisti senza cuore, il loro datore di lavoro è stato costretto a darsi una calmata privandole così dello stile di vita a cui le aveva abituate. Le nostre bambine stanno vivendo un momento veramente drammatico in cui rischiano di dover prendere l'autobus e andare a battere in tangenziale invece di essere accompagnate da auto private in residenze sontuose come hanno fatto finora. Come genitori non possiamo permetterlo! Cerchiamo uomini facoltosi che assicurino alle nostre bimbe un futuro sereno e privo di dignità.


AAAAAAA PROSSIMA APERTURA! Giunonica escort di provata esperienza, ottava naturale riceve dal 14 marzo ogni giorno dal lunedì al venerdì dalle 20.30 alle 20.37. Lasciati cullare dalla morbidezza della mia barba e dai rotoloni delle mie maniglie dell'amore; per soli 3000 euro a seduta farò tutto ciò che vuoi, riabiliterò il tuo nome, infangherò chi ti vuole trattare come un delinquente comune e simulerò indipendenza intellettuale per sembrare più credibile. Non ti deluderò. Ricevo in Via Teulada 66, ex tenuta Biagi. Citofonare Radio Londra.


Sei in cerca di avventure? Vuoi provare l'ebbrezza di pomiciare su un ring privato o dentro una piscina con ponte levatoio? Allora sono il super eroe che fa per te! Per contattarmi illumina il cielo con il bat segnale e io arriverò da te con la mia bat mobile. Se entro un paio d'ore non mi vedi mi sa che c'è traffico, allora vieni tu nella mia bat caverna: via Ajraghi, citofonare Gabriele Moratti (in attesa che all'anagrafe mi cambino il nome in Bruce Wayne Moratti). Il maggiordomo non ce l'ho perché ancora non ne ho trovato uno che assomigli ad Alfred perciò prendi la chiave sotto lo zerbino ed entra. Se non mi vedi sono giù, sotto la botola. Sono quello vestito da topo.


9 marzo 2011

Lettere dal fronte 6

Dal Misfatto (inserto satirico de Il Fatto Quotidiano) del 6 marzo


Cari genitori,

che dire, siamo ancora in piedi ma le cose vanno male. Vanno così male che persino i civili vogliono darci una mano. Il papà di Barbara, una delle paladine della libertà più capaci ed elastiche, si è offerto volontario per una temeraria azione spionistica nel quartier generale dei disertori ma il nostro capo ha declinato l'offerta perché ormai lì dentro non c'è più nessuno da spiare: e' rimasto solo il capitano Fini e qualche altro fedelissimo a cui ancora non è arrivato l'assegno di Berlusconi. Con i soldi delle ultime 18 paghe che con tanta fatica avevo nascosto in luoghi innominabili per tenerli lontani dalla cassa comune “volontaria” destinata a ricomprare i disertori di Fli, sono finalmente riuscito ad acquistare un telefonino per potervi sentire più spesso, ma mi è stato sequestrato quasi subito. Per paura delle intercettazioni, infatti, il nostro leader non ha più un cellulare suo e così ha deciso di utilizzare a turno i nostri in modo da non farsi pizzicare ancora dalle radio nemiche. Per fortuna c'è qualcuno che riesce ancora a strapparci qualche risata. Mentre stavamo aiutando (come al solito) il tenente Gasparri a liberarsi dal filo spinato, l'attendente Bondi è salito sul tetto delle latrine e ha annunciato di volersi dimettere per non aver mantenuto le promesse e per non essere stato sostenuto dall'esercito. Nessuno gli stava prestando attenzione quando la sua voce è stata sepolta da un boato gigantesco: Bondi aveva sfondato il tetto della latrina franandovi dentro e innescando un domino con le pareti di lamiera che, cadute una dopo l'altra, ci hanno permesso di assistere ad uno spettacolo pietoso. All'interno della latrina, piegato sulle ginocchia, c'era il nostro leader che stava cercando di far sparire le fotografie fatte col suo fraterno amico Gheddafi, ora caduto in disgrazia, in modo da poter poi dichiarare ai cronisti di non aver mai conosciuto nessun dittatore libico con quel nome. A proposito di cronisti...Da quando il capitano La Russa ha preso a calci tale Formigli, un corrispondente dal fronte che aveva osato rivolgergli la parola senza aver partecipato a nessuna guerra, a nessun pestaggio e nemmeno ad una rissa da bar, camminiamo tutti con i parastinchi...Conoscendolo io ho messo anche il giubbetto antiproiettile, non si sa mai.

Spero di potervi scrivere presto,

il vostro figliolo

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3 marzo 2011

Integratore Gheddafi

Nuovo bugiardino dal Misfatto (inserto satirico de Il Fatto Quotidiano) del 27 febbraio

Principio attivo: Dittatore con cui fare buoni affari finché possibile

Forma farmaceutica e composizione: Repressivo in bustine

Gruppo farmaceutico: Adam Sutler Enterprise

Indicazioni terapeutiche: Da somministrarsi all'insorgere di rivolte popolari guidate da giovani ratti tossicodipendenti istigati dai servizi segreti stranieri che in preda agli effetti di sostanze psicoattive scendono in piazza per imitare l'Egitto e non fare la fine dell'Italia.

Posologia: L'integratore va rilasciato nell'organismo in modo blando ma costante per almeno 40 anni. All'insorgere di crisi acute somministrare dosi massicce mediante bombardamento via cielo e via mare. In caso di diserzione di caccia e navi militari a Malta, si consiglia il rastrellamento casa per casa ma solo dopo aver scavato fosse comuni sulla spiaggia.

Precauzioni per l'uso: Si suggerisce di scaricare preventivamente un numero adeguato di video porno perché per un uso efficace del prodotto è necessario bloccare l'accesso ad internet. Si consiglia inoltre di tenere lontana la stampa estera in modo da ingolfare il Paese con servizi giornalistici stile Tg1.

Effetti indesiderati: Gli effetti variano da paese a paese. In Italia i più disastrosi sono il numero elevato di dichiarazioni rilasciate da Frattini e la preoccupazione della Lega, timorosa di non riuscire a garantire a tutti i futuri profughi libici una adeguata discriminazione pro capite a causa del loro grande numero.

Sovradosaggio: L'abuso di Gheddafi ha causato manifestazioni di piazza con migliaia di morti, la retrocessione della Libia in serie B, sanzioni internazionali, speciali di “Porta a porta” sul caso Misseri. A causa della sua elevata tossicità il ritiro dal mercato è imminente (Nelle ultime settimane altri medicinali dallo stesso principio attivo sono già stati eliminati dalle farmacie nord africane)

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