Da "Il Ruvido" #1 la prima puntata di una rubrica dedicata a chi ha cercato la santità e non ci è riuscito per piccole incomprensioni con il mondo...
(illustrazioni di Sauro Ciantini)
Pericle Parnasotti visse la sua adolescenza lontano dai suoi coetanei perché il suo unico scopo era diventare santo. Si allenava ferocemente dalle 8 alle 10 ore al giorno in tutte le specialità del settore: recitava il rosario appeso al lampadario per i piedi, digiunava a pane e acqua (per mortificarsi ancora di più l'acqua era quella usata da suo zio Severino per gli infusi contro le emorroidi) e solo una volta fu tentato dalla masturbazione, ma vinse il demonio immergendo le parti intime nel vassoio della zuppa bollente. Poi la cena poté proseguire. Morì di noia a soli 26 anni; non è stato elevato agli onori degli altari perché durante la causa di beatificazione fu trovato nel suo cassetto un libro proibito dalla Chiesa: la biografia di Don Milani.
Maria De Torquemadis
amava il Signore così tanto che arrivo' a definirsi una groupie del
Cristo. Con una roncola picchiava ripetutamente i suoi fratellini per
purificarli e mondarli dal peccato. Una volta scaldata con le carni
tenere dei piccoli, si dedicava con cristiana dedizione alle ossa
degli anziani genitori che con amore percuoteva fino all'arrivo dei
carabinieri. Uscita dal manicomio criminale riprese la sua opera di
purificazione aprendo un McDonald: chi mangiava quella roba aveva
garantite le gioie del Paradiso. La sua pratica di beatificazione fu
avviata quando lei era ancora in vita: fu poi chiusa e cancellata
quando i carabinieri riuscirono a fare irruzione nel covo dove Maria
teneva in ostaggio il postulatore e la riportarono in manicomio dove
tuttora vive credendo di essere un hard disk.
Annibale Pescatore era un
devoto dell'Eucaristia. A chi lo andava a trovare ripeteva di essere
impegnato notte e giorno nel digiuno e nella preghiera, di nutrirsi
esclusivamente del corpo di Cristo e che i suoi 145 kg (in continuo
aumento) altro non erano che un'illusione ottica del Demonio, che
voleva screditarlo così agli occhi del prossimo. Sì, anche quella
coscia di cinghiale che aveva in mano era un trucco diabolico. I
vicini di casa però confidarono di sentire continuamente un rumore
di mascelle in movimento provenire da casa Pescatore, una
masticazione continua e ininterrotta intarsiata da rutti alcolici.
Sul letto di morte chiese la Comunione: quando il sacerdote gli porse
l'ostia strabuzzò gli occhi è esclamò: “Ah, così questa sarebbe
l'ostia? Ne avevo sentito parlare. Un po' sottile, però... Non ci
potresti mettere sopra una fettina di mortadella così scende
meglio?”
1 commento:
Esistono modi migliori per fantasticare quando si vuol perder tempo.
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