29 maggio 2012

Che fine hanno fatto? #1

Per tutti quelli che, come me, non sanno una parola d'inglese ecco la versione italica del mio esordio americano sul sito umoristico "The Prancing Laggard Pub". La rubrica si intitola "Dove sono finiti, adesso?" dove mi esibisco in una serie di interviste ai protagonisti dei videogames. Prima puntata in compagnia del MITICO Tom Tom, alias WONDER BOY!




Pigiando questo link vi imbatterete nella versione inglese




Inauguriamo lo spazio di “Where Are They Now?” intervistando un enfant prodige degli anni '80, un ragazzino che all'epoca ha guadagnato più copertine delle tette di Pamela Anderson e ucciso più animali dei produttori di Luck

Ciao Tom Tom, grazie di aver accettato questo incontro.
Grazie a te, Silvio.

Ho giocato pomeriggi interi con le tue avventure, è una grande emozione poterti parlare di persona. Dimmi, com'è la vita di una star dei videogames?
E' tutto più grande di te. Sei catapultato in un mondo pieno di colori, di luci...Ti senti come uno dei Led Zeppelin dopo un acido. Hai tutti gli occhi puntati addosso, lo stress è tanto, ma è il prezzo che si paga per la fama, no?

Hai esordito nel 1986 con Wonder Boy in cui lavoravi con la tua amica Tanya.
Sì, avevamo 4 anni. Andavamo sul set col pannolino...

Come hai iniziato?
Sai, da piccolo volevo fare il politico. Poi crescendo ho cambiato idea e mi immaginavo a fare qualcosa di più etico: il rapinatore di banche. Non mi passava per la testa lavorare in questo business. Poi un giorno mia madre ha visto questo annuncio in tv in cui si cercava un bambino biondo con gli occhi azzurri per girare un videogame e mi ci ha portato. Sono stato scelto e il resto è storia.

Hai guadagnato un mucchio di soldi...
Silvio, questo è il primo mito da sfatare...Ero minorenne, non potevo intascare i soldi del contratto: erano amministrati dai miei genitori. Prima dei 21 anni dovevo arrangiarmi con la paghetta settimanale e i regali di Michael Jackson.

Com'era la tua giornata?
Senza orari. Dovevi sempre essere pronto a darti una mossa ogni volta che un tizio infilava una monetina...credimi, alla lunga è stressante. E quando eri finalmente morto dovevi aspettare altri 10 secondi per dare al giocatore la possibilità di mettere altri soldi. Snervante.

Non è stato tutto rose e fiori, mi pare di capire.
Tutto andava bene, ma solo in apparenza. I miei genitori hanno iniziato a litigare per la gestione del mio patrimonio e io ne risentivo nel mio lavoro. Col tempo sono diventato meno dinamico, più prevedibile. Gli sceneggiatori hanno cercato di cambiarmi il look per darmi una rinfrescata ma non funzionava. Poi nell'ultimo episodio della serie sono stato persino sostituito da una ragazzina.

La serie Wonder Boy vanta 6 episodi, se non sbaglio.
Sì, in tutto la serie ha registrato 6 episodi e con gli ultimi due si è cercato di raschiare il barile. Nel quinto mi hanno affiancato dei compagni di viaggio, ma il prodotto ormai era logoro. Poi nel sesto è arrivata quella tizia e abbiamo chiuso baracca.

I produttori non hanno aiutato i giocatori con la scelta dei titoli.
Molti giocatori si sono disaffezionati per la confusione dei nomi: in Europa e in America ne aveva uno, in Giappone un altro...errori di marketing grossolani, insomma.

Tocchiamo un tasto dolente, l'alcool.
Non me ne vergogno, adesso sono pulito. Sono stato un alcolista per diversi anni. Tutto è iniziato con il secondo episodio (Wonder Boy in Monster Land). Mentre nel primo gioco la mia energia veniva ricaricata con frutta e verdura, nel secondo gli sceneggiatori hanno pensato di rendere più vivace la cosa..

E hanno inserito i bar in cui potevi comprare alcolici...
Già. Per ricaricarmi dovevo entrare nei bar e ordinare vino, birra...un sorso oggi, uno domani e sono entrato nel tunnel. Poi con tutto il peso di quelle armature addosso e con lo stress dei mostri di fine livello ne avevo bisogno sempre di più. Ho iniziato a bere anche fuori dal lavoro.

Quanti anni è durata la tua dipendenza?
Sono 5 anni che non bevo un goccio. Ricordo le serate assurde trascorse con Ozzy Osbourne...lasciamo perdere! (ride)

Perché non sei più nel business?
Perché la mia faccia non funziona più. Quando sei carino tutti ti vogliono, ma quando inizi a crescere e il tuo bel musino perde l'innocenza sei solo da buttare via. O sei bravo davvero o fai la fine di Macaulay Culkin.

Di cosa ti occupi, adesso?
Sono una guardia giurata. Il lavoro me lo ha procurato Gary Coleman qualche anno fa. Lui è uno dei pochi che mi ha capito, d'altronde c'era passato anche lui prima di me.

Sei ancora in contatto con altre stelle dei videogames?
Sono spariti tutti. Se non sei come loro non ti vogliono. L'unico che non mi ha scaricato quando ho iniziato ad avere guai è stato Shinobi. Ci vediamo spesso, usciamo a fare un po' di casino e ricordiamo i bei vecchi andati. Lui ha cambiato sesso e si fa chiamare Sharon. Ma è sempre forte!

Vuoi dare un consiglio ai giovani che vogliono intraprendere la carriera dei videogames?
Certo. Ragazzi, state in campana. Non fatevi ingannare dai guadagni facili...pensate a studiare e a costruire un futuro solido se non volete fare la fine di Jeb Bush. E state lontani dall'alcol!

Buona fortuna, Tom Tom!
Grazie. Abbiamo finito? Hai spento il registratore? Non avresti qualche monetina per un bicchierino?


Non perdete la seconda puntata...;)

17 maggio 2012

La Santanché nuovo leader del Pdl

Dal mio blog sul sito de Il Fatto Quotidiano.


Accolgo con entusiasmo la notizia della possibile candidatura di Daniela Santanché a leader del Pdl. L'Italia ne ha bisogno per riguadagnare prestigio nel mondo: Berlusconi ha fallito a livello internazionale. O, per lo meno, non ha fatto tutto quello che avrebbe potuto fare.

E' vero che adesso siamo derisi da tutto l'emisfero occidentale, siamo stati citati in 30 Rock , da David Letterman e da decine di satirici di tutto il pianeta (probabilmente anche dai venusiani, ma questo lo sanno solo la Cia e Tom Cruise) ma siamo stati snobbati dal fondamentalismo islamico e se il fondamentalismo islamico non ti fa saltare in aria un paio di vagoni della metro vuol dire che non conti un cazzo.

Perché Berlusconi non ha mai fatto battute su Allah o su Maometto? Di sicuro non per un improvviso eccesso di pudore (vedi quella sui lager e sui desaparecidos), ma allora perché ha taciuto? Eppure gli spunti non mancavano, come ha fatto notare la stessa Santanché e prima di lei un'altra moderata, Oriana Fallaci.

Le metropolitane di Madrid e Londra sono state visitate dai kamikaze, perché quella di Roma no? L'unica risposta possibile è che Berlusconi abbia volutamente evitato l'argomento perché all'epoca la metro non era presentabile. Muri fatiscenti, cantieri aperti da millenni, allagamenti dopo poche ore di pioggia...che figura ci avremmo fatto?

Ma adesso è arrivato il momento giusto. Non che la situazione della metro sia migliorata, è solo che ora abbiamo finalmente capito che non migliorerà mai. Quindi cosa aspettiamo?
La Santanché potrebbe aiutarci a riprenderci quel prestigio internazionale che ci spetta di diritto attirando in Italia i kamikaze che finora hanno preferito farsi esplodere altrove.

Purtroppo Bin Laden non c'è più e forse siamo fuori tempo massimo, ma confidiamo nelle capacità dialettiche della Santanché: se l'Islam non tira più come qualche anno fa, lei sarà comunque in grado di trovare un nuovo nemico, dotato magari del nucleare, ed insultarlo come solo una vera signora sa fare.