29 giugno 2014

E…state in forma

A forza di rimandare a domani dieta e sport, quel domani ha smesso di essere la meta di un ipotetico futuro e ha iniziato a bussare alla mia porta conl'insistenza di Sheldon Cooper. Messo alle corde ho fatto l'unica cosa sensata: ho posato il mezzo wurstel sul tavolo e masticando l'altra metà sono andato a correre sperando di perdere 12 kg in 25 minuti. Durante la sgroppata, tra svenimenti e visioni a sfondo religioso causate dalla fatica, ho capito che forse non ero proprio in perfetta forma. Se incappate in una di queste situazioni, forse non lo siete neanche voi:

quando siete ripetutamente doppiati da anziani con il deambulatore o quando sentite dolore a muscoli di cui ignoravate persino l'esistenza; quando la vostra agile falcata da barbuto sedentario quarantenne produce sul vostro petto movimenti strani che vi inducono a ritenere l'utilizzo di un reggiseno indispensabile per un'attività fisica confortevole; quando non sentite il cuore in gola ma in bocca, tanto da avere sulla lingua il sapore del vostro stesso sangue; quando provate a fare uno scatto di pochi metri e vi risvegliate in una tenda ossigeno del locale ospedale; nel caso in cui si verifichino TUTTI questi esempi contemporaneamente lasciate perdere: ci vediamo a casa mia per una grigliata no stop di salsicce di una qualche specie protetta.


Da Veleno, inserto satirico di Libero del 23 giugno 2014

9 giugno 2014

Le fuoriclasse carioca iniziano i riscaldamenti

A pochi giorni dall'inizio del mondiale, le prostitute brasiliane si stanno preparando al meglio per gestire l'ondata di turisti che invaderà il Brasile.
Per rendere più professionali i loro servizi, sono stati istituiti dei corsi d'inglese dove, oltre ad imparare termini puramente tecnici propri della professione, le ragazze stanno apprendendo le nozioni base per il sesso sicuro e per adescare Adriano prima delle 2 di notte, prima cioè che abbia speso tutti i soldi in cioccolato croccante e mortadella.
Anche la preparazione fisica non è stata trascurata. Uno speciale allenamento per le ginocchia permetterà ai legamenti di sopportare una tensione superiore del 76% rispetto a quello delle colleghe non impegnate nella coppa del mondo.

Intanto oltre a Montolivo, Falcao e Walcott, il mondiale dovrà fare a meno di un'altra stella: Manuela Capirinha, classe '59. La fuoriclasse della fellatio dovrà assistere ai mondiali in televisione a causa di un brutto infortunio muscolare accadutole qualche giorno fa durante una gang bang di allenamento.

Da Veleno, inserto satirico di Libero dell'8 giugno 2014


I vicini di casa

Se il vostro vicino di casa è gentile, vi aiuta a portare la spesa o, peggio ancora, vi saluta ogni volta che vi incontra per le scale, state in guardia: potrebbe essere un killer.
Dopo ogni fatto di sangue scatta l'intervista al vicinato per cercare di capire se ci siano stati segnali premonitori della furia assassina. Tutti si dicono sconvolti perché non avevano mai decifrato quei sintomi così chiari: “Ci salutava sempre, una volta mi ha persino sorriso mentre lo faceva. Come ho fatto a essere così cieca?”; “La settimana prima dell'omicidio mi aveva ceduto il passo sul marciapiede...avrei dovuto avvisare le autorità”.

Sempre secondo le testimonianze del vicinato, le vittime sono sempre persone solari. Mai persone taciturne o che si rompano le palle ad alzarsi la mattina per andare a lavorare. Altro elemento da tenere a mente, quindi: se siete solari e vi piace la vita potreste essere voi la prossima vittima del killer che cede il passo in ascensore. Ricordatevelo: potrebbe salvarvi la vita.

Da Veleno, inserto satirico di Libero dell' 1 giugno


Un singolo per niente Fico

La notizia ha creato lo stesso scompiglio che si è verificato nel '29 il giorno del terribile Martedì Nero. I centralini delle forze dell'ordine sono stati sommersi dalle telefonate di cittadini terrorizzati alla ricerca di una smentita che purtroppo non c'è stata: Raffaella Fico debutta nel mondo della musica con un singolo arabeggiante, “Rush”, che anticipa l'album omonimo con 10 inediti.
La protezione civile ha ammesso la propria impotenza: “Come per i terremoti non è stato possibile prevedere questo disastro. Sapevamo che qualcosa di devastante sarebbe accaduto ma non potevamo prevedere chi e dove avrebbe colpito.”

I danni non sono ancora quantificabili perché l'evento non si è ancora abbattuto con tutta la sua furia sul nostro Paese (l'album fustigherà le nostre coste il 6 giugno), ma stime accettabili si assestano su cifre apocalittiche: circa 670 mila persone perderanno l'udito, 340 mila cercheranno Balotelli per linciarlo (avrebbe dovuto sposarla e coprirla d'oro per evitare che cercasse di guadagnarsi da vivere con la “musica”) e 37 mila cercheranno conforto imitando Van Gogh mozzandosi entrambe le orecchie a morsi.

Da Veleno, inserto satirico di Libero del 25 maggio 2014


Aggiungi un fungo a tavola

Capisco che è ora di mangiare quando in tv trasmettono gli spot sulle unghie in decomposizione.
Che sia pranzo o cena, non importa. L'unica cosa che importa è che tu stia per mettere in bocca qualcosa ed eccolo lì, il piedone con le unghie piene di zombie arriva sullo schermo.
Gli spot non vanno mai in onda in orari casuali. Non vedremo mai la pubblicità di un giocattolo dopo le 21 perché difficilmente un bambino a quell'ora sta guardando la tv. E se non guarda la tv non può martirizzare il genitore per farselo comprare. Lo stesso discorso vale per ogni tipo di prodotto: va in onda nella fascia oraria in cui il potenziale acquirente lo può vedere: è tutto scientificamente pianificato da super laureati in marketing d'assalto.

Ma allora per quale motivo gli spot sui prodotti per le micosi delle unghie dei piedi vanno in onda SOLO quando sei a tavola? Dove diavolo sono questi tizi dai piedi indemoniati durante il resto della giornata? Per favore, cercateli e fateli sedere tutti davanti alla tv ad un orario che non sia quello dei pasti! I funghi mi piacciono, ma preferisco quelli che non crescono nelle ciabatte. Grazie.

Da Veleno, inserto satirico di Libero del 18 maggio


Dai colpi di testa ai colpi di sole

La finale di Coppa Italia, grazie alla eco di questi giorni, ha fatto conoscere anche ai non appassionati di calcio una piaga che ormai è dilagata su tutti i campi di calcio, non solo quelli italiani: le pettinature dei calciatori.
Fino a qualche anno fa si guardava con sospetto il calciatore con i capelli lunghi, mosca bianca in un mondo presidiato da basette ordinate e tagli d'ordinanza. Le partite di oggi invece sembrano sfilate di barbieri sotto acido. I colori delle chiome? Alcune di quelle tonalità sono state usate dagli americani nei bombardamenti in Vietnam. Un tifoso del Verona ha perso sette diottrie per aver fissato più di quattro secondi una mèches di Balotelli.

Se i colori fanno più danni di un'annata televisiva di Maria De Filippi, i tagli non sono da meno: piste d'atterraggio, composizioni tribali, creste. Per mantenere erette quelle impalcature di capelli si spremono in testa tonnellate di gelatina: a fine partita i palloni sono così unti che per precauzione vengono seppelliti nella terra dei fuochi.  

Da Veleno, inserto satirico di Libero dell'11 maggio 2014 


6 giugno 2014

Banana Republic

Il “tifoso” razzista moderno non si accontenta più di fischiare i calciatori di colore. Da qualche tempo il semplice fischio non gli basta più per esprimere il suo sdegno nei confronti di una ingiustizia intollerabile: perché quel tizio nero se ne sta su un prato a correre dietro ad un pallone invece di raccogliere pomodori in provincia di Caserta? E per di più guadagnando tonnellate di soldi che gli permettono di svegliarsi ogni mattina tra le mutande di una modella diversa!

No, non mi sta bene: ti lancio una banana in campo così ti ricordo io da quale liana sei appena sceso! Questo il nuovo trend del razzismo da stadio. Banane. Naturalmente il tizio deve giocare nella squadra avversaria, perché se gioca nella tua quel brutto colore diventa meno scuro. Un mistero ottico incomprensibile. L'unica certezza è che il mercato delle banane è in ginocchio; se ne compri un paio ti guardano storto: credono che tu sia un razzista a caccia di munizioni. Un invito ai signori razzisti: cambiate frutto e lanciate i kiwi, quelli non mi piacciono.

Da Veleno, inserto satirico di Libero del 3 maggio

1 giugno 2014

Simona Ventura spopola in Medio Oriente

Secondo un rapporto dell'intelligence israeliana, da qualche settimana nei campi di reclutamento del terrorismo islamico girerebbe un filmato che mostrerebbe ai miliziani i reali pericoli dell'occidentalizzazione.
Per convincere i semplici simpatizzanti della guerra santa a compiere quel passo in più necessario per fargli abbracciare il martirio, i responsabili dei campi avrebbero allestito una speciale postazione in cui lo spot “Pittarello-Pittarosso” viene proiettato 24 ore su 24 a chi ritiene ancora che con l'occidente si possa convivere serenamente.
Le statistiche parlano chiaro. Dopo la prima proiezione (46 secondi), il 67% degli spettatori si lancia fuori dalla finestra invocando dell'esplosivo con cui farsi saltare in aria, mentre il restante 33% cerca di togliersi la vita con mezzi di fortuna ancor prima della fine della proiezione.

Alla luce dei dati raccolti presso le segreterie di Al Qaeda, si è appurato come il colpo d'anca finale della Ventura associato alla voce stridula (“Scarpe a più non posso”) abbia fatto impennare le immatricolazioni dei corsi kamikaze per l'anno 2014-15.

(Da "Veleno" inserto satirico di Libero del 27 aprile 2014)