Spesso non riusciamo a darci tutte le
risposte che vorremmo, non sappiamo dove trovarle. Persino avere una
mente aperta, disponibile, può non essere sufficiente per trovare le
soluzioni ai nostri dilemmi. La visione a 360° a volte non basta,
ecco perché abbiamo bisogno di una visione maggiore, più ampia, a
370°, come FORSE avrebbe detto la ministra Barbara Lezzi spiegando
la volontà del Governo di promuovere un'informazione pluralistica
sulla divulgazione scientifica. A 370°, non a 360° come la
geometria ci ha imposto finora.
La ministra Lezzi limita per ora il
cambiamento dei gradi alla sola divulgazione scientifica dove accanto
alla realtà della Terra tonda potremmo ascoltare dalla voce di Piero
Angela anche le teorie sulla Terra piatta e a forma di banana; i no
vax finalmente avrebbero modo di provare a convincerci che se siamo
stati bocciati in seconda liceo o se nostro figlio si scaccola come
un minatore belga alcolizzato la colpa è dei vaccini; i complottisti
potrebbero esporre le loro teorie secondo cui Elvis Presley è ancora
vivo ed è stato lui ad aver fatto crollare le Torri Gemelle dopo
aver perso la testa a causa dell'influenza delle scie chimiche.
Ma perché limitarci alla sola scienza?
Portiamo la nuova visione a 370° nel quotidiano: con la visione a
370° saremo in grado di trovare soluzioni a quei problemi che finora
ci sono sembrati senza risposta?
Perché quando facciamo colazione e ci
scivola di mano la fetta biscottata con la marmellata di lamponi, ad
atterrare sul pavimento è sempre il lato della marmellata?
Perché la nostra fila alla posta è
sempre la più lenta, mentre quelli della fila accanto scorrono
veloci come se scivolassero su olio d'oliva? E perché quando
abbandoniamo la nostra fila, devastati dall'attesa, immettendoci
speranzosi e audaci in quella dell'olio d'oliva le parti si invertono
e l'olio d'oliva si trasforma in colla mentre le persone della nostra
vecchia fila, quella lenta, quella immobile, improvvisamente si
sfoltiscono e spariscono una dopo l'altra come se venissero eliminate
da un cecchino?
Ma forse, e dico forse, riusciremo a
risolvere il dilemma più incomprensibile di tutti, quello che non ci
fa dormire la notte per la sua insensatezza: perché la lavatrice
spaia i calzini? Dove finisce quel calzino che non si riesce mai più
a trovare, che sembra essersi disintegrato durante il ciclo di
lavaggio?
Non c'è studioso che lo abbia saputo
darci delle risposte, forse perché limitato dalla visione a 360°.
Finora sono stati dei misteri, ma, forse, con questi 10° in più
riusciremo a capire.
E se 370° non dovessero bastare
aggiungiamone pure qualcuno in più, in fondo questo governo è il
governo del cambiamento, quindi cambiamo la matematica senza paura e
proviamoci.
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