Veltroni e Di Pietro non sono l’unica coppia in crisi: George e Laura Bush sono da tempo ai ferri corti e al termine del mandato presidenziale si separeranno. Dopo trent’anni di matrimonio Laura si è accorta che George non è l’uomo della sua vita: se ci ha messo trent’anni per capire una cosa del genere creda che sia la sua metà ideale. Alcuni pettegolezzi riferiscono che George sia invischiato in una torbida relazione con Condoleezza Rice: se Bush ha il coraggio di accoppiarsi con la Rice, una donna il cui fascino è superiore solo a quello di una lavanda vaginale scaduta, come può meravigliarci il fatto che quest’uomo abbia arato mezzo mondo con bombe a grappolo e che si sia fratturato uno zigomo mangiando un salatino?
Era indicativo della crisi il fatto che nella recente visita a Roma Laura Bush fosse arrivata un giorno dopo rispetto al marito. La first lady aveva cercato di glissare: “Che c’è di strano, in fondo è la stessa cosa che capita quando George e io facciamo l’amore”.
Nel suo ultimo incontro a Roma con il Papa forse George avrà parlato anche della crisi con Laura, ma non sappiamo nulla di certo: le cubiste e i nani che hanno partecipato all’incontro non hanno rilasciato dichiarazioni.
Pare anche che George, il presidente che ogni buccia di banana vorrebbe far scivolare, si sia nuovamente attaccato alla bottiglia in seguito alla tragedia di New Orleans, quando la città fu devastata dall’uragano Katrina: Bush è rimasto scioccato da tanta violenza e l’essersi reso conto che mai avrebbe potuto causare tanti danni quanto l’uragano lo ha gettato in uno stato di profonda prostrazione. La stessa cosa è successa all’uragano Katrina quando ha ascoltato l’ultimo pezzo di Fabri Fibra; ora però Katrina sta bene, si è disintossicato e svolge lavori socialmente utili: aiuta gli aquiloni disabili a volare.
(nella foto: Bush tesse le lodi di Laura ad una convention di Postalmarket)
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