Da Yanez, inserto satirico di Pubblico, del 12 novembre 2012.
Cara Elsa, da cinque anni non ho più
notizie di mio padre. E' uscito da casa per fare una passeggiata e
non è più rientrato. Abbiamo chiesto aiuto a tutti, anche a “Chi
l'ha visto?”. Le forze dell'ordine ci hanno detto che non possono
più portare avanti le ricerche perché non ci sono tracce. I
giornalisti sono gli unici che continuano a parlarne, a trasmettere
appelli in tv, a distribuire foto di mio padre con il nostro numero
di telefono. Mi dia una parola diconforto...
Clorinda Pezzodipane, Ventimiglia
Amica mia, la sua lettera mi ha
commosso perché mi permette di affrontare in questo spazio uno dei
drammi della nostra società: la piaga del giornalismo. Se con lei i
giornalisti stanno assumendo un comportamento terribile, alimentando
una falsa speranza invece di dirle la verità (che suo padre è a
testa in giù dentro una discarica o a Cuba con due gemelle minorenni
sulle gambe), con me sono ancora più spietati. Giorni fa ero a
Torino per un convegno e la presenza di un gruppo di giornalisti mi
ha costretto a pensare prima di parlare. Si rende conto? Pensare
PRIMA di parlare! Li ho invitati ad uscire perché volevo essere
libera di dire qualunque sciocchezza ma si sono rifiutati. Sono
rimasti lì ad ascoltarmi parola per parola. Dove andremo a finire di
questo passo? In un mondo in cui giornalisti fanno domande non
concordate?
Ministro Fornero, sono
il Vescovo di XXXX. Un mio parroco, stimato dalla comunità tutta, mi
ha confessato di abusare dei suoi chierichetti. Mi ha persino
raccontato che durante i rapporti fantastica su Daniel Radcliffe,
l'attore di Harry Potter. Cosa devo fare?
XXX XXX, Vescovo di
XXXX
Eccellenza, per prima
cosa non ne parli con nessuno: se l'opinione pubblica venisse a
sapere che un suo parroco fantastica su un ragazzo ormai maggiorenne
sarebbe uno scandalo. Fate come al solito: trasferitelo. Lo
trasferisca però in una scuola elementare dove l'odore del latte
infantile lo aiuterà di certo a tornare sulla retta via. Nel caso in
cui la storia di Radcliffe venisse fuori, lei precisi alla stampa che
le fantasie riguardano Harry Potter durante il primo film, quando era
inequivocabilmente minorenne.
Ministro, mi rivolgo a
Lei in lacrime. Ho trovato due spinelli nello zaino di mio figlio.
Non ci potevo credere, poi ho frugato nel suo cassetto e ho trovato
altra erba e una mazzetta di banconote di vario taglio. Mio figlio
spaccia...ha solo 15 anni e spaccia!
Brando Cicconi,
Acquaviva Delle Fonti
Caro amico, capisco il
suo stato d'animo e sono con lei: non deve essere facile accettare da
un giorno all'altro che i nostri bambini sono diventati uomini. Solo
ieri suo figlio era in braccio a succhiare la tetta materna ed oggi
vende droga agli universitari fuori corso. Chissà, magari con quel
denaro finanzierà un'attività più redditizia; magari un giorno
venderà cocaina a calciatori ed onorevoli. Ma ora basta
fantasticare: quando rientrerà a casa lo abbracci e si goda questi
momenti che sono fugaci: quando sarà il nuovo Escobar non avrà più
tempo di farlo.
Caro Ministro, un nostro congiunto
soffre di un male terribile: la SLA. E' inutile raccontarLe il
calvario a cui siamo tutti sottoposti da quasi 10 anni, le difficoltà
che incontriamo giorno dopo giorno. Ora un'altra scure si abbatte su
di noi: i tagli del Governo all'assistenza.
Penelope Loquaci, Udine
Cara
amica, dal suo nome capisco che è una donna paziente. Quindi le dico
“abbia pazienza”. So perfettamente cosa voglia dire affrontare
ogni giorno le stazioni del Calvario. Lo so da quando sono diventata
Ministro. Anche se io le stazioni le affronto in auto blu non vuol
dire che siano meno dolorose. Ma lo sa che una volta l'autista ha
frenato di colpo e mi sono versata addosso lo champagne? Ho dovuto
buttare il vestito in una campana della Caritas. Era una giornata
importante per me. Ho pianto tantissimo. Ho pianto così tanto che
Monti ha dovuto continuare a parlare al posto mio. Ci tenevo a quel
vestito...
Sono un professore di
una scuola media di Varese e la settimana scorsa ho messo una nota ad
un mio allievo perché ha chiamato “terrone di merda” il suo
compagno di classe che è originario di Napoli. Sono
sconvolto...Vedere che i giovani covano dentro di loro tanta
ignoranza è doloroso. Cosa ne pensa?
Artemio Filastrocchi,
Varese
Professore,
l'ignoranza fa male: lei che è un docente lo sa meglio di tutti.
Sentire un ragazzino offendere un napoletano con un epiteto così
generico è deprimente. Ci sono tanti modi di offendere un napoletano
(camorrista, mariuolo, Mario Merola) e lui ha usato il più banale.
Mi permetta di dire che non è colpa del ragazzo ma colpa sua, sì,
caro amico, sua e della scuola. Impegnatevi, arricchite il
vocabolario di questi giovani talenti e non lasciateli affogare nel
mare della banalità. Chiederò al ministro Profumo di intervenire
personalmente.
2 commenti:
credo che potrebbe degnamente sostituire Susanna Agnelli in una rubrica di Oggi o Gente, non ricordo, dove le persone le sottoponevano dei cazzo di problemi e lei rispondeva estatica di mettere una tovaglia bianca ricamata a mano sul tavolo del salotto..
stastronza
ricordo con ammirazione quella rubrica. e sono lieto che anche tu (ma non avevo dubbi a riguardo) la porti ancora nel cuore...
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