Da "il Ruvido" del 16 febbraio 2013
I politici hanno capito
che le parole non bastano più a fregare gli elettori come una volta
e si sono buttati sul sentimento. Ormai non hanno più credibilità:
per sembrare ancora umani hanno fatto ricorso al trucchetto della
foto ricordo con gli animali: stanno giocando la carta della
disperazione.
Sono ipocriti, disonesti,
inconcludenti e credono che abboccheremo solo perché si fanno
fotografare con un cagnolino?
Anche Hitler aveva un bel
pastore tedesco, ci sono tante belle foto dei due insieme, ma dubito
che al giorno d'oggi riuscirebbe a strappare un 4%. A meno che non
affianchi alle foto con Blondi, la proposta della restituzione
dell'Imu.
Berlusconi si è fatto
fotografare avvinghiato ad una cagna. Fin qui nulla di nuovo,
eccezion fatta che stavolta non la candiderà in qualche collegio
blindato.
Bersani ha posato insieme
a due esemplari diversi, nel caso in cui uno dei due avesse già
posato con Vendola: guai se in quella coalizione ci fosse qualcosa di
comune tra i leaders; se in giro si venisse a sapere potrebbero
scambiarla per una coalizione di sinistra.
Persino Monti ha ceduto esi è fatto regalare dalla Bignardi un cagnolino. Quando lo aveva in
braccio, Monti era imbarazzatissimo: l'unico animale che era abituato
ad accarezzare fino a quel momento era stato il salvadanaio a forma
di porcellino.
Grillo ha stretto la
zampa ad un pit bull e quando gli hanno fatto notare che, suo
malgrado, è una razza protagonista di moltissimi episodi violenti,
ha risposto che non è un suo problema e che nel suo movimento c'è
posto per chiunque voglia aderirvi. Insomma, tutti in posa con Fido.
Solo Giannino non c'è ancora riuscito perché quando vedono i colori
dei suoi vestiti, i cagnolini scappano via terrorizzati. L'unico
animale che Giannino potrebbe avvicinare senza metterlo in fuga è la
talpa.
Il vero punto della
vicenda è: dove sono gli animalisti quando servono per davvero?
Staranno manifestando in qualche piazza contro i maltrattamenti al
lombrico del Kansas City o alla farfalla alogena dell'Indonesia
meridionale.
Chi pagherà per i
maltrattamenti inferti a questi poveri quadrupedi? Non credo che le
bestiole si siano fatte fotografare di loro spontanea volontà. E
soprattutto, sapevano che stavano prestando i loro volti alla
politica? Magari gli hanno detto: “Dai, andiamo a fare una
pisciatina”, loro avranno scodinzolato per la gioia e poi si sono
ritrovati in mezzo ai flash della propaganda politica.
E se non funzionerà
neanche con i cani a cosa ricorreranno i nostri politici? Agli
animali infermi? Mi sembra già di vedere le fotografie della
prossima campagna elettorale. Berlusconi che accarezza la testolina
di un criceto stitico dal '99; Bersani che massaggia il pancino ad
una pecora con il Parkinson; le mani di Monti a fare da culla ad una
ranocchia in fase terminale e Grillo che stringe la mano ad un
cinghiale con un passato mai rinnegato nella Repubblica di Salò.
4 commenti:
Un post molto interessante che condivido ,ormai i politici non sanno cosa fare per vincere,venderebberò le su anime al diavolo,quello che mi auguro è che quello che vincerà,perche ci sarà un vincitore,non faccia più danno al paese.Ottimo post
Secondo una leggenda, Caligola nominò senatore il proprio cavallo (che si chiamava Incitatus), anche se è evidente che il suo decreto di nomina esprimeva il suo totale disprezzo per il Senato che avrebbe potuto benissimo essere arricchito dalla sua bestia.
silvio, dannato sexy silvio. (togli il controllo patcha sui commenti)!
prestito
grazie. pessimismo totale per il voto, invece. come al solito si va a votare il meno peggio...ma c'è, il meno peggio?
anonimo
non mi pare sia il caso di B. :)
SSR
tocca sorbirti il patcha o mi si riempie la mail di robottini che mandano link di siti russi.
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