27 febbraio 2012

Il Pronto Soccorso a Roma? Mica tanto pronto...

Dal mio blog sul sito de Il Fatto Quotidiano

Nei Pronto Soccorso romani è il caos: pazienti rianimati a terra, altri parcheggiati giorni e giorni nelle sale d'attesa prima del ricovero. E' uno scandalo! Romani, dovete vergognarvi!
La Polverini ha dato l'ok per i tagli alla sanità? E allora cosa diavolo continuate a farvi male, dico io! Tu, vecchia, lo sai benissimo che con la cera sul pavimento rischi di scivolare e di romperti un'anca. Ma no, devi per forza mettere la cera così quando la signora Cecconi viene a chiederti il Gerovital vede brillare tutto e si mangia il fegato dall'invidia. Va bene, padronissima di romperti l'anca! Ma poi aggiustatela da sola! Pinze, nastro adesivo, un po' di kuki alluminio e amen. Ore e ore a guardare Art Attack con i nipotini dovrà pur averti insegnato qualcosa!
E tu, automobilista dei miei stivali, lo sai benissimo che una volta in macchina puoi imbatterti in un pirata della strada che ti viene addosso ubriaco contro mano a 120 Km/h. Ma no, devi per forza prendere la macchina perché fuori piove e i bambini non può andarli a prendere la nonna a piedi. Certo che la nonna non può andare! Non può andare perché la stronza ha voluto passare la cera in salotto per far rosicare quella mummia della Cecconi e si è rotta l'anca! E ora siete tutti e due col culo a terra nella sala d'attesa del pronto soccorso ad aspettare che qualcuno vi aggiusti e vi infili in qualche corsia. Bastava pensarci prima!
Volete continuare a farvi male? É un vostro sacrosanto diritto che presto sarà anche sancito dalla Costituzione nel nuovo articolo 18 (al posto del vecchio art. 18, tanto ormai per il lavoro non serve più), ma fatelo dove non date fastidio. Che poi gli onorevoli fanno i blitz a sorpresa e sembra che il Lazio sia guidato da un'amministrazione che taglia e taglia senza mettere in conto le conseguenze.
Uscite dalla mentalità da Grande Raccordo Anulare e andate a farvi incerottare la bua in Toscana, o se volete fare le cose proprio per bene andate in Svizzera o a Cuba. E' ora di assumervi le vostre responsabilità, non infangate sempre il buon nome delle amministrazioni locali.
Aggiungiamo poi il danno morale inferto ad alcuni medici da alcuni pazienti che muoiono da soli, senza che i primi siano riusciti ad infliggere ai secondi il colpo letale perché distratti da altre emergenze. Anni e anni di esami comprati buttati al vento senza poter mandare al campo santo un paziente come meriterebbero.
Romano, pensaci bene la prossima volta che ti viene voglia di farti venire un infarto.
(Nella foto due pazienti ingannano il tempo in sala d'aspetto)

20 febbraio 2012

Neve sulla Mirafiori di Cheope

Secondo un'antica leggenda, la prima nevicata della storia si deve ad uno schiavo egizio che cercava sollievo nelle dure giornate di lavoro alla Mirafiori di Cheope. Lo schiavo era solito spruzzarsi sul viso le gocce d'acqua che usava nascondere sotto terra ogni volta che il Nilo straripava: in quelle occasioni, infatti, aveva possibilità di muoversi con più libertà perché i suoi aguzzini erano occupati a rincorrere con robuste mazze ferrate gli inviati di Studio Aperto accorsi sul posto a porre domande ridicole sull'esondazione. Nel tempo, per aumentare l'effetto refrigerante, lo schiavo iniziò a lanciare le gocce verso l'alto per illudersi che fosse pioggia. Il duro lavoro manuale ingrossava negli anni i muscoli delle sue braccia e quando raggiunse gli otto anni di età era ormai così forte da far arrivare le gocce fin sopra le nuvole. Persino più in alto degli studios degli spot della Lavazza. Un giorno di febbraio, invece delle solite gocce d'acqua, vide che dal cielo tornò indietro una palla soffice e fresca accompagnata da un biglietto: “Sono Dio, smettila di rompere il cazzo che mi stai bagnando la vetrinetta delle porcellane cinesi. Se hai caldo ti regalo la neve, ma non lanciare più le gocce in cielo o ti faccio morire e poi reincarnare in un chierichetto di una diocesi irlandese”. Non capendo la minaccia, ma terrorizzato dal fatto che Dio gli avesse risposto senza usare intermediari, il piccolo egizio rilanciò la palla in cielo con il seguente messaggio: “Ok, Budda: affare fatto!”
Dio fece finta di nulla e, raccolte le porcellane distrutte dalla palla che nel tragitto di ritorno si era ghiacciata, decise che avrebbe sì concesso agli uomini la neve, ma, per punirli di avergli fatto perdere la giornata a ramazzare i cocci, stabilì che avrebbe fatto nevicare solo durante l'inverno. E fu proprio dopo quel lancio che Dio decise che Suo Figlio si sarebbe fatto uomo e che sarebbe morto sulla croce. Così la prossima volta avrebbe riso di meno quando qualcuno avesse chiamato Suo Padre con un nome sbagliato tipo Budda. O Eric Clapton.
La prima neve della storia imbiancò così le Piramidi e gli operai furono costretti a ritirarsi nelle loro baracche mentre il capo cantiere già progettava di spostarsi nell'Europa dell'est, dove i lavoratori avrebbero fatto meno storie per un po' di colleghi morti congelati. Per aver rallentato i lavori, lo schiavo egizio fu tumulato vivo e messo sotto spirito in un barattolo di vetro per poi essere lanciato in aria da un suo collega che negli anni aveva maturato la stessa forza. Il barattolo superò le nuvole e si infranse proprio sulla testa di Dio che da quel momento iniziò a soffrire di pericolosi vuoti di memoria in cui dimentica di essere onnipotente e si ferma a guardare i guai della Terra come se spettasse a qualcun altro porvi rimedio.

2 febbraio 2012

Un terremoto amico del Governo

Dal mio blog sul sito de Il Fatto Quotidiano


I recenti terremoti nel nord Italia hanno riportato in prima pagina il progetto HAARP, un programma di ricerca di fisica della ionosfera utilizzato secondo alcuni anche per modificare il clima, causare terremoti e manipolare il pensiero delle persone non assuefatte al Tg1.

Secondo alcune teorie, sarebbero state proprio le onde HAARP a provocare i terremoti di questi giorni: sprigionate da antenne speciali sarebbero arrivate fino al soggiorno di Giuliano Ferrara spostandogli il tappeto da sotto i piedi: la caduta avrebbe provocato il sisma.

Niente di più falso. Per due motivi. Per prima cosa, il sisma di venerdi scorso è stato di magnitudo 5.4: il culo di Ferrara, impattando sulla crosta terrestre avrebbe provocato un sisma di magnitudo non inferiore a 8.2; e poi sappiamo tutti che non c'è forza al mondo capace di spostare qualcosa che si trovi sotto il peso di Giuliano Ferrara.

Ma a che scopo provocare i terremoti? Secondo i complottisti, per distogliere l'opinione pubblica da eventi imbarazzanti per il Governo come le dichiarazioni di Martone o il blocco dei tir. Il blocco dei mezzi pesanti, in particolare, ha creato disagi seri in tutta Italia: nei supermercati scarseggiavano i generi di prima necessità tanto che per qualche giorno i pensionati sono stati costretti a taccheggiare il cibo nei negozi online. Per non parlare del carburante. Ormai è diventato così prezioso che Scilipoti baratta i suoi voti in Parlamento contrattando al gallone.

Nonostante le manifestazioni ancora in corso, però, la circolazione autostradale è abbastanza scorrevole e le tratte vengono coperte dagli automobilisti nei tempi più o meno abituali: Firenze-Roma in meno di tre ore e Salerno-Reggio Calabria in meno di cinque giorni. Inutile precisare che i disagi maggiori hanno interessato il sud.

A causa della mancanza di carburante, persino una holding affermata come la mafia sta subendo perdite importanti: i dirigenti di Cosa Nostra sono costretti a recarsi ai summit con gli amministratori locali in skateboard, perdendo in prestigio e conseguentemente in potere contrattuale.

Un comunicato ufficiale di Cosa Nostra ha cercato di rassicurare i suoi azionisti: “Siamo convinti che il blocco si risolverà presto. Speriamo che in tempi brevi i nostri dirigenti possano mettere in garage i monopattini e riprendere di nuovo le loro consuete attività sui mezzi che hanno usato finora: le auto blu con il lampeggiante”.