28 dicembre 2018

Strunz

Strunz! Ecco il regalo natalizio (ma va bene tutto l'anno...) che stavate aspettando. Un agile tomo a cui ho avuto il piacere di collaborare e che potete ordinare ai link qui sotto:







2 dicembre 2018

Sbarco su Marte!

Dopo un viaggio di sei mesi la sonda Insight è atterrata sul suolo marziano. Sei mesi. Quasi il tempo che ci vuole per percorrere la Salerno-Reggio Calabria. Viaggiare nello spazio però ha meno incognite della Salerno-Reggio Calabria. E forse costa anche meno. Di certo è meno pericoloso.
Per un viaggio spaziale, sei mesi non sono nemmeno tanti; la Nasa è stata furba: ha programmato la partenza prima dell'estate per evitare il caos delle ferie estive altrimenti sarebbero rimasti imbottigliati nel traffico.
Il viaggio è durato 460 milioni di Km. Marte è così lontano dalla Terra che il padre di Di Maio non ci ha ancora costruito manufatti.
Tutto è andato liscio, senza intoppi. Durante la traversata non è stata incontrata nessuna forma di vita. Sembrava un congresso del Pd.
Anche nello spazio c'è crisi: subito dopo l'atterraggio c'era già un lavavetri a chiedere un euro.
No, in realtà non c'era traccia di marziani, ma forse si sono nascosti per la paura che Asia Argento volesse fidanzarsi pure con loro.
Al momento dell'atterraggio il team di scienziati che seguiva dalla Terra è esploso in grida di gioia, applausi e standing ovation. Come facciamo noi italiani quando l'aereo su cui viaggiamo arriva a destinazione. O come fa il Governo quando la Castelli è senza voce e non può rilasciare interviste.
Salvini ha espresso apprezzamento per il risultato. Sta seguendo gli aggiornamenti con molta attenzione: se Marte presentasse condizioni favorevoli alla vita potremmo colonizzarlo. Se invece non lo fosse potremmo mandarci subito gli immigrati.
Solo pochi giorni che siamo su Marte e Dolce & Gabbana stanno già preparando un video di scuse per aver mandato a fanculo i marziani.
Appena arrivata su Marte, la prima cosa che ha fatto la sonda è stata farsi un selfie, postandolo poi su Twitter. Quale sarà il prossimo passo? Una finta storia d'amore con Fabrizio Corona?
La sonda è entrata nell'atmosfera alla velocità di 19.800 km/h: andava così veloce che per pulire i moscerini dal parabrezza dovranno usare il tecnico che spiana le rughe alla D'Urso prima delle dirette.
La sonda misurerà la temperatura del sottosuolo scavando fino ad una profondità di cinque metri: in questo modo si potrà stabilire se all'interno del pianeta esista una forma di calore o se i 49 milioni della Lega sono nascosti lì.

Gli studi su Marte ci permetteranno di capire molto sull'evoluzione del cosmo, ma c'è chi già teme che possa diventare una sorta di pattumiera della Terra. Secondo me però è prematuro credere che Maria De Filippi voglia già ambientarvi il suo nuovo talent.

370°

Spesso non riusciamo a darci tutte le risposte che vorremmo, non sappiamo dove trovarle. Persino avere una mente aperta, disponibile, può non essere sufficiente per trovare le soluzioni ai nostri dilemmi. La visione a 360° a volte non basta, ecco perché abbiamo bisogno di una visione maggiore, più ampia, a 370°, come FORSE avrebbe detto la ministra Barbara Lezzi spiegando la volontà del Governo di promuovere un'informazione pluralistica sulla divulgazione scientifica. A 370°, non a 360° come la geometria ci ha imposto finora.

La ministra Lezzi limita per ora il cambiamento dei gradi alla sola divulgazione scientifica dove accanto alla realtà della Terra tonda potremmo ascoltare dalla voce di Piero Angela anche le teorie sulla Terra piatta e a forma di banana; i no vax finalmente avrebbero modo di provare a convincerci che se siamo stati bocciati in seconda liceo o se nostro figlio si scaccola come un minatore belga alcolizzato la colpa è dei vaccini; i complottisti potrebbero esporre le loro teorie secondo cui Elvis Presley è ancora vivo ed è stato lui ad aver fatto crollare le Torri Gemelle dopo aver perso la testa a causa dell'influenza delle scie chimiche.

Ma perché limitarci alla sola scienza? Portiamo la nuova visione a 370° nel quotidiano: con la visione a 370° saremo in grado di trovare soluzioni a quei problemi che finora ci sono sembrati senza risposta?

Perché quando facciamo colazione e ci scivola di mano la fetta biscottata con la marmellata di lamponi, ad atterrare sul pavimento è sempre il lato della marmellata?

Perché la nostra fila alla posta è sempre la più lenta, mentre quelli della fila accanto scorrono veloci come se scivolassero su olio d'oliva? E perché quando abbandoniamo la nostra fila, devastati dall'attesa, immettendoci speranzosi e audaci in quella dell'olio d'oliva le parti si invertono e l'olio d'oliva si trasforma in colla mentre le persone della nostra vecchia fila, quella lenta, quella immobile, improvvisamente si sfoltiscono e spariscono una dopo l'altra come se venissero eliminate da un cecchino?

Ma forse, e dico forse, riusciremo a risolvere il dilemma più incomprensibile di tutti, quello che non ci fa dormire la notte per la sua insensatezza: perché la lavatrice spaia i calzini? Dove finisce quel calzino che non si riesce mai più a trovare, che sembra essersi disintegrato durante il ciclo di lavaggio?

Non c'è studioso che lo abbia saputo darci delle risposte, forse perché limitato dalla visione a 360°. Finora sono stati dei misteri, ma, forse, con questi 10° in più riusciremo a capire.

E se 370° non dovessero bastare aggiungiamone pure qualcuno in più, in fondo questo governo è il governo del cambiamento, quindi cambiamo la matematica senza paura e proviamoci.





Tutto il resto è noia...

In provincia di Como, dei ragazzini tra i 15 e i 18 anni hanno danneggiato sessanta veicoli prendendoli a martellate, tagliando le gomme e tirando sassi. “Ci annoiavamo”, è stata la loro giustificazione ai carabinieri.

Le forze dell'ordine hanno individuato i vandali attraverso le tante telecamere pubbliche e private dislocate nelle zone interessate dall'azione dei piccoli barbari che, loro malgrado, sono diventati i protagonisti di un reality involontario, di un Grande Fratello della demolizione in cui il televoto da casa è stato sostituito dalla telefonata all'avvocato e il confessionale è quello davanti al giudice e non più davanti ad Ilary Blasi.

Sessanta i veicoli deturpati; c'era anche una vecchia Duna tra le auto coinvolte nel raid, ma il proprietario ha subito scagionato i ragazzini: “Lo so che fa schifo solo a guardarla, ma non l'hanno nemmeno toccata quella carrozzeria: il colpevole è chi l'ha progettata”.

I genitori dei ragazzini hanno collaborato fin da subito con le forze dell'ordine, non hanno cercato di proteggerli, hanno voluto metterli davanti alle loro responsabilità; non hanno preso le loro difese come accade invece nei fatti di violenza che avvengono a scuola quando gli alunni insultano o picchiano i docenti, colpevoli di aver osato interrogarli a sorpresa dandogli magari un brutto voto e i genitori, chiamati ingenuamente in causa dai poveri professori, spesso danno man forte ai figli. Man forte nel vero senso della parola. Spesso anche qualche gancio.

Ma a scuola è un altro discorso, c'è una motivazione oggettiva, tangibile: sono i professori che provocano e che se la cercano. Le auto no, loro non hanno provocato: è colpa della noia, e ai genitori non sta bene che sia un motivo così futile ad armare le mani dei figli: non possono essere così indulgenti, vogliono capire e far capire ai figli che hanno sbagliato.

Ma, noia o non noia, il punto è un altro. A 15 anni, giovane martellatore di automobili, dovresti non avere energie per andare di notte a distruggere macchine o autobus: dovresti essere a casa, stremato sul letto, moribondo per l'eccessiva masturbazione. È quello il tuo lavoro. Ora hai anche la tecnologia a facilitarti le cose, hai internet che ti fornisce davanti alla patta milioni di contenuti e te li indicizza a seconda delle categorie che preferisci. Invece no. Invece di prendere in mano il pistolino preferisci prendere in mano una lama e tagliare uno pneumatico, filmare tutto e poi riguardarlo insieme ai tuoi compagni di avventura. Altre braccia rubate all'onanismo. Se questa è la futura classe dirigente, che preferisce il suono e la visione di lamiere contorte ai suoni e alla visione di un'ammucchiata in piscina prepariamoci a un'Italia triste. Quasi come quella di adesso.


Nella foto, un numero dello Youporn degli anni '90