Pigiando questo link vi imbatterete nella versione inglese
Inauguriamo lo spazio di “Where Are
They Now?” intervistando un enfant prodige degli anni '80, un
ragazzino che all'epoca ha guadagnato più copertine delle tette di
Pamela Anderson e ucciso più animali dei produttori di Luck
Ciao Tom Tom, grazie di aver
accettato questo incontro.
Grazie a te, Silvio.
Ho giocato pomeriggi interi con le
tue avventure, è una grande emozione poterti parlare di persona.
Dimmi, com'è la vita di una star dei videogames?
E' tutto più grande di te. Sei
catapultato in un mondo pieno di colori, di luci...Ti senti come uno
dei Led Zeppelin dopo un acido. Hai tutti gli occhi puntati addosso,
lo stress è tanto, ma è il prezzo che si paga per la fama, no?
Hai esordito nel 1986 con Wonder Boy
in cui lavoravi con la tua amica Tanya.
Sì, avevamo 4 anni. Andavamo sul set
col pannolino...
Come hai iniziato?
Sai, da piccolo volevo fare il
politico. Poi crescendo ho cambiato idea e mi immaginavo a fare
qualcosa di più etico: il rapinatore di banche. Non mi passava per
la testa lavorare in questo business. Poi un giorno mia madre ha
visto questo annuncio in tv in cui si cercava un bambino biondo con
gli occhi azzurri per girare un videogame e mi ci ha portato. Sono
stato scelto e il resto è storia.
Hai guadagnato un mucchio di
soldi...
Silvio, questo è il primo mito da
sfatare...Ero minorenne, non potevo intascare i soldi del contratto:
erano amministrati dai miei genitori. Prima dei 21 anni dovevo
arrangiarmi con la paghetta settimanale e i regali di Michael
Jackson.
Com'era la tua giornata?
Senza orari. Dovevi sempre essere
pronto a darti una mossa ogni volta che un tizio infilava una
monetina...credimi, alla lunga è stressante. E quando eri finalmente
morto dovevi aspettare altri 10 secondi per dare al giocatore la
possibilità di mettere altri soldi. Snervante.
Non è stato tutto rose e fiori, mi
pare di capire.
Tutto andava bene, ma solo in
apparenza. I miei genitori hanno iniziato a litigare per la gestione
del mio patrimonio e io ne risentivo nel mio lavoro. Col tempo sono
diventato meno dinamico, più prevedibile. Gli sceneggiatori hanno
cercato di cambiarmi il look per darmi una rinfrescata ma non
funzionava. Poi nell'ultimo episodio della serie sono stato persino
sostituito da una ragazzina.
La serie Wonder Boy vanta 6 episodi,
se non sbaglio.
Sì, in tutto la serie ha registrato 6
episodi e con gli ultimi due si è cercato di raschiare il barile.
Nel quinto mi hanno affiancato dei compagni di viaggio, ma il
prodotto ormai era logoro. Poi nel sesto è arrivata quella tizia e
abbiamo chiuso baracca.
I produttori non hanno aiutato i
giocatori con la scelta dei titoli.
Molti giocatori si sono disaffezionati
per la confusione dei nomi: in Europa e in America ne aveva uno, in
Giappone un altro...errori di marketing grossolani, insomma.
Tocchiamo un tasto dolente, l'alcool.
Non me ne vergogno, adesso sono pulito.
Sono stato un alcolista per diversi anni. Tutto è iniziato con il
secondo episodio (Wonder Boy in Monster Land). Mentre nel primo gioco
la mia energia veniva ricaricata con frutta e verdura, nel secondo
gli sceneggiatori hanno pensato di rendere più vivace la cosa..
E hanno inserito i bar in cui potevi
comprare alcolici...
Già. Per ricaricarmi dovevo entrare
nei bar e ordinare vino, birra...un sorso oggi, uno domani e sono
entrato nel tunnel. Poi con tutto il peso di quelle armature addosso
e con lo stress dei mostri di fine livello ne avevo bisogno sempre di
più. Ho iniziato a bere anche fuori dal lavoro.
Quanti anni è durata la tua
dipendenza?
Sono 5 anni che non bevo un goccio.
Ricordo le serate assurde trascorse con Ozzy Osbourne...lasciamo
perdere! (ride)
Perché non sei più nel business?
Perché la mia faccia non funziona più.
Quando sei carino tutti ti vogliono, ma quando inizi a crescere e il
tuo bel musino perde l'innocenza sei solo da buttare via. O sei bravo
davvero o fai la fine di Macaulay Culkin.
Di cosa ti occupi, adesso?
Sono una guardia giurata. Il lavoro me
lo ha procurato Gary Coleman qualche anno fa. Lui è uno dei pochi
che mi ha capito, d'altronde c'era passato anche lui prima di me.
Sei ancora in contatto con altre
stelle dei videogames?
Sono spariti
tutti. Se non sei come loro non ti vogliono. L'unico che non mi ha
scaricato quando ho iniziato ad avere guai è stato Shinobi. Ci
vediamo spesso, usciamo a fare un po' di casino e ricordiamo i bei
vecchi andati. Lui ha cambiato sesso e si fa chiamare Sharon. Ma è
sempre forte!
Vuoi dare un consiglio ai giovani
che vogliono intraprendere la carriera dei videogames?
Certo.
Ragazzi, state in campana. Non fatevi ingannare dai guadagni
facili...pensate a studiare e a costruire un futuro solido se non
volete fare la fine di Jeb Bush. E
state lontani dall'alcol!
Buona fortuna, Tom Tom!
Grazie. Abbiamo
finito? Hai spento il registratore? Non avresti qualche monetina per
un bicchierino?
Non perdete la seconda puntata...;)
Non perdete la seconda puntata...;)
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