Salvate il soldato premier
Il bombardamento a tappeto delle truppe berlusconiane ormai è quotidiano, d’altronde perché aspettare? Dopo le intercettazioni, bloccate a favore esclusivo della collettività, ora tocca ai processi, sempre a favore esclusivo della collettività. A salvare il soldato premier sono stati inviati due anonimi senatori, scudieri fedeli del cavaliere con macchia e senza vergogna, i quali hanno proposto due emendamenti che, se approvati, farebbero di fatto slittare il processo Berlusconi-Mills. Il primo emendamento prevede la distinzione tra reati gravi e meno gravi stabilendo quali siano i procedimenti da istruire prima degli altri; il secondo prevede la sospensione degli altri processi penali relativi a fatti commessi fino al 30 giugno 2002 “che si trovino in uno stato compreso tra la fissazione dell’udienza preliminare e la chiusura del dibattimento di primo grado”. Tradotto dal legalese: blocchiamo subito questo cazzo di processo Mills! Berlusconi ha scritto a Schifani una commovente lettera, declamata in Senato dallo stesso Renato “non sapevo fossero mafiosi” Schifani, in cui l’unto del Signore spara a zero sulla magistratura milanese e in particolare sul presidente della decima sezione del tribunale di Milano, Nicoletta Gandus, ricusata ufficialmente nelle stesse ore. Le labbra della principessa Veltroni sono state sfiorate dalla bocca del principe azzurro: finalmente l’oppositore ombra sembra essersi svegliato quando ha annunciato che il dialogo con Berlusconi finisce con la presentazione di questi emendamenti. Buongiorno, principessa! Anche il lodo Schifani, giudicato anticostituzionale dalla Consulta di Stato nel 2004, e che prevede l’intoccabilità delle prime 5 cariche dello Stato presto sarà ripresentato. Sempre nell’interesse della collettività.
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