Ciarra Ciarra! Alalà!
Tra i candidati del PDL spicca il nome di Giuseppe Ciarrapico, plutocrate romano che si autodefinisce fascista in senso culturale e non politico, qualunque cosa significhi. Berlusconi inserisce nelle proprie liste un imprenditore che ha la casa, lo studio, il garage e le mutande piene dei busti del duce e che se ne vanta come se fose una cosa normale. Berlusconi, il “cavaliere con macchia e senza vergogna”, ha seraficamente ammesso che Ciarrapico è stato candidato esclusivamente in quanto proprietario di giornali e quindi capace di addomesticare una fetta dell’informazione che, a detta del fratello 1816, è totalmente in mano ai suoi avversari politici. Dopo questa sparata c’è qualcuno che ha ancora il coraggio di chiedersi se il conflitto d’interessi sia o meno una priorità da risolvere? Mister B ha poi urlato ai giornalisti di smetterla di parlare di fascismo perché altrimenti lui dovrebbe ricominciare a parlare di comunismo. Dovrebbe ricominciare? Perché, ha forse mai smesso? B continua sostenendo che Ciarrapico sprizza la simpatia di un Aldo Fabrizi; in questo ha quasi ragione: Ciarrapico è identico al personaggio interpretato da Aldo Fabrizi in “C’eravamo tanto amati”, personaggio, però, tutt’altro che simpatico. La Santanchè dice una cosa interessante, strano a dirsi, quando afferma che Ciarrapico sarà il mediatore tra Berlusconi e Veltroni dopo le elezioni e che è stato ingaggiato principalmente per questo motivo. Questa storia mi ha seccato: vado a bombardare la Cambogia.
Tra i candidati del PDL spicca il nome di Giuseppe Ciarrapico, plutocrate romano che si autodefinisce fascista in senso culturale e non politico, qualunque cosa significhi. Berlusconi inserisce nelle proprie liste un imprenditore che ha la casa, lo studio, il garage e le mutande piene dei busti del duce e che se ne vanta come se fose una cosa normale. Berlusconi, il “cavaliere con macchia e senza vergogna”, ha seraficamente ammesso che Ciarrapico è stato candidato esclusivamente in quanto proprietario di giornali e quindi capace di addomesticare una fetta dell’informazione che, a detta del fratello 1816, è totalmente in mano ai suoi avversari politici. Dopo questa sparata c’è qualcuno che ha ancora il coraggio di chiedersi se il conflitto d’interessi sia o meno una priorità da risolvere? Mister B ha poi urlato ai giornalisti di smetterla di parlare di fascismo perché altrimenti lui dovrebbe ricominciare a parlare di comunismo. Dovrebbe ricominciare? Perché, ha forse mai smesso? B continua sostenendo che Ciarrapico sprizza la simpatia di un Aldo Fabrizi; in questo ha quasi ragione: Ciarrapico è identico al personaggio interpretato da Aldo Fabrizi in “C’eravamo tanto amati”, personaggio, però, tutt’altro che simpatico. La Santanchè dice una cosa interessante, strano a dirsi, quando afferma che Ciarrapico sarà il mediatore tra Berlusconi e Veltroni dopo le elezioni e che è stato ingaggiato principalmente per questo motivo. Questa storia mi ha seccato: vado a bombardare la Cambogia.
2 commenti:
La banda bassotti B & brother.
Oggi avere un giornale è comodo!
Puoi fare i cazzi che vuoi e poi ti fai un quadrato di giornali per proteggersi. CiarraPico De Paperis oltretutto è avvantaggiato perchè ne possiede 2 di giornali e il quadrato lo chiude perfettamente. Così tanto che nessuno o quasi (leggete sul blog voglio scendere) come CiarraPico De Paperis sia stato condannato perche percepiva doppi finanziamenti.
E oggi spunterà il nuovo punto del PDL:" Mantenere viva l'informazione" quella privata. Mantenere rete4 dov'è, lasciare i due giornali a ciarrapico, permettere a Tremontieduecolline di sproloquiare sulla cattiva globalizzazione. Senza dare alternative secondo lui l'Italia doveva mettersi come uno studente cinese davanti ad un carrarmato per fermarlo. Magari reintegrare l'Austerity. Viva il partito liberale. Viva Nonno B.assotto. Viva le cazzate che ti(un te metaforico naturalmente) mettono di buon umore, almeno hai qualcosa su cui sorridere mentre abusano della tua inviolabilità anale.
Matteo
Come ha detto Crozza, a Ballarò di martedì scorso: "Tra un po' sarà Fini a sdoganare Berlusconi"
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