L’uomo qualunque
L’armata rossa della magistratura comunista ha nuovamente attentato alla vita democratica del nostro paese con un indagine ad orologeria nei confronti di un anonimo privato cittadino,di uno qualunque: Silvio Berlusconi, l’uomo della strada per antonomasia. Ad orologeria perché proprio in questi giorni il Cavaliere sta vivendo giornate delicate:non perché, come dice lui, c’è aria di elezioni (se ci fosse aria di elezioni ogni volta che Berlusconi è indagato non ci sarebbero episodi di vandalismo alle strutture scolastiche per ritardare le lezioni) ma perchè il Milan è impegnato a Tokyo per la finale della coppa intercontinentale. Non è la prima volta che i comunisti usano la magistratura per mettere i bastoni tra le ruote della Rolls Royce del Cavaliere:a suo tempo,sempre per un indagine campata in aria, per poco non saltò il passaggio di Nesta dalla Lazio al Milan. Stavolta Berlusconi sarebbe indagato per aver cercato di comprare,tra gli altri, il senatore Nino Randazzo, eletto dagli italiani di Australia, e di portarlo nel suo harem a qualunque costo promettendogli mari, monti e una cena a casa di Raimondo Vianello. Caso più unico che raro il senatore Randazzo ha rifiutato forse perché, avendo vissuto per molto tempo in Australia, ha poca dimestichezza con le regole non scritte della politica italiana. Randazzo ha rifiutato sdegnato. Sergio De Gregorio è rimasto allibito:appena saputa la notizia gli si è chiusa la bocca dello stomaco e non è riuscito a finire il settimo piatto di bucatini. Berlusconi inoltre telefona all’integerrimo Agostino Saccà, satrapo di Raifiction nonché giustiziere del trio Biagi-Luttazzi-Santoro ai tempi dell’ukase bulgaro, per consigliargli quattro preparatissime attrici, preparatissime ma ingiustamente emarginate dal mondo dello spettacolo per le loro coraggiose prese di posizione politiche tanto che probabilmente verranno candidate al premio Nobel o per una particina nel prossimo film di Christian De Sica; una delle quattro pare fosse raccomandata da un senatore dell’Unione che per riconoscenza magari avrebbe aiutato Berlusconi a dare un colpetto al carrozzone Prodi. Ma per ora queste sono solo insinuazioni, come quelle farneticazioni pagane sull’eliocentrismo. Bertinotti si indigna e chiede spiegazioni ma non sulla compravendita dei parlamentari bensì sulla fuga di notizie dalla procura di Napoli e se vi siano in atto intercettazioni non autorizzate noi confronti di onorevoli e senatori. Mastella ha avuto un’erezione, Veltroni non riesce a scegliere i regali di Natale e Sergio De Gregorio ha iniziato l’ottavo piatto di bucatini.
L’armata rossa della magistratura comunista ha nuovamente attentato alla vita democratica del nostro paese con un indagine ad orologeria nei confronti di un anonimo privato cittadino,di uno qualunque: Silvio Berlusconi, l’uomo della strada per antonomasia. Ad orologeria perché proprio in questi giorni il Cavaliere sta vivendo giornate delicate:non perché, come dice lui, c’è aria di elezioni (se ci fosse aria di elezioni ogni volta che Berlusconi è indagato non ci sarebbero episodi di vandalismo alle strutture scolastiche per ritardare le lezioni) ma perchè il Milan è impegnato a Tokyo per la finale della coppa intercontinentale. Non è la prima volta che i comunisti usano la magistratura per mettere i bastoni tra le ruote della Rolls Royce del Cavaliere:a suo tempo,sempre per un indagine campata in aria, per poco non saltò il passaggio di Nesta dalla Lazio al Milan. Stavolta Berlusconi sarebbe indagato per aver cercato di comprare,tra gli altri, il senatore Nino Randazzo, eletto dagli italiani di Australia, e di portarlo nel suo harem a qualunque costo promettendogli mari, monti e una cena a casa di Raimondo Vianello. Caso più unico che raro il senatore Randazzo ha rifiutato forse perché, avendo vissuto per molto tempo in Australia, ha poca dimestichezza con le regole non scritte della politica italiana. Randazzo ha rifiutato sdegnato. Sergio De Gregorio è rimasto allibito:appena saputa la notizia gli si è chiusa la bocca dello stomaco e non è riuscito a finire il settimo piatto di bucatini. Berlusconi inoltre telefona all’integerrimo Agostino Saccà, satrapo di Raifiction nonché giustiziere del trio Biagi-Luttazzi-Santoro ai tempi dell’ukase bulgaro, per consigliargli quattro preparatissime attrici, preparatissime ma ingiustamente emarginate dal mondo dello spettacolo per le loro coraggiose prese di posizione politiche tanto che probabilmente verranno candidate al premio Nobel o per una particina nel prossimo film di Christian De Sica; una delle quattro pare fosse raccomandata da un senatore dell’Unione che per riconoscenza magari avrebbe aiutato Berlusconi a dare un colpetto al carrozzone Prodi. Ma per ora queste sono solo insinuazioni, come quelle farneticazioni pagane sull’eliocentrismo. Bertinotti si indigna e chiede spiegazioni ma non sulla compravendita dei parlamentari bensì sulla fuga di notizie dalla procura di Napoli e se vi siano in atto intercettazioni non autorizzate noi confronti di onorevoli e senatori. Mastella ha avuto un’erezione, Veltroni non riesce a scegliere i regali di Natale e Sergio De Gregorio ha iniziato l’ottavo piatto di bucatini.
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