Che tempo che fa II
Se qualcuno mettesse in giro voci infamanti su di me e queste chiacchiere fossero pubblicate in 2 libri, perché dovrei aspettare mesi prima di adire le vie legali per tutelare il mio buon nome? Ammesso che ne abbia uno. Non ha senso. Invece è così, senza un apparente senso, che si è comportato Schifani nei confronti di Travaglio. La querela è scattata solo quando Travaglio è andato in tv, ma i fatti riguardanti le amicizie pericolose del neo Presidente del Senato erano noti da mesi ormai. La logica non sembra essere di casa nel comportamento di Schifani che in queste ore ha dato mandato ai suoi legali per querelare i “colpevoli”. Travaglio predice il suo futuro: «L'Authority sanzionerà Che tempo che fa di Fazio con un provvedimento diretto alla Rai che mi ha consentito di dire cose vere. Poi - ha detto Travaglio - la Rai mi denuncerà e così io non potrò più partecipare a Annozero. E così si saranno tolti il problema». Intanto si parla di tutto tranne che di una sola cosa, dell’unico nodo rilevante: ma i fatti su Schifani, sono veri? C’è qualche pennivendolo o teleimbonitore che abbia sollevato la questione invece di dissertare sul ruolo dello zerbino Fazio, della Rai e di altri inutili orpelli che servono solo a distrarre dalla vera questione: perché è stato crocifisso Travaglio e non Gomez e Abbate che, molti mesi fa, pubblicarono le stesse notizie su Schifani? Il Presidente del Senato ostenta superiorità e distacco; la Rai lo intervista sulla vicenda e lui svicola come un’anguilla sfociando in un incomprensibile politichese da cui solo una frase sembra avere senso: “Chi deve pagare, pagherà”. (nella foto, Marco Travaglio al suo nuovo posto di lavoro)
Se qualcuno mettesse in giro voci infamanti su di me e queste chiacchiere fossero pubblicate in 2 libri, perché dovrei aspettare mesi prima di adire le vie legali per tutelare il mio buon nome? Ammesso che ne abbia uno. Non ha senso. Invece è così, senza un apparente senso, che si è comportato Schifani nei confronti di Travaglio. La querela è scattata solo quando Travaglio è andato in tv, ma i fatti riguardanti le amicizie pericolose del neo Presidente del Senato erano noti da mesi ormai. La logica non sembra essere di casa nel comportamento di Schifani che in queste ore ha dato mandato ai suoi legali per querelare i “colpevoli”. Travaglio predice il suo futuro: «L'Authority sanzionerà Che tempo che fa di Fazio con un provvedimento diretto alla Rai che mi ha consentito di dire cose vere. Poi - ha detto Travaglio - la Rai mi denuncerà e così io non potrò più partecipare a Annozero. E così si saranno tolti il problema». Intanto si parla di tutto tranne che di una sola cosa, dell’unico nodo rilevante: ma i fatti su Schifani, sono veri? C’è qualche pennivendolo o teleimbonitore che abbia sollevato la questione invece di dissertare sul ruolo dello zerbino Fazio, della Rai e di altri inutili orpelli che servono solo a distrarre dalla vera questione: perché è stato crocifisso Travaglio e non Gomez e Abbate che, molti mesi fa, pubblicarono le stesse notizie su Schifani? Il Presidente del Senato ostenta superiorità e distacco; la Rai lo intervista sulla vicenda e lui svicola come un’anguilla sfociando in un incomprensibile politichese da cui solo una frase sembra avere senso: “Chi deve pagare, pagherà”. (nella foto, Marco Travaglio al suo nuovo posto di lavoro)
2 commenti:
semplicemente perchè nei libri le cose erano riportate in maniera corretta, specificando che si riferivano ad un tempo molto pregresso ed erano rapporti societari con persone per le quali, al tempo, non c'erano nè fatti nè sospetti di mafia.
Da allora, anche scavando in tutti gli angoli, non c'è nulla che possa far avvicinare Schifani a qualcuno che è noto come mafioso.
L'utilizzo che ne ha fatto Travaglio è stato subdolo, tendenzioso, diffamatorio nei modi.
Sarebbe come dire che io sono complice di omicidio perchè qualcuno di cui ero stato socio 18 anni prima ha ammazzato qualcuno.
Schifani fa bene a querelare!!
Io, però, sto ancora aspettando che Schifani dimostri che sono tutte balle, invece di limitarsi a dire "è gente che vuole minare il dialogo"... mah...
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