19 novembre 2010

La pagella della Santanché

Dal Misfatto, inserto satirico de Il Fatto Quotidiano del 14 novembre

Italiano: Confusa. Nel tema “Cosa farò da grande”, afferma di “voler entrare in politica per poter urlare in tv che il voto delle donne per un soggetto che non mostra loro rispetto è un voto sprecato”. Poche righe dopo scrive “io non lo voterei mai, ma al massimo gli farei da ministro. Se non fosse possibile ministro da sottosegretario. Più in basso no perché ho uno stile di vita esaltante e mi servono soldi per il carburante del 40 metri”. Urge convocarne i genitori finché siamo in tempo.

Matematica: Interrogata alla lavagna l'alunna Letizia Moratti, goffa nei suoi tentativi di risolvere il compito assegnatole e per questo derisa dagli studenti, Daniela difende l'amica mostrando il dito medio alla classe. Convocata dal preside, nega con forza chiedendo che le venga fornita la foto del dito. Quando il preside le mostra l'immagine, Daniela si informa di quanti posti omaggi deve riservagli al Billionaire.

Storia: Interrogata su Napoleone ne contesta l'arresto ad opera degli inglesi dopo la sconfitta di Waterloo perché avvenuto grazie ad intercettazioni telefoniche. Secondo la Santanché, Napoleone si è visto ledere il suo diritto alla privacy in nome del giustizialismo sfrenato perché durante le conversazioni telefoniche con la mamma, oltre a descriverle diversi crimini contro l'umanità da lui compiuti e i piani per l'imminente battaglia, le aveva anche chiesto notizie della recente mammografia.

Ed civica: Per svecchiare il reclutamento delle onorevoli e fare posto alle dirigenti di nuova generazione, propone l'istituzione di appositi “escort bar a luci rosse” in cui scegliere le nuove deputate attraverso una serratissima selezione: lap dance, miss maglietta bagnata, resistenza delle articolazioni inferiori in situazioni di stress prolungato.

Religione: Nutre un odio naturale verso l'Islam nonostante il docente lo avesse inserito nel programma del secondo quadrimestre. Ha definito Maometto un pedofilo perché ebbe una moglie minorenne, Aisha, che conobbe tramite un suo servo e che tirò fuori dalla questura di Medina spacciandola per la nipote di un certo Mubarak.

Giudizio finale: E' stata la prima ragazza a candidarsi come rappresentante di istituto, ma il suo sogno si è infranto non appena ha dato lettura del primo punto del suo programma: per rimpinguare le tasche della scuola, ha infatti proposto la porno tax, una tassa con cui tassare il materiale pornografico. Tutto il corpo insegnanti, primo tra tutti il docente di religione, è insorto mettendo di fatto fine ai suoi sogni di gloria. Promossa a pieni voti: dopo la visita al Billionaire il preside ha ancora il sorriso stampato in faccia.



5 commenti:

Carmine Tomeo ha detto...

Ora è insegnante di Renzo Bossi...

Eowyn ha detto...

quando penso che questa pro...sperosa (prosperosa, che cosa pensavi?) è una delle donne al governo, mi vergogno di appartenere allo stesso genere... e le altre cmq non è che siano molto meglio!

silvio di giorgio ha detto...

spero che entrambi non stiate facendo dell'ironia sulla Santanché: non potrei mai permetterlo su questo blog

Roccia ha detto...

"spero che entrambi non stiate facendo dell'ironia sulla Santanché: non potrei mai permetterlo su questo blog"

ahahahh mitico anche nei commenti, Silvio!

Ma la foto della santanché le batte tutte!

silvio di giorgio ha detto...

roccia, è evidente anche la tua ironia sulla santanché: credo che sarò costretto a prendere provvedimenti drastici