27 febbraio 2008


Amore a prima VISA
Sergio De Gregorio, il giunonico senatore ideatore del fondamentale movimento “Italiani nel Mondo”, è indagato per corruzione in merito ad un presunto accordo con Silvio Berlusconi. De Gregorio, infatti, fu eletto nelle fila dell’“Italia dei Valori, ma cambiò casacca a tempo di record fondando il nuovo indispensabile movimento politico e passando, di fatto, alle dipendenze del “Cavaliere Pavido” che, giusto per inciso, è già indagato per presunta corruzione nei confronti di due senatori del centrosinistra per far cadere il governo Prodi. In pratica, secondo l’accusa, tra De Gregorio e Berlusconi non scoppiò l’amore, ma fu sesso a pagamento. Oltre alla questione squisitamente giuridica, che probabilmente si risolverà in un nulla di fatto e che De Gregorio bolla come un “veleno” montato ad arte, va sottolineata quella etica. De Gregorio è eletto grazie a Di Pietro, ma confluisce immediatamente nel centro-destra grazie al cui aiuto ottiene la presidenza della commissione difesa del Senato e che gli elargisce un sostanzioso aiuto economico per il suo movimento. E’ morale farsi eleggere in uno schieramento e poi sgattaiolare dal nemico? Perché allora non si era candidato con la CDL? Possibile che sia entrato in contrasto con Prodi solo ad elezione avvenuta? E dove trova le camicie della sua taglia? Ognuno tragga le proprie conclusioni. Sulla caratura morale di Mister B c’è poco da dire ormai, anche se l’ultimo (solo cronologicamente visto che ce ne saranno altri ) episodio va segnalato. Nei giorni scorsi il “Cavaliere con macchia e senza vergogna” si è fatto sbottonare la patta dei pantaloni da Bondi e, durante l’intervista di un Gianni Riotta spumeggiante, ha imbrattato la tomba di Enzo Biagi affermando che da parte sua non ci fu alcun ukase bulgaro nei confronti di Biagi e Santoro (Luttazzi nemmeno lo nomina più: oltre che dalla RAI lo ha rimosso anche dalla sua testa) e che lo stesso Biagi lasciò la RAI in modo da percepire una liquidazione sostanziosa. Perché il Cavaliere Errante avrebbe rivelato questo importantissimo retroscena solo dopo la morte di Biagi? Forse perché i morti non possono replicare alle calunnie? Riotta però è stato impeccabile: le scarpe di Berlusconi erano come nuove.

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