8 gennaio 2008


Clemente Mastella


Il 5 febbraio 1947 S.Giovanni di Ceppaloni, in provincia di Benevento, regala alla politica italiana Mario Clemente Mastella. Il parto si presenta da subito difficoltoso,in Australia un canguro morirà durante il travaglio, ma il bimbo nasce sano,forte e con una voglia a forma di raffreddore sul polso. Fin dai primi giorni di vita il piccolo e vivace Clemente mette a soqquadro il reparto maternità gironzolando per tutti i lettini,riposando un po’ in questo e un po’ in quello, ostentando da subito la tranquillità di chi si trova bene in qualunque culla, a patto che sia bella calda. A tre anni si iscrive alla Democrazia Cristiana e diventa dirigente nazionale dell’Azione Cattolica avanzando alcune proposte innovative come l’abolizione delle pacche sulle spalle e l’introduzione di un sistema metrico decimale basato sui nomi dei sette nani. Partecipa speranzoso ai provini di Happy Days, avrebbe voluto interpretare Potsie, ma la raccomandazione del parroco di Ceppaloni gli procura solo una piccola parte nella puntata “Fonzie torna a scuola” in cui Mastella interpreta un carburatore ingolfato. Un’infanzia tutto sommato serena la sua, spesa tra riunioni parrocchiali e gare di sputi in cui Clemente è maestro:solo la perpetua della sua parrocchia riusciva a tenergli testa nelle sfide del sabato sera. Gli studi intanto procedono senza intoppi e il probo Clemente consegue la laurea in lettere e filosofia presentando la tesi”Talleyrand e Nino D’angelo:epistemologia della cucina partenopea ”;diventato giornalista professionista inizia la professione nella sede RAI di Napoli in qualità di macchinetta distributrice di sigarette. Sposa la bellissima Sandra Lonardo dichiarando di essere arrivato vergine al matrimonio. A quello di un amico. Il 20 giugno 1976 viene eletto alla Camera per poi essere riconfermato deputato alle politiche del 1979;nel 1980 l’Irpinia sarebbe stata colpita da un tremendo terremoto. La seconda calamità naturale in pochi mesi. Ceppaloni ormai non è più una cittadina sconosciuta,non sarà più un nome tra i tanti della cartina geografica: anche nella Svizzera tedesca sanno che tra le stradine anonime di quel paese del beneventano si aggirava un giovane di belle speranze che avrebbe dato lustro e onore a quello sconosciuto borgo del sud: Tommaso De Buonfratoli, campione mondiale di respirazione acrobatica. Mastella inizia a farsi strada nella Dc e non tardano ad arrivare incarichi di rilievo,diviene infatti Responsabile del Dipartimento Informazione ed Editoria del partito. Memorabili le sue battaglie in Parlamento come relatore della legge per la riforma dell’editoria,legge che tra l’altro prevedeva lo ius primae noctis con tutte le autrici di età inferiore ai 92 anni ad ogni nuovo lavoro pubblicato. Dal 1982 la politica si impossessa definitivamente di lui:diviene capo ufficio stampa del partito creando però qualche piccolo problema quando, dopo una gara di vodka con Nilde Iotti, dichiarò guerra alla Romania. La carriera politica di Mastella è ormai inarrestabile: Sottosegretario alla Difesa, membro della Commissione Affari Costituzionali,della Presidenza del Consiglio e degli Interni,della Commissione Cultura ed Istruzione,della Commissione Difesa:e questi sono solo gli incarichi del martedì. Nel 1994,in seguito alla ormai imminente decomposizione della Dc fonda il CCD,che lascia nel ’98 per fondare il CDR ma nel novembre dello stesso anno diviene segretario nazionale prima dell’UDR e poi dell’UDEUR … Uff...un bicchiere d’acqua per favore…Si propone come candidato leader alle primarie dell’Unione del 2005 ma arriva terzo alle spalle di Prodi e Bertinotti precedendo di un soffio un pupazzo di marzapane. La polemica monta rapidamente:a Ceppaloni le schede erano già finite a metà mattinata e molti non hanno potuto votare. Secondo un sondaggio non ufficiale,Mastella a Ceppaloni avrebbe potuto ottenere più voti di Saddam Hussein prima dell’invasione americana in Iraq. Nel 2006 diviene Ministro della Giustizia battendo in volata i Jalisse. Durante il suo ministero viene approvato l’indulto,aspramente criticato da Antonio Di Pietro e da un “Roby Facchinetti Fan Club di Cerignola”. Con l’indulto circa 12000 carcerati lasciano la prigione:erano tutti nella stessa cella.

1 commento:

Anonimo ha detto...

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