Rientro a casa dopo una dura giornata di lavoro e dopo aver nascosto le armi e diviso il bottino con i ragazzi del mio team da buon italiano medio mi siedo a tavola in mutande e canottiera, accendo la tv e davanti ai maccheroni fumanti assisto all’inverosimile: Mastella che annuncia le sue dimissioni. Nel suo discorso Mastella annuncia di voler abbandonare la carica di ministro preferendo l’amore:sono confuso… Credevo che l’amore in questione fosse Casini, cui Clemente stava dimostrando tutto il suo sentimento rinunciando al suo bene più sacro e prezioso:la poltrona ministeriale. Dopo pochi minuti vengo schiaffeggiato dalla cruda realtà. Mastella si dimette perché la sua signora è agli arresti domiciliari per concussione, grazie ad un’inchiesta della procura di S.Maria Capua Vetere che sta demolendo l’UDEUR campana coinvolgendo sindaci, prefetti, amministratori e anche il suocero di Mastella junior,giusto per tenere tutto in famiglia. Tutto il mondo politico accorre solidale al capezzale del collega Clemente inveendo contro i giudici e le intercettazioni, con Berlusconi e la sua schiera di Gollum ammaestrati che paventano una crisi democratica e ripropongono ancora una volta la barzelletta della “giustizia ad orologeria”. Intanto Mastella rientra a Ceppaloni per consolare Sandra Lonardo e trova un avviso di garanzia anche per lui,d’altronde sono in comunione di beni.
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