22 gennaio 2008


Operazione simpatia
L’operazione simpatia procede speditamente come da programma. Da quando sua eccellenza Bagnasco è alla presidenza della CEI e il buon pastore tedesco Ratzinger ha occupato il soglio pontificio la Chiesa ha vanificato in pochi mesi tutti gli sforzi di Giovanni Paolo II per avvicinare le masse a Dio. Può darsi che Giovanni Paolo II abbia attirato un po’ troppa gente,era il caso di sfoltire un po’ il numero dei fedeli. Le ostie sono costose. Il successore dell’ingenuo e sprovveduto curato di campagna Ruini non poteva che essere altrettanto scaltro e privo di aperture mentali. L’ultima chicca è fresca di giornata. Il cardinale Tettamanzi scrive una lettera ai divorziati invitandoli a non sentirsi esclusi dalla Chiesa. Un passaggio chiave del suo scritto:
“Anche la Chiesa sa che in certi casi non solo è lecito ma può essere addirittura inevitabile prendere la decisione di una separazione: per difendere la dignità delle persone, per evitare traumi più profondi, per custodire la grandezza del matrimonio, che non può trasformarsi in un'insostenibile trafila di reciproche asprezze».
Un’apertura coraggiosa, sensata e moderna di un cardinale che pur con tute le cautele del caso cerca di avvicinarsi al suo gregge e di ritrovare i fedeli smarriti. Apriti cielo. Bagnasco sbatte sul tavolo i suoi stivaloni borchiati in pelle di peccatore e in serata ribadisce che il matrimonio è una scelta indissolubile e definitiva. Nessuna eccezione è ammessa. Nessun commento.
Altra chicca. L’episodio del Papa alla Sapienza era ormai chiuso, ma l’amabile Bagnasco ha riacceso la brace della polemica affermando che Ratzinger ha rinunciato alla visita perché le autorità italiane glielo avevano sconsigliato per motivi di ordine pubblico. Palazzo Chigi ha smentito stizzito. Quale sarà la prossima mossa di Bagnasco? L’annessione dell’Austria?

1 commento:

Anonimo ha detto...

O candidarsi premier!