11 marzo 2008


Canizares olè!
Dopo la schiacciante vittoria di Zapatero il primate di Spagna e arcivescovo di Toledo Canizares rilascia un’illuminata intervista al Corriere della Sera. Ne ha dette talmente tante che invece di un’intervista sembra un greatest hits di Lino Toffolo; ecco un piccolo florilegio:

1) Oggi la Chiesa non è il potere, anche se può subirne la tentazione; ma in fondo anche Cristo fu tentato. E noi non cesseremo di reclamare contro alcune cose che il governo ha fatto o potrà fare».

(La Chiesa non è il potere? Se cerchi un posto di lavoro e non riesci ad agganciare alcun politico dove vai? Se vuoi farti ricoverare di corsa e saltare la burocrazia dove vai? Da un prete o da una monaca. Spesso li trovi insieme che imbottigliano whisky clandestino in canonica. Anche Cristo fu tentato, ma lui non ha mai calzato babbucce di Prada)

2) Sì, è in corso una rivoluzione culturale. Non solo in Spagna; in tutto l’Occidente. La denuncia Benedetto XVI, quando paventa la dittatura del relativismo.

(La dittatura del relativismo? Tradotto vuol dire che loro sono gli unici detentori della Verità e guai a chi se ne allontana. Dittatura e relativismo non possono stare insieme, è un controsenso: come fa il relativismo ad essere una dittatura? Cosa è più “dittatoriale” tra un unico pastello nero e una scatola di 56 matite colorate?)

3) La sinistra parla di allargare i diritti. Ma i diritti non si creano in Parlamento. La Chiesa vuole collaborare a costruire una società di convivenza e di pace. Ma quale convivenza può esserci al di fuori del matrimonio tra un uomo e una donna? Quale convivenza può esserci se si intende eliminare Dio dalla vita sociale?

(I diritti non si creano in Parlamento? E dove allora? Ad un droga party della CEI e nella pausa di una gangbang di Comunione e Liberazione? Non è forse in Parlamento che si promulgano le leggi? Non è grazie alle leggi che i diritti possono essere rispettati e tutelati? Il passaggio sulla convivenza sembra scritto da Ned Flanders)

4) Conosco la battaglia di Giuliano Ferrara per la moratoria, e vi aderisco. Per il futuro, mi batterò per l’abolizione dell’aborto. Che è il peggior degrado della storia dell’umanità.

(Giuliano Ferrara è come la Carrà: in Spagna ha più successo che in Italia. L’aborto è il peggior degrado della storia dell’umanità? E le migliaia di nuovi casi di AIDS che ogni anno scoppiano, soprattutto nei paesi poveri, perché la Chiesa proibisce l’uso del profilattico? E la guerra? E la pedofilia? E l’ultimo album dei Pooh?)

5) In questi anni la Chiesa spagnola non ha compiuto un solo atto di ingerenza. Il cristianesimo è l’unica religione che separa fede e politica: a Dio quel che è di Dio, a Cesare quel che è di Cesare. Di Dio sono la vita, la verità, l’uomo

( Non uno, ma centomila atti di ingerenza. L’ultimo caso risale solo a qualche giorno prima delle elezioni quando i vescovi hanno attaccato Zapatero invitando tranquillamente gli spagnoli a non votarlo. Di Dio sono la vita, la verità e l’uomo? Bè, almeno a noi restano le foto di Lola Ponce in bikini)

6)Non mi permetto di dare indicazioni a un partito. Dico che il futuro della nostra società si gioca in una grande battaglia culturale, e che nessun cattolico, in qualunque partito militi, può disertare. Al contrario: il parlamentare, il medico, il docente universitario, ognuno deve fare la sua parte. E la Chiesa deve evangelizzare la Spagna. Noi non vogliamo essere fattore di divisione, ma del progresso autentico; non del progresso che rinchiude la ragione nel recinto della scienza.

(Quest’ultimo passaggio è un capolavoro. In questo modo non dà indicazioni ad un solo partito, ma a tutti i partiti perché in tutti i partiti, anche in quello del mangiapreti Zapatero, ci sono molti cattolici. Il progresso che rinchiude la ragione nel recinto della scienza? La scienza non è mai stato un recinto: il recinto chiude, delimita, blocca. Come può essere considerata la scienza un recinto dopo che ti ha permesso di scaricare da internet i file porno a quella velocità? Canizares ha ragione: il progresso autentico è garantito da chi crede al sangue di San Gennaro e a Lorenza Bianchetti.

10 marzo 2008


Ecce homo
Silvio Berlusconi dice di non essere più in grado di fare miracoli, ma durante un incontro con il suo popolo eletto viene smentito dai fatti. Egli straccia platealmente il programma del PD davanti ai suoi discepoli che, estasiati dalla prova di forza del “Cavaliere con macchia e senza vergogna”, iniziano improvvisamente a parlare lingue antichissime e dimenticate; Elio Vito perde i sensi e rivive in trance i momenti di quando, nella vita precedente, era uno yak tibetano e pascolava serenamente sulle pendici innevate dei monti; la Carlucci riceve il dono del congiuntivo e De Gregorio promette di smetterla con l’autoerotismo, o quantomeno di astenersene durante i pasti. Schifani guarisce i lebbrosi e Mara Carfagna asciuga con i suoi capelli il viso di Silvio, madido di sudore condonato, mentre la Gardini firma autografi spacciandosi per Shakira. Alcuni dicono di aver visto sul vetro di una finestra la sagoma del volto di Mastella in lacrime, ma potrebbe essere stata una semplice illusione ottica. Berlusconi però pochi secondi dopo è sbiancato: aveva nascosto tra i fogli del programma l’assegno della pensione di reversibilità di mamma Rosa. Ma non si è perso d’animo! Da buon illusionista ha raccolto i pezzettini, li ha avvolti in un fazzoletto di raso, che ha poi innaffiato con mezzo litro di latte, e ha scandito ritmicamente le parole magiche: “incriminazione non vuol dire condanna”. Dopo aver srotolato il fazzoletto i fogli erano ancora in mille pezzi ma Bondi si è improvvisamente ritrovato due orecchie da coniglio. Veltroni c’è rimasto malissimo quando ha visto Berlusconi strappare il suo programma: glielo aveva mandato per farselo correggere e non lo aveva nemmeno fotocopiato.

7 marzo 2008

Moses in the sky with diamonds

Lo psicologo israeliano Benny Shannon, professore di psicologia cognitiva all’università di Gerusalemme ed esperto di orgasmi precolombiani, ha pubblicato sulla rivista filosofica “Time and Mind” un articolo in cui spiega che, quando salì sul Monte Sinai per ricevere il Decalogo, Mosè era sotto l’effetto di sostanze allucinogene. Anche Keith Richards saliva spesso sul Sinai: è lì che ha scritto i suoi riff migliori. Le pasticche forse gliele ha passate lui: gli Stones all’epoca erano in tour da quelle parti. A questo punto mi sorge un dubbio: gli ebrei erano inseguiti dagli egiziani o dalla narcotici? Shannon, comunque, intervistato mentre pettinava il suo pettine, non dice che l’episodio biblico sia stato inventato, ma semplicemente afferma che l’uso di droghe dagli effetti psicoattivi e psichedelici fosse prassi abituale durante i riti religiosi degli israeliti al tempo della Bibbia e che le visioni mistiche non sarebbero altro che un effetto degli stupefacenti. Ma siamo sicuri che questa pratica sia caduta in disuso? Se le attuali gerarchie ecclesistiche fossero sotto il costante effetto di droghe avremmo finalmente la risposta a tutte le nostre domande; però dovrebbero stare un po’ più attenti alla qualità del prodotto: Jimi Hendrix, Jim Morrison e Janis Choplin, grazie alle droghe, hanno dato vita ad indimenticabili lampi d’arte; e Joseph Ratzinger? Lui ha scritto la “Spe Salvi”. Non è un brutto pezzo, ma io ci avrei aggiunto un paio di chitarre elettriche. Però il video di Snoop Doggy Dog è venuto una bomba. Jimi, Janis, Jim, Joseph: tutti artisti che hanno in comune la J iniziale e la vita sul filo del rasoio; i primi tre sono morti giovanissimi, mentre Joseph ha fatto carriera e ora dirige la casa discografica più importante al mondo. No, a pensarci bene non credo che Ratzinger abbia mai usato droghe: Hitler era un salutista. E lo è ancora. Contro Shannon si sono alzate critiche da mezzo mondo: molti si sono chiesti cosa avesse fumato lui prima di scrivere l’articolo. Perché tanto clamore? In fondo anche Noè beveva come uno dei Guns n’ Roses.

4 marzo 2008

Non aprite quella tomba!

Non aprite quella tomba!
Nonostante mi fossi imposto di ignorare scientificamente ogni approfondimento sulla riesumazione di Padre Pio, stamattina ho seguito per qualche minuto “Mattina 5”, il soporifero contenitore per casalinghe disperate condotto da Barbara D’Urso e Claudio Brachino. In una condizione mentale normale non avrei mai indugiato su una trasmissione del genere, ma dallo sguardo birichino (e anche un po’ dalle tette) di Barbara D’Urso ho intuito che si stava scatenando un vero e proprio delirio pseudo giornalistico e non ho potuto fare a meno di soffermarmi qualche minuto su Canale 5. Ognuno crede a quello che vuole, poi io sono compaesano di Padre Pio e gli sono molto affezionato, ma le stronzate che ho sentito stamattina da Barbara D’Urso e da Elena Guarnieri erano devastanti come una discussione sul nucleare con Valeria Marini. Il corpo di Padre Pio sta seguendo il NORMALE processo di scheletrizzazione, ma piedi e mani sono conservati discretamente bene (non si sa cosa voglia dire “discretamente bene” visto che non ci sono ancora documenti ufficiali) e Barbara D’Urso, in uno slancio estatico, lo ha interpretato come un’inconfutabile ulteriore prova galileiana della santità di Padre Pio; Barbara, anche la sua barba era intatta: cosa vuol dire, che Padre Pio era un fan degli ZZ Top? Elena Guarnieri ha poi calato il jolly quando ha riferito come la sera dell’esumazione a S.Giovanni Rotondo si sia alzato un vento improvviso come accadde durante i funerali di Giovanni Paolo II; tutte e due hanno sottolineato che non si è trattata affatto di una casualità visto il forte legame spirituale tra i due. A parte il fatto che S.Giovanni Rotondo è di poco più in basso del K2 , che lì fa tanto freddo che la neve cade con i guanti e che il vento non è così raro soprattutto nella piazza dove si trova la tomba dato che intorno ha pochissime costruzioni, cosa si direbbe se tra 40 anni anche durante la riesumazione della salma di Pinochet dovesse alzarsi un forte vento? Che è un segnale divino visto che i tre usavano la stessa marca di shampoo? Se Padre Pio avesse saputo che sarebbe finito in una trasmissione condotta da Barbara D’Urso forse ci avrebbe pensato due volte prima di indossare il saio.

2 marzo 2008


Flop Sanremo
Crollo di ascolti per un festival mediocre sotto quasi ogni punto di vista. Pippo Baudo è stato insopportabile come sempre, megalomane all’ennesima potenza tanto da costringere quasi tutti gli ospiti a cantare Donna Rosa; ha duettato anche con un piccolo pianista orientale di 9 anni che, a mio parere, la mamma manager dovrebbe far giocare un po’ più con i Gormiti e meno con il pianoforte visto che, dall’impressione che ne ho avuto io, lo sta brillantemente conducendo verso i sentieri del Prozac; fortunatamente Ben Harper, in un maglioncino a quadretti da antologia, si è rifiutato di insozzare la sua chitarra d’epoca con le note dell’immonda baudata nonostante nei camerini Pippo glielo avesse espressamente chiesto. Chiambretti nell’ombra e con il freno a mano tirato, ma ormai è da tempo un ex Pierino; bellissima e fresca Bianca Guaccero, ma sostanzialmente inutile, mentre Andrea Osvart ha dimostrato di avere il carisma di un calzettone bagnato. L’edizione più insipida degli ultimi anni si è conclusa con la vittoria scontata di Giò Di Tonno e Lola Ponce; al secondo posto Anna Tatangelo con un pezzo consigliato dall’Associazione Nazionale Torturatori, terzo Fabrizio Moro. Ancora inspiegabile il senso della giuria di qualità: come può essere composta, tra gli altri, da Mughini, Magalli, Frizzi, Gloria Guida e dulcis in fundo Emilio Fede che, tra parentesi, ha guardato costantemente il culo di Martina Colombari? Sarà ricordato come il festival del primo autoplagio della storia, quello che ha causato l’esclusione della Bertè cui, per evitare un nuovo caso Tenco, è stato concesso di salire altre due volte sul palco. Premio della critica a Tricarico che, sottovoce ma neanche tanto, prima di cantare ha dato dello stronzo a Chiambretti che lo aveva preso in giro con una piccola gag muta: dopo averlo presentato Chiambretti ha finto di sbagliare l’uscita come capitò a Tricarico il primo giorno. Splendido il dopofestival di Elio e le Storie Tese, ma solo chi non li conosceva anche come intrattenitori si è meravigliato dell’intelligenza del programma.

1 marzo 2008


Bassolino flambè 2
Antonio Bassolino, ex sindaco di Napoli e attuale governatore brizzolato della Campania, è stato rinviato a giudizio per il caos della spazzatura. Bassolino è stato chiamato in causa in qualità di ex commissario del governo per l’emergenza rifiuti in Campania. I legali del governatore hanno parlato di “sentenza annunciata” che è un modo come un altro per dire che Bassolino ha fatto tante di quelle cazzate che non poteva non essere rinviato a giudizio. Nella notte Bassolino ha cercato di far sparire le prove, ma è riuscito ad appiccare solo un cassonetto a Secondigliano prima di essere messo in fuga da un fan di Gigi Finizio. Il processo inizierà il 14 maggio e vede coinvolti anche i vertici Impregilo e altri 27 indagati tra tecnici e funzionari vari dell’emergenza. In Campania c’è così tanta spazzatura che la gente si è accampata nelle solfatare per respirare un po’ d’aria pulita. C’è chi vorrebbe buttare tutto nel Vesuvio, ma non è possibile: dentro ci abitano i terremotati del 1980. Intanto la Iervolino continua a far finta di niente: quando viene intervistata ostenta un improbabile accento piemontese e dice di essere il sindaco di Sondrio; dal suo punto di vista a Napoli non c’è alcuna emergenza, va tutto bene. Rosa Russo Iervolino è la risposta che nessuno vorrebbe mai sentirsi dare.

Mestruazioni on the rocks
Dopo i pannolini lavabili e i preservativi ipocalorici, il comune di Maserada sul Piave propone gli imbuti per le mestruazioni. La Mooncup, questo il nome della rivoluzionaria coppetta, va inserita nella vagina, dopo aver tirato fuori il maestro di sci e il clavicembalo, e funge da vero e proprio raccoglitore del flusso mestruale. Il kit comprende anche un boccione da 36 litri dove svuotare la coppetta e un sommelier abruzzese incaricato di assaggiare e catalogare la produzione mese per mese. La Mooncup spopola nel Regno Unito, mentre solo ora sta prendendo piede in Italia; il comune di Maserada ha invitato tutte le vagine del paese a presentarsi il 4 marzo per una dimostrazione pratica del prodotto. Chi l’ha provata è entusiasta: è comodissima, pratica e poi aggiunge quel sapore in più al vino da tavola. La coppetta è di morbido silicone; lo sa bene Alba Parietti che, dopo averne comprata una, ha riconosciuto la sorella gemella del suo zigomo sinistro: erano state separate al momento della nascita. Giuliano Ferrara ha indetto per domani una conferenza stampa nella quale esporrà i motivi per cui lui non userà la Mooncup.

29 febbraio 2008


Black and white
Agli studenti di un college sudafricano era stato assegnato il compito di girare un video sull’integrazione razziale dato che, nei giorni precedenti, molti studenti bianchi erano scesi in piazza per manifestare proprio contro l’integrazione. I 5 volenterosi giovanotti hanno accettato di buon grado il compito assegnato loro e hanno ripreso 5 addetti delle pulizie di colore del loro college, mentre sono umiliati e vessati nei modi più svariati: costretti a bere birra, a partecipare ad un allenamento di rugby e a degustare un succulento pasto servito in un secchiello e condito con pura urina ariana. Il rettore dell’università ha assicurato che nei confronti dei responsabili saranno presi provvedimenti seri; per ora possono già scordarsi la gita di fine anno a Riccione. Poco dopo la diffusione del video gli universitari coinvolti sono stati identificati ed espulsi ed è stata aperta un’inchiesta da parte della polizia. La condanna delle forze politiche del paese è stata unanime: secondo il portavoce del partito di maggioranza, l’African National Congress, solo l’ultimo film di Pieraccioni ha creato maggiore sdegno. Adolf Hitler, dall’agriturismo che gestisce in Argentina, ha invitato i 5 giovani ad un corso di perfezionamento; anche lui ha cominciato per hobby: solo dopo ha trasformato la sua passione in un lavoro.

27 febbraio 2008


Amore a prima VISA
Sergio De Gregorio, il giunonico senatore ideatore del fondamentale movimento “Italiani nel Mondo”, è indagato per corruzione in merito ad un presunto accordo con Silvio Berlusconi. De Gregorio, infatti, fu eletto nelle fila dell’“Italia dei Valori, ma cambiò casacca a tempo di record fondando il nuovo indispensabile movimento politico e passando, di fatto, alle dipendenze del “Cavaliere Pavido” che, giusto per inciso, è già indagato per presunta corruzione nei confronti di due senatori del centrosinistra per far cadere il governo Prodi. In pratica, secondo l’accusa, tra De Gregorio e Berlusconi non scoppiò l’amore, ma fu sesso a pagamento. Oltre alla questione squisitamente giuridica, che probabilmente si risolverà in un nulla di fatto e che De Gregorio bolla come un “veleno” montato ad arte, va sottolineata quella etica. De Gregorio è eletto grazie a Di Pietro, ma confluisce immediatamente nel centro-destra grazie al cui aiuto ottiene la presidenza della commissione difesa del Senato e che gli elargisce un sostanzioso aiuto economico per il suo movimento. E’ morale farsi eleggere in uno schieramento e poi sgattaiolare dal nemico? Perché allora non si era candidato con la CDL? Possibile che sia entrato in contrasto con Prodi solo ad elezione avvenuta? E dove trova le camicie della sua taglia? Ognuno tragga le proprie conclusioni. Sulla caratura morale di Mister B c’è poco da dire ormai, anche se l’ultimo (solo cronologicamente visto che ce ne saranno altri ) episodio va segnalato. Nei giorni scorsi il “Cavaliere con macchia e senza vergogna” si è fatto sbottonare la patta dei pantaloni da Bondi e, durante l’intervista di un Gianni Riotta spumeggiante, ha imbrattato la tomba di Enzo Biagi affermando che da parte sua non ci fu alcun ukase bulgaro nei confronti di Biagi e Santoro (Luttazzi nemmeno lo nomina più: oltre che dalla RAI lo ha rimosso anche dalla sua testa) e che lo stesso Biagi lasciò la RAI in modo da percepire una liquidazione sostanziosa. Perché il Cavaliere Errante avrebbe rivelato questo importantissimo retroscena solo dopo la morte di Biagi? Forse perché i morti non possono replicare alle calunnie? Riotta però è stato impeccabile: le scarpe di Berlusconi erano come nuove.

26 febbraio 2008


I fatti vostri
“Avvenire”, il quotidiano che ogni gatto incontinente vorrebbe avere nella propria lettiera, accusa l’ordine dei medici di aver diffuso una nota (su aborto, pillola del giorno dopo, diagnosi pre-impianto nella fecondazione assistita e assistenza ai neonati estremamente prematuri) che però non farebbe parte del documento votato dai 103 presidenti dell’ordine dei medici qualche giorno prima. “Avvenire” parla senza mezzi termini di “fantomatico documento”; i medici rispondono stizziti rispedendo le accuse al mittente. Il giornalino della CEI contesta anche la scelta del PD di candidare Umberto Veronesi accodandosi così alle proteste della Binetti che già promette battaglia contro i radicali, nuovi alleati del suo partito. La settimana scorsa ho guardato un film porno insieme alla Binetti; c’erano anche Amadeus, Battiato e Nilla Pizzi: la Binetti ha una borchia sulla lingua a forma di ascensore. Me l’ha detto Battiato; era soddisfatto, ma per un mese dovrà urinare a testa in giù. L’episodio più eloquente delle continue ingerenze clericali nella vita politica italiana però è stato il marchettone di Ratzinger a Giuliano Ferrara; al termine della funzione celebrata dal Papa in una parrocchia romana il pio Ferarra, che era seduto discretamente in prima fila lontano dalle telecamere, ha ricevuto il saluto caloroso del Santo Padre che, con questo gesto, ha veicolato verso Ferrara più voti di quanto avrebbe potuto uno spot elettorale durante la finale dei mondiali. Ferrara ha baciato la mano del Papa, ma non c’è stato alcuno scandalo: durante il bacio i due si guardavano negli occhi.

24 febbraio 2008


Il laureato e l’aspirante diva
Nelle ore che precedono la consegna degli Oscar il nostro più grande attore ha voluto concederci l’ennesimo saggio della propria bravura.Un’attrice interviene ad una convention di FI a Roma e chiede a Berlusconi di trovarle un impiego nel cinema. Silvio le risponde di andare a chiederlo a Veltroni, diplomato in cinematografia, perché lui è un modesto laureato in legge; poi continua dicendo che non può telefonare a Saccà per trovarle un lavoro, ma andrà a casa sua ed userà il citofono. Pubblico in visibilio. Sia Berlusconi sia Saccà sono stati rinviati a giudizio nell’inchiesta sulle segnalazioni fatte da Mister B a Saccà, allora presidente di Rai Fiction, a favore di 5 attrici dal talento cristallino ma emarginate dal mondo dello spettacolo di seria A per il loro impegno politico anticomunista. Non so se la scenetta con la pseudo attrice sia stata una gag studiata a tavolino o un episodio genuino, ma in entrambi i casi risulta epidermicamente fastidiosa. Cosa c’è di nuovo? Nulla. L’arroganza che trasuda dalle parole di Mister B non è affatto una novità ed è emersa in mille circostanze molto più rilevanti, ma è proprio per questo che voglio sottolinearla ancora una volta: ci stiamo abituando a Berlusconi come alle scene di violenza dall’Iraq. E’ questo il suo scopo, disabituarci lentamente alla critica, sparandole ogni giorno di così grosse da farle sembrare la normalità. Goccia dopo goccia ci si abitua al fastidio del rubinetto chiuso male; per pigrizia molti preferiscono girarsi e rigirarsi nel letto senza riuscire a chiudere occhio piuttosto che alzarsi, andare in bagno, stringere la manopola e tornare finalmente a dormire in santa pace.

22 febbraio 2008


Dalla prima lettera di S. Bondi a Forza Italia
Sandro Bondi, coordinatore nazionale di Forza Italia, ha inviato ai coordinatori regionali, ai membri del comitato candidature e a Silvio Berlusconi una lettera in cui spiega come alle prossime elezioni non sarà candidato chi ha procedimenti penali in corso. Qualcosa non mi torna. Non sarà candidato chi ha procedimenti penali in corso? Ma Berlusconi, proprio oggi, non ha marcato visita al suo interrogatorio nel processo a suo carico, insieme a David Mills, per corruzione in atti giudiziari? Vuol dire che Berlusconi non sarà candidato alle prossime elezioni? Bondi mi viene in soccorso nella parte finale dell’epistola in cui distrattamente e quasi con ovvietà afferma : “In ultimo, ti ricordo, che eventuali procedimenti penali che riguardano nostri parlamentari o eventuali candidati, esclusi naturalmente quelli che, come sappiamo, hanno un'origine di carattere politico, costituiscono un motivo sufficiente di esclusione, soprattutto per un partito come il nostro che dalla sua nascita ha sempre potuto vantare un'assoluta onestà da parte di tutti i suoi rappresentanti”. Commovente. Tradotto in soldoni vuol dire che la lettera è una presa in giro per farsi belli davanti all’opinione pubblica e che Forza Italia potrà continuare a presentare tutta la feccia che vorrà, se vorrà, dato che qualunque delinquente potrà dire di essere perseguitato dalla giustizia per il suo impegno (?) politico. D’altronde come si fa a dimostare il contrario? Un rubagalline viene candidato da un qualunque partito, blatera di essere perseguitato dalla magistratura per motivi politici; si può confutare del tutto? No. Anche se sarà condannato con prove concrete continuerà a professarsi martire perché, anche in presenza di elementi schiaccianti, riuscirà ad instillare il dubbio in quella parte di cittadini con debole spirito critico. Sempre. Ci riuscirà da solo o aiutato dagli schiavi catodici e di penna, come nel caso del prescritto per mafia Andreotti Giulio, che viene ancora spacciato per assolto.

21 febbraio 2008


Fiorello cuore di latta
Per la prima volta da quando è un personaggio pubblico di prima grandezza, Fiorello ha preso posizione su qualcosa. In una puntata del suo programma radiofonico “Viva Radio2”, il prudente Rosario ha sorprendentemente invitato gli elettori a stracciare le schede elettorali se nel frattempo i politici non avessero risolto il problema dei rifiuti. Non mi è sembrato vero! Rosario Fiorello che finalmente esprime una propria opinione, non importa quanto condivisibile, incurante delle polemiche e delle conseguenze che un’esternazione così forte avrebbe certamente suscitato. Alla buon’ora! Ero orgoglioso di lui, alla fine si è stancato d’essere “diplomatico” con tutti - mi dicevo – e ha finalmente messo in gioco la sua faccia in questo momento così delicato per la vita politica italiana. Spartaco che si libera delle catene! Per 24 ore ho vissuto in questa illusione. Il giorno dopo Fiorello ha, infatti, abbassato la testa e con la coda tra le gambe ha chiesto scusa. Molti parrucconi e schiavi catodici hanno tirato un sospiro di sollievo: un artista della popolarità di Fiorello che si affranca dal pensiero omologato e qualunquista sarebbe stato un fatto preoccupante. Ma evidentemente la paura di perdere la poltrona non è una prerogativa solo dei vari Mastella & Co. , ma anche di certi personaggi dello spettacolo che, bravi quanto si vuole, sono in auge perché sostanzialmente innocui. Fiorello deve aver capito a che tipo di pressioni sono sottoposti gli spiriti liberi e ha fatto marcia indietro: ora sa perché Grillo, Luttazzi ed i fratelli Guzzanti sono banditi dalla tv e dalla radio. D’altronde un comico che è osannato da tutti i telegiornali qualche dubbio sulla propria “scomodità” dovrebbe farselo venire. A “Porta a Porta” Bertinotti e Fini hanno perdonato la scappatella di Fiorello definendolo uno dei più bravi a fare satira in Italia. Se Fiorello fa satira io sono un antistaminico. La satira è una cosa seria, non ha nulla a che fare con i vari Fiorello, Striscia e Fazio. Fiorello ha perso una grande occasione: quella di non essere più l’Anna La Rosa della radio e di trasformare il suo programma in una vera trasmissine satirica. Il bruco è rimasto bruco.

19 febbraio 2008


Fidel e George on the road
Ad 82 anni Fidel Castro lascia la presidenza di Cuba dopo quasi 50 anni: solo Mike Bongiorno ha governato più di lui. Da diversi mesi ormai Fidel non era più nella forma fisica ideale per reggere il suo paese: la dittatura presuppone requisiti fisici molto rigorosi che ormai Castro non possedeva più. Sale al potere suo fratello Raul, che da questo momento diventa l’uomo al mondo con più numeri di telefono di ragazze cubane. Dopo Valerio Merola. Il passaggio di consegne è avvenuto ufficialmente a causa delle precarie condizioni di salute di Fidel, ma la verità è un’altra. Tra pochi mesi anche Bush andrà in pensione: i due stanno pensando da anni di girare insieme on the road; Castro ha dovuto lasciare prima di Bush perché è lui ad avere il compito di pianificare l’itinerario e di preparare i panini. Il primo lunedì successivo all’insediamento del nuovo presidente USA i due si ritroveranno alle 8.30 davanti al Lincoln Memorial vestiti da Hell’s Angels e partiranno alla volta del Canada, prima tappa del loro tour. Da lì torneranno immediatamente a Washington perchè George avrà dimenticato il filo interdentale. Castro avrà i primi dubbi sull’affidabilità del suo compagno di viaggio. Due giorni dopo si infileranno in una cassa di pannocchie per volare clandestinamente fino a Londra dove noleggeranno un torpedone rosso a due piani munito di mangianastri e clacson polifonico. A Londra si registrerà un calo spaventoso della verginità delle commesse di articoli sacri. Poi sarà la volta della Francia, dell’Austria, della Germania e dell’Italia, dove saranno costretti a caricare Silvio, vecchio amico di George che si è autoinvitato alla gita. Silvio li torturerà con barzellette e canzoni francesi: sarà abbandonato sulla Salerno-Reggio Calabria dopo che lo avranno fatto scendere a controllare una gomma. Ad un semaforo di Bari vecchia s’imbatteranno in un torpedone-gelateria brutto quasi quanto il loro: ha un faccione con occhiali stampato su entrambi i lati e la scritta “Yes, we can”. Alla guida c’è un tizio che finge di parlare inglese e che vuole attaccare bottone: dice di chiamarsi Rutelli. Anche loro lo ignorano. Il viaggio terminerà tragicamente in Sicilia quando George e Fidel scopriranno di essere sessualmente attratti l’uno dall’altro e metteranno fine alle loro vite gettandosi dalla cima più alta della regione: l’ego di Pippo Baudo.

17 febbraio 2008


Come ti depisto il telespettatore
Il processo a Rosa Bazzi e Olindo Romano sta finalmente raggiungendo il suo scopo: diventare il nuovo caso Cogne. Prima dell’inizio del dibattimento ci aveva pensato lo sconsiderato Azouz a tenere vivo l’interesse su un delitto dalle potenzialità mediatiche elevatissime, sia grazie all’amicizia con Corona e Mora, sia per essere finito in galera per droga. Una trama troppo ghiotta per passare inosservata ai maestri della disinformazione italiana. I tg stanno pompando ad arte servizi particolareggiati e minuziosi sul duo Bazzi-Romano; minuti e minuti di telegiornale per commentare gli strepitosi successi della task force nata per interpretare il diario di Olindo, il cui codice segreto è stato svelato, senza l’aiuto della CIA o di Pico De Paperis, dopo notti insonni e litri di caffé: d’altronde non era semplice capire che una croce disegnata da Olindo vicino al nome di un magistrato fosse una minaccia di morte nei confronti del giudice. Strepitoso. Il pompaggio mediatico procede quotidianamente senza sosta in modo da tenere sempre alta la tensione del telespettatore medio in modo che, quando ci sarà bisogno di distrarre da notizie scomode, “Matrix” e “Porta a Porta” potranno riempire i loro salotti con la strage di Erba senza alcuna vergogna. Ammesso che ne abbiano mai avuta. Annamaria Franzoni ormai non fa più notizia, Garlasco e Perugia sono delitti interessanti e per qualche settimana si sono contesi lo scettro di miglior delitto “specchietto”, ma Rosa e Olindo sono i personaggi ideali. Chi meglio di loro può essere trasformato in fette di prosciutto da adagiare poi sui nostri occhi dai professionisti della disinformazione? Che fine hanno fatto, ad esempio, De Magistris, la Forleo e le loro inchieste? I telegiornali non ne parlano: finché i due giudici non avranno ammazzato qualche vicino dovremo informarci da altre fonti.

15 febbraio 2008


Salvatemi dalla campagna elettorale!
La campagna elettorale infuria, ogni programma televisivo si trasforma in pulpito da cui vendere il proprio fumo. Stamattina sorseggio il mio caffé e ad Uno Mattina c’è ospite Berlusconi:mi vede e mi chiede se gradisco altro zucchero. Sono confuso, ma gli chiedo una zolletta; trenta secondi dopo bussano alla porta: Bondi in livrea mi toglie educatamente la tazzina di mano,mi zucchera il caffé e si allontana con un inchino. Torno a sedermi e Berlusconi mi sorride. Cambio canale e trovo Veltroni immobile su uno di quei macchinari che promettono di sciogliere il grasso massaggiandoti per pochi minuti; mi fissa con sguardo sofferente e mentre vibra come una gelatina in metropolitana pronuncia solo una frase: “Yes,we can”. Cambio ancora canale, su Italia1 c’è una puntata di Happy Days. Mi sento al sicuro. Fonzie ha citato il signor Cunningham in tribunale per la riparazione del tetto e mentre sono lì che discutono animatamente irrompe Mastella vestito da Rocky Baruffi. Non voglio nemmeno sentire, spengo il televisore e metto un dvd pornografico, così, giusto per rilassarmi un po’ed iniziare la giornata col piede giusto. Sono lì che mi chiedo come finirà tra quella bionda super maggiorata e il suo muscoloso ginecologo abbronzato quando dalla vagina spunta il faccione di Giuliano Ferrara che chiede al medico di seguirlo nel suo movimento contro l’aborto. Stacco la spina del televisore e corro in pigiama giù per le scale,inciampo e finisco lungo sul pavimento della guardiola. Il portiere mi aiuta ad alzarmi. E’ Bertinotti! Lo colpisco con una testata e fuggo in strada dribblando le automobili e le vecchiette con le buste della spesa. Vengo fermato in autostrada da una volante della polizia. Cerco di spiegare la mia situazione, ma Fini e La Russa sono inflessibili: chiamano un’ambulanza che mi porta a tutta velocità in ospedale. Non sapevo che Diliberto guidasse così bene. In psichiatria Casini mi fa qualche domanda mentre Storace mi infila una flebo nel braccio senza fare tanti complimenti. Gasparri è ricoverato accanto a me,ma questo non mi sorprende. Mi sento più calmo. Emma Bonino mi rimbocca le coperte mentre Di Pietro assicura il mio portafoglio in un comodino con lucchetto: nel turno successivo ci sono Cirino Pomicino e Alfredo Vito. Sono stato appena dimesso dall’ospedale, ma non mi sento tranquillo: devo rifugiarmi nell’unico posto dove sono certo di non incontrare neanche un politico. Il Parlamento.

10 febbraio 2008


La vergine Veltroni e la strage di madri nel PDL
Dopo una romantica cena a lume di candela Berlusconi e Fini hanno reso noto che FI e AN parteciperanno alle prossime elezioni sotto il simbolo comune del “Partito della libertà”, il partito che ogni masochista ha sempre sognato. La madre di Fini è morta nelle stesse ore dell’annuncio, ma solo l’autopsia chiarirà se il decesso ha a che fare o meno con la decisione del figlio. Prima la madre di Berlusconi, poi quella di Fini:alla CDL non si sentono molto tranquilli, potrebbe sembrare un presagio negativo. Per evitare strumentalizzazioni politiche tutte le mamme del PDL sono state incatenate e mischiate al pubblico di Forum dove resteranno fino al giorno del voto: in caso di ulteriori decessi nessuno se ne accorgerà. La Lega si associa al PDL solo al nord senza rinunciare al proprio simbolo; Casini, almeno per ora, non entra nel polpettone PDL dove sono invece confluiti entusiasticamente il naso di Giovanardi, il sexy Dini e il gommoso Rotondi; Storace nicchia e ribadisce di non volersi trovare allo stesso tavolo con Cuffaro e Mastella. Ha ragione. Neanche io vorrei sedere a quel tavolo,non sarei tranquillo: ci sarebbe il rischio di una retata da un momento all’altro. Mastella si è offerto al miglior offerente e sta semplicemente aspettando l’offerta più alta: “non ci svenderemo”, ha gridato al suo pubblico. Il discorso è scaricabile da E-Bay. Veltroni correrà da solo; il suo “Yes, we can” preso in prestito da Obama ha riportato alla mente l’ineguagliabile “Pliz, visit aur cauntri” di Rutelli che in questi giorni firmerà un contratto milionario come testimonial dell’attrezzo da fitness più usato dalle modelle di tutto il mondo: il dito medio. Il programma del PD? Non esiste, ma nei prossimi giorni sarà sfoltito di qualche punto. La Sinistra Arcobaleno (Sdi,Verdi,Prci,Pdc) non confluisce nel PD: Veltroni è terrorizzato come una suora di clausura in attesa dell’esito del test di gravidanza, ma ostenta serenità come se fosse ancora vergine. E se le elezioni anticipate fossero un diversivo costruito a tavolino per distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dal delitto di Garlasco?

5 febbraio 2008

Nudi Alle urne

Nudi alle urne
Negli ultimi giorni tutte le forze politiche hanno incontrato il presidente Napolitano per esporre le proprie posizioni in merito alla crisi di governo. Ognuno ha richiesto quello che riteneva più giusto per il bene del paese, accantonando come sempre i tornaconti personali; al termine delle consultazioni Napolitano si è preso a schiaffi per dieci minuti, poi ha dato fuoco al suo maggiordomo e, dopo che i vigili del fuoco lo hanno tirato giù dal lampadario con una scatoletta di Gourmet, ha affidato a Franco Marini l’incarico di sondare nuovamente il terreno per cercare un punto d’incontro tra i partiti per quanto riguarda la legge elettorale; un’impresa disperata: sarebbe stato più facile far capire a Bush la tabellina del 7. Berlusconi è a terra per la morte della madre, in fondo è pur sempre un voto in meno, ma quando Bondi gli ha riferito che Marini lo stava aspettando per un incontro importante non ci ha pensato due volte: ha smesso di frugare nei cassetti di mamma Rosa e si è fiondato all’appuntamento. Berlusconi credeva che l’incontro fosse con Valeria Marini: quando si è trovato davanti Franco con la sua pipa in puro cachemire riciclato è montato su tutte le furie; in due minuti ha liquidato il presidente istituzionale ed è tornato a vegliare il cadavere di mamma Rosa, ma solo dopo aver legato Bondi per i piedi ed averlo trascinato sulla A1 dove stava per abbandonarlo al suo destino. Veltroni si è detto deluso dalla decisione di Berlusconi: Bondi andava legato per gli alluci. Veltroni non vorrebbe il voto anticipato, ma non è sembrato molto dispiaciuto del fallimento di Marini: ha appena comprato una camicia nuova e non vede l’ora di mostrarla in campagna elettorale. Il cardinal Bagnasco si è camuffato da testimone di Geova per intrufolarsi da Marini e cercare di influenzare l’influenzabile,ma si è tradito quando ha visto un crocefisso appeso al muro:ha iniziato ad urlare ed è scappato via dalla finestra dopo essersi trasformato in pipistrello. Gli italiani, quelli che nel frattempo non avranno varcato le frontiere messicane nascosti in botti di olio d’oliva, saranno presto chiamati alle urne; non lamentiamoci di dover votare ancora una volta: godiamoci le elezioni finché ci viene consentito di usufruirne perché se Veltroni e Berlusconi diventeranno soci avrà senso votare solo per il Grande Fratello.

31 gennaio 2008


Assolto!Assolto!
Finalmente giustizia è stata fatta! Dopo tanto fango Silvio Berlusconi si prende la sua rivincita: il tribunale di Milano lo ha assolto nel processo SME. Ghedini, uno dei suoi legali, ha sottolineato che non si è trattata di prescrizione bensì di assoluzione. L’accusa era infamante: falso in bilancio del gruppo Fininvest dal 1986 al 1989. Ora tutto è chiarito: mi sento più sereno. Aspetta un momento… Falso in bilancio? Assoluzione e non prescrizione? Ma la depenalizzazione del falso in bilancio... forse… Cancellate le cinque righe precedenti! Silvio Berlusconi oggi l’ha fatta franca un’altra volta grazie ad una delle tante porcate di quando era il rais indiscusso del Parlamento; la depenalizzazione del falso in bilancio è una delle leggi vergogna che Bellachioma ha partorito insieme ai suoi compari e che la sinistra non ha toccato perché anche a qualcuno di loro piace spizzicare la marmellata. Berlusconi ha sempre spacciato le leggi vergogna “ad personam” come leggi di interesse nazionale, che poi ne benefici anche lui e qualche rubagalline in giacca e cravatta pazienza: sono cose che capitano. Lui ha pensato questa legge solo ed esclusivamente a favore delle casalinghe di Voghera. Il cadaverico Ghedini ha subito precisato che non c’è stata prescrizione ma assoluzione; quando vogliono la differenza tra prescrizione e assoluzione la conoscono. Ancora dubbi sui motivi della sua scesa in campo?

30 gennaio 2008

Ultimo tango a Ceppaloni

Doccia gelata per il pittoresco “Sandra Lonardo Fans Club” di Ceppaloni, che aveva già programmato per stasera un’orgia in piazza con sodomizzazioni di gruppo e orgasmi multipli in previsione della liberazione di Sandra Lonardo in Mastella. Il Tribunale del Riesame di Napoli ha infatti disposto la revoca degli arresti domiciliari con l’obbligo di dimora per la signora Mastella. Sandra Lonardo è apparsa in strada arringando brevemente la folla con parole di incredulità e delusione, culminate però in un finale speranzoso alla Frank Capra che ha riscattato la banalità della prima parte dell’orazione. La Lonardo ora non sarà più costretta a guardare Uno Mattina in vestaglia e bigodini, la donna di servizio non ne poteva più di ritrovarsela in casa 24 ore su 24, e probabilmente potrà riprendere le sue funzioni di Presidente del Consiglio Regionale della Campania. Dimissioni o autosospensione in attesa del completo chiarimento giudiziario? Sarebbe stata un’emozione insopportabile per le mie coronarie impantanate nel grasso delle costolette di maiale, ma fortunatamente Sandra ne era a conoscenza (viste le sue frequentazioni in ambito ospedaliero) e ha voluto salvarmi la vita. Grazie Sandra.

27 gennaio 2008


Operazione San Gennaro
In attesa che venga alla luce la nuova realtà politica, i riflettori tornano sull’emergenza rifiuti. A Napoli si ricorre a San Gennaro per cercare di risolvere una situazione disastrosa; nel Duomo sono state esposte le reliquie del santo, l’unico ritenuto in grado di mettere fine alla puzza della spazzatura. Ma è davvero necessario scomodare S.Gennaro? Non basterebbe semplicemente cacciare a pedate Bassolino e la Jervolino? Uhm…pensandoci bene quei due sono così attaccati alle poltrone che forse solo l’intervento divino o un attacco acuto di emorroidi potrebe schiodarli. Le preghiere dei fedeli hanno mosso a pietà il santo napoletano che ha deciso subito di intervenire personalmente; purtroppo ha sbagliato mira e la spazzatura è ancora al suo posto, cioè dove non dovrebbe essere, ma in compenso ha compiuto un altro miracolo forse più grande e inaspettato:ha convinto Cuffaro a dimettersi da presidente della regione Sicilia.

26 gennaio 2008


Tutti giù per terra!
Come previsto Prodi è stato sconfitto al Senato dopo una votazione molto tesa che ha messo fine alle sofferenze della sua armata Brancaleone. Il governo Prodi cade, ammeso che sia mai stato in piedi, per i voti contrari di Mastella e Dini, i quali ultimamente hanno trovato un punto in comune nelle vicende giudiziarie delle relative consorti; entrambi accusano la magistratura di aver attaccato le loro mogli per una sorta di vendetta trasversale,anche se tra i due c’è una sostanziale differenza: mentre nel caso di Sandra Lonardo è ancora tutto da verificare, la signora Donatella Zingone in Dini è stata condannata a 2 anni e 4 mesi per bancarotta fraudolenta, pena sospesa grazie all’indulto. Chiusa parentesi. Il senatore Cusumano dell’Udeur a sorpresa vota a favore del governo provocando la pacata reazione del suo collega di partito Barbato che viene frenato a stento da un battaglione di marines mentre sputa e inveisce contro il vile traditore. Cusumano ha un malore ed è espulso dall’Udeur: svenendo è andato contro le direttive del partito. Barbato stamattina ha chiesto scusa,una poco sentita dichiarazione pro forma, ed è sembrato ancora stordito per i sedativi che gli hanno sparato i tre cecchini dei Nocs dalla piccionaia del Senato.
Oggi sono iniziate le consultazioni di Napolitano con le varie forze politiche che andranno avanti fino a martedì; tutti cercheranno di ottenere il massimo vantaggio da questo momento di caos. L’immediato futuro politico appare più incerto delle trame dei film dei Vanzina.

23 gennaio 2008


Demolition Man
In un’appassionata puntata di “Porta a Porta” Mastella ha affermato preouccupato che la magistratura ha di fatto innescato la crisi del governo Prodi. Sembrava crederci veramente, anche se ogni tanto un po’gli scappava da ridere. A parte che Prodi è in difficoltà fin dal primo giorno, la responsabilità politica dell’ultima e probabile fatale crisi è merito solo ed esclusivamente del satrapo di Ceppaloni. Dopo aver implicitamente ricattato il governo chiedendo piena solidarietà nei confronti suoi, di sua moglie e del suo partito, ritenuta insoddisfacente la risposta di Prodi il buon Clemente ha dichiarato che l’Udeur non fa più parte della maggioranza. Sempre a “Porta a Porta”, mancava però la musichetta alla Benny Hill, Mastella si è esibito in uno show esilarante in cui ha ammesso e affermato con un candore serafico che:
• tutti i partiti,compreso il suo, piazzano i propri “amici” in posti di potere:è la prassi;
• lui sistema solo persone qualificate perché è un politico coscienzioso;
• in tutti i partiti ci sono delinquenti e farabutti e non capisce perché debba essere proprio lui a cacciare gli indesiderabili prima degli altri;
Clem Clem ha poi riportato un gustoso aneddoto:Andreotti gli avrebbe espresso profondo rammarico per una situazione, a dire di Andreotti, ancora più grave di quella che coinvolse il diabolico senatore a vita processato per mafia. Andreotti è ancora convinto di essere stato assolto! Prescrizione non è assoluzione. Vespa non ha detto nulla. Strano. Gli altri ospiti? Forse sono stati ipnotizzati dal ritmico su e giù delle sopracciglia di Mastella;secondo recenti teorie le sopracciglia di Mastella sarebbero strutture viventi autonome. E avrebbero una relazione con Pamela Prati.
Tornando a Prodi, stamattina il presidente del consiglio ha chiesto il voto di fiducia implorando il Parlamento di aiutarlo a tirare la barca ancora per un altro po’. Difficile che accada,ma chi lo sa... Credo che Napolitano, ammesso che si sia svegliato dopo la dormita riguardo ai gravi fatti degli ultimi giorni, opterà per un governo istituzionale in attesa che venga modificato il sistema elettorale; almeno il buon senso consiglierebbe questa mossa,ma non dimentichiamo che siamo in Italia. Nel frattempo:

Mastella ha affittato un loft semi ammobiliato ad Arcore.
D’Alema ha dichiarato ai giornalisti di essere entusiasta dei suoi nuovi mocassini griffati. Poi li ha guardati di nuovo e lo ha ripetuto sorseggiando un Martini.
Fassino è morto.
Rutelli è da tre giorni davanti allo specchio a ripetere la scena madre di Taxi Driver.
Berlusconi chiede elezioni immediate e il ripristino dello ius primae noctis.

22 gennaio 2008


Operazione simpatia
L’operazione simpatia procede speditamente come da programma. Da quando sua eccellenza Bagnasco è alla presidenza della CEI e il buon pastore tedesco Ratzinger ha occupato il soglio pontificio la Chiesa ha vanificato in pochi mesi tutti gli sforzi di Giovanni Paolo II per avvicinare le masse a Dio. Può darsi che Giovanni Paolo II abbia attirato un po’ troppa gente,era il caso di sfoltire un po’ il numero dei fedeli. Le ostie sono costose. Il successore dell’ingenuo e sprovveduto curato di campagna Ruini non poteva che essere altrettanto scaltro e privo di aperture mentali. L’ultima chicca è fresca di giornata. Il cardinale Tettamanzi scrive una lettera ai divorziati invitandoli a non sentirsi esclusi dalla Chiesa. Un passaggio chiave del suo scritto:
“Anche la Chiesa sa che in certi casi non solo è lecito ma può essere addirittura inevitabile prendere la decisione di una separazione: per difendere la dignità delle persone, per evitare traumi più profondi, per custodire la grandezza del matrimonio, che non può trasformarsi in un'insostenibile trafila di reciproche asprezze».
Un’apertura coraggiosa, sensata e moderna di un cardinale che pur con tute le cautele del caso cerca di avvicinarsi al suo gregge e di ritrovare i fedeli smarriti. Apriti cielo. Bagnasco sbatte sul tavolo i suoi stivaloni borchiati in pelle di peccatore e in serata ribadisce che il matrimonio è una scelta indissolubile e definitiva. Nessuna eccezione è ammessa. Nessun commento.
Altra chicca. L’episodio del Papa alla Sapienza era ormai chiuso, ma l’amabile Bagnasco ha riacceso la brace della polemica affermando che Ratzinger ha rinunciato alla visita perché le autorità italiane glielo avevano sconsigliato per motivi di ordine pubblico. Palazzo Chigi ha smentito stizzito. Quale sarà la prossima mossa di Bagnasco? L’annessione dell’Austria?

21 gennaio 2008


Buona domenica
Un uomo che ogni domenica mattina (e più o meno quando gli pare) può affacciarsi alla finestra e dire a milioni di persone urbi et orbi ciò che vuole senza alcun contraddittorio può essere considerato un uomo imbavagliato? No, ma questa è la bufala che ha causato l’intasamento di piazza S.Pietro stamattina. In settimana il cardinal Ruini, ingenuo curato di campagna e lontano dalle malizie della politica e del potere, in seguito alla VOLONTARIA rinuncia del Papa di recarsi alla Sapienza, ha colto la palla al balzo e ha invitato i fedeli a presenziare all’Angelus per testimoniare la vicinanza al Santo Padre. Ruini ha precisato che non si è trattata di una manifestazione politica, dichiarazione che ne conferma appieno gli intenti politici:quando Ruini fa queste premesse è sempre un messaggio politico. Presenti in piazza, oltre ad una folta rappresentativa di politici coerenti e timorati ma bisognosi di testimoniare ulteriormente il loro amore disinteressato alla Chiesa, anche il prescritto per mafia Giulio Andreotti e l’indagato Clemente Mastella che ha rilasciato altre dichiarazioni al vetriolo sulla magistratura che sta indagando su di lui e sulla sua famiglia allargata, dato che oggi non era una manifestazione politica. Non ha potuto partecipare fisicamente, ma sicuramente in spirito era in piazza anche lui, il fervente cattolico Udc Salvatore Cuffaro, ancora impegnato nei festeggiamenti per la fresca condanna a 5 anni per favoreggiamento e divulgazione di informazioni riservate.
Intanto in questi giorni è stato eletto il nuovo papa nero, ossia il nuovo capo dei gesuiti. Il nome è rassicurante quanto basta: Adolfo.

19 gennaio 2008

I nuovi martiri

Un documento riservatissimo riportato alla luce stamattina rivela l’esistenza di un nuovo segreto di Fatima in cui nel 1917 la Madonna preannunciava l’olocausto di un intero partito politico a lei fedele e di una coppia di umili sposi sanniti. La profezia è stata tenuta nascosta per evitare speculazioni, ma dopo i fatti degli ultimi giorni, le autorità vaticane hanno ritenuto che fosse giunto il momento della sua divulgazione. La profezia si è compiuta. La magistratura atea e comunista ha voluto colpire i veri testimoni della fede cristiana. I giornali non lo dicono, ma nelle intercettazioni sia Sandra Lonardo sia Clemente Mastella cercavano di convertire i loro interlocutori e per questo sono stati perseguitati dalla giustizia terrena. Ma quale concussione, ma quale associazione a delinquere,ma quale turbativa d’asta! Le telefonate intercettate sono vere e proprie dimostrazioni di fede cristiana in cui i due martiri si prodigano esclusivamente per convincere le pecorelle smarrite e ricondurle nel gregge, davanti alle pantofole Prada rosso fuoco del buon pastore tedesco. Stesso discorso per tutti gli altri inquisiti UDEUR, i quali hanno una sola colpa: aver deciso di spogliarsi di tutti i beni terreni e seguire disinteressatamente le orme di Clemente nel suo difficile ufficio evangelico. Questi moderni S.Sebastiano sfruttavano sì le loro posizioni sociali e amministrative, ma esclusivamente per il bene delle anime e per la salvezza dell’umanità. Mastella ha invitato tutti i suoi fedeli, quelli a piede libero, a recarsi domenica a salutare il Santo Padre per rendergli omaggio in un momento di grave degenerazione culturale in cui ci si permette di non obbedire ciecamente al Papa osando addirittura contestare l’ineffabile validità scientifica dei suoi ragionamenti. Tutti i politici UDEUR ancora in libertà si riuniranno davanti alla villa di Ceppaloni e poi andranno tutti insieme a Roma. In un’unica macchina.
Intanto si stanno verificando episodi sconcertanti:
Testimoni dicono di aver visto lacrimare la cornetta del telefono di casa Mastella.
Fausto Pepe sarebbe apparso in sogno ad un posteggiatore abusivo di Benevento e gli avrebbe rivelato i segreti del congiuntivo.
Le ossa di un deputato UDEUR deceduto quattro anni fa sono uscite dalla tomba,hanno recuperato il bottino nascosto prima di morire e sono andate a festeggiare con Cosimo Mele.

17 gennaio 2008

Sandra e Clemente: due cuori e una concussione

Rientro a casa dopo una dura giornata di lavoro e dopo aver nascosto le armi e diviso il bottino con i ragazzi del mio team da buon italiano medio mi siedo a tavola in mutande e canottiera, accendo la tv e davanti ai maccheroni fumanti assisto all’inverosimile: Mastella che annuncia le sue dimissioni. Nel suo discorso Mastella annuncia di voler abbandonare la carica di ministro preferendo l’amore:sono confuso… Credevo che l’amore in questione fosse Casini, cui Clemente stava dimostrando tutto il suo sentimento rinunciando al suo bene più sacro e prezioso:la poltrona ministeriale. Dopo pochi minuti vengo schiaffeggiato dalla cruda realtà. Mastella si dimette perché la sua signora è agli arresti domiciliari per concussione, grazie ad un’inchiesta della procura di S.Maria Capua Vetere che sta demolendo l’UDEUR campana coinvolgendo sindaci, prefetti, amministratori e anche il suocero di Mastella junior,giusto per tenere tutto in famiglia. Tutto il mondo politico accorre solidale al capezzale del collega Clemente inveendo contro i giudici e le intercettazioni, con Berlusconi e la sua schiera di Gollum ammaestrati che paventano una crisi democratica e ripropongono ancora una volta la barzelletta della “giustizia ad orologeria”. Intanto Mastella rientra a Ceppaloni per consolare Sandra Lonardo e trova un avviso di garanzia anche per lui,d’altronde sono in comunione di beni.

16 gennaio 2008


L'universitario

Benedetto XVI,in seguito alle proteste degli ultimi giorni,rinuncia alla visita alla Sapienza di Roma.
Per la CEI,che ha diramato un comunicato durante le pause del festival della lapidazione di Montevarchi, il Papa è vittima di un’ondata di intolleranza guidata da menti antidemocratiche che rifuggono il dialogo e il confronto. Tremonti cita Voltaire, mentre al suo fianco Elio Vito cerca in tutti i modi di sembrare normale;Casini disdice una partita di strip poker a casa di Claudia Koll per urlare in Parlamento la sua rabbia contro i contestatori del Santo Padre; Berlusconi si vergogna di essere italiano e si dice sicuro del fatto che Ronaldo,Pato e Kakà possano convivere. Il giornalismo, salvo le solite poche voci libere, ha farneticato sull’episodio snocciolando termini catastrofici e apocalittici che non si udivano dai tempi della separazione di Al Bano e Romina. La verità, banale e lapalissiana, è che Benedetto XVI ha deciso spontaneamente di non recarsi in visita alla Sapienza non per problemi di ordine publico,ma perché sarebbe stato contestato a suon di pernacchie da una buona fetta di studenti. Un gesto scaltro il suo,da vero statista.
Evocata durante una seduta spiritica Oriana Fallaci ha chiesto di bombardare le mutande di Boselli.
In seguito all’episodio è in forse la partecipazione di monsignor Bagnasco alla prossima edizione dell’Isola dei Famosi.
Il cardinal Ruini ha deciso di non prendere più parte al tour con i Megadeth.
Il Papa non va più alla “Sapienza” di Roma, ma visiterà le aule dei corsi serali del CEPU di Brindisi.

13 gennaio 2008


Bassolino flambè

Le proteste ormai sono violente,non c’è più voglia di parlare. Gli episodi d’intolleranza sono all’ordine del giorno e le autorità non sanno a che santo votarsi. Bassolino ha ricevuto nella notte una delegazione per trovare una soluzione all’emergenza rifiuti:i topi chiedevano da settimane un incontro (la Iervolino non ha potuto partecipare perché impegnata nel doppiaggio del nuovo film dei Flinstones). Le case,gli ospedali,le scuole si stanno pericolosamente avvicinando ai cumuli di spazzatura e alle discariche;ieri due topi sono stati circondati da un gruppo di esagitati che reclamavano il possesso di quegli spazi. Non è stato possibile fargli capire che quei cumuli erano il logico ed inevitabile frutto di anni di duro e ponderato lavoro del governatore Bassolino, delle amministrazioni locali,della camorra:situazioni del genere non nascono per improvvisazione;i due poveri topi sono stati costretti alla fuga per evitare spiacevoli conseguenze. La situazione è talmente grave che per pochi minuti Bruno Vespa si è trasformato in un giornalista vero incalzando il ministro Pecoraro Scanio che si stava trincerando dietro il suo politichese griffato. La performance di Vespa ha causato la perdita del latte a due casalinghe di Ventimiglia, mentre Pecoraro Scanio ha preferito disdire l’appuntamento con l’estetista e smaltire la rabbia con un dvd di Desperate Housewives. Nella stessa puntata di “Porta a Porta”, a causa della forte emozione, un topo del pubblico ha perso conoscenza ed è stato rianimato da Bertolaso con una tempestiva respirazione bocca a bocca. Secondo De Gennaro,neo commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, Bertolaso avrebbe tirato fuori un po’ di lingua, ma queste sono illazioni che io non raccolgo. I topi hanno comunque ringraziato Prodi per la crociera in Sardegna a spese dello Stato:la politica quando vuole ha un volto umano. Intanto è arrivato anche l’esercito a presidiare i cumuli di spazzatura, ma Prodi ha garantito al Parlamento che i militari spareranno seguendo le regole di ingaggio internazionali. Esasperato da critiche e veleni Bassolino ha innaffiato le sue parti intime di benzina,ha tirato fuori l’accendino e per poco non si è sfiorata la tragedia,ma alla fine tutto si è risolto per il meglio: l’accendino ha funzionato.

8 gennaio 2008


Clemente Mastella


Il 5 febbraio 1947 S.Giovanni di Ceppaloni, in provincia di Benevento, regala alla politica italiana Mario Clemente Mastella. Il parto si presenta da subito difficoltoso,in Australia un canguro morirà durante il travaglio, ma il bimbo nasce sano,forte e con una voglia a forma di raffreddore sul polso. Fin dai primi giorni di vita il piccolo e vivace Clemente mette a soqquadro il reparto maternità gironzolando per tutti i lettini,riposando un po’ in questo e un po’ in quello, ostentando da subito la tranquillità di chi si trova bene in qualunque culla, a patto che sia bella calda. A tre anni si iscrive alla Democrazia Cristiana e diventa dirigente nazionale dell’Azione Cattolica avanzando alcune proposte innovative come l’abolizione delle pacche sulle spalle e l’introduzione di un sistema metrico decimale basato sui nomi dei sette nani. Partecipa speranzoso ai provini di Happy Days, avrebbe voluto interpretare Potsie, ma la raccomandazione del parroco di Ceppaloni gli procura solo una piccola parte nella puntata “Fonzie torna a scuola” in cui Mastella interpreta un carburatore ingolfato. Un’infanzia tutto sommato serena la sua, spesa tra riunioni parrocchiali e gare di sputi in cui Clemente è maestro:solo la perpetua della sua parrocchia riusciva a tenergli testa nelle sfide del sabato sera. Gli studi intanto procedono senza intoppi e il probo Clemente consegue la laurea in lettere e filosofia presentando la tesi”Talleyrand e Nino D’angelo:epistemologia della cucina partenopea ”;diventato giornalista professionista inizia la professione nella sede RAI di Napoli in qualità di macchinetta distributrice di sigarette. Sposa la bellissima Sandra Lonardo dichiarando di essere arrivato vergine al matrimonio. A quello di un amico. Il 20 giugno 1976 viene eletto alla Camera per poi essere riconfermato deputato alle politiche del 1979;nel 1980 l’Irpinia sarebbe stata colpita da un tremendo terremoto. La seconda calamità naturale in pochi mesi. Ceppaloni ormai non è più una cittadina sconosciuta,non sarà più un nome tra i tanti della cartina geografica: anche nella Svizzera tedesca sanno che tra le stradine anonime di quel paese del beneventano si aggirava un giovane di belle speranze che avrebbe dato lustro e onore a quello sconosciuto borgo del sud: Tommaso De Buonfratoli, campione mondiale di respirazione acrobatica. Mastella inizia a farsi strada nella Dc e non tardano ad arrivare incarichi di rilievo,diviene infatti Responsabile del Dipartimento Informazione ed Editoria del partito. Memorabili le sue battaglie in Parlamento come relatore della legge per la riforma dell’editoria,legge che tra l’altro prevedeva lo ius primae noctis con tutte le autrici di età inferiore ai 92 anni ad ogni nuovo lavoro pubblicato. Dal 1982 la politica si impossessa definitivamente di lui:diviene capo ufficio stampa del partito creando però qualche piccolo problema quando, dopo una gara di vodka con Nilde Iotti, dichiarò guerra alla Romania. La carriera politica di Mastella è ormai inarrestabile: Sottosegretario alla Difesa, membro della Commissione Affari Costituzionali,della Presidenza del Consiglio e degli Interni,della Commissione Cultura ed Istruzione,della Commissione Difesa:e questi sono solo gli incarichi del martedì. Nel 1994,in seguito alla ormai imminente decomposizione della Dc fonda il CCD,che lascia nel ’98 per fondare il CDR ma nel novembre dello stesso anno diviene segretario nazionale prima dell’UDR e poi dell’UDEUR … Uff...un bicchiere d’acqua per favore…Si propone come candidato leader alle primarie dell’Unione del 2005 ma arriva terzo alle spalle di Prodi e Bertinotti precedendo di un soffio un pupazzo di marzapane. La polemica monta rapidamente:a Ceppaloni le schede erano già finite a metà mattinata e molti non hanno potuto votare. Secondo un sondaggio non ufficiale,Mastella a Ceppaloni avrebbe potuto ottenere più voti di Saddam Hussein prima dell’invasione americana in Iraq. Nel 2006 diviene Ministro della Giustizia battendo in volata i Jalisse. Durante il suo ministero viene approvato l’indulto,aspramente criticato da Antonio Di Pietro e da un “Roby Facchinetti Fan Club di Cerignola”. Con l’indulto circa 12000 carcerati lasciano la prigione:erano tutti nella stessa cella.

3 gennaio 2008


La parodia di un Tg


Studio Aperto sembra essere il telegiornale più seguito dell’ora di pranzo ed è un dato preoccupante considerato che è il telegiornale senza notizie per antonomasia. Il Tg di Italia1 altro non è che la versione televisiva del cartaceo Cronaca Vera:sangue e tette a volontà.

L' apertura è sempre dedicata a fatti di cronaca nera più o meno rilevanti, sviscerati fino all’inverosimile e serviti caldi caldi; si prosegue poi con servizi dall’indubbia valenza sociale sul genere de “La bambina più buona d’Italia”, “Il salvataggio della gattina Kitty” e “Le vacanze di Francesca Lodo” per poi culminare nell’immancabile e attesissimo Peep Show finale in cui tette e culi accompagnano visivamente improbabili notizie (nella foto due pericolose forme di vita aliena)

29 dicembre 2007


Il nome della Rosa

“Oggi” presenta il nuovo libro di Rosa Alberoni con parole che sfidano la legge di gravità e il lavoro del vostro dentista:

“ Rosa Alberoni ha avuto il coraggio intellettuale (sic!) di scrivere un appassionato saggio critico su uno dei miti fondanti la cultura e la mentalità di oggi:l’evoluzionismo. Rosa Alberoni nel volume “Il Dio di Michelangelo e la barba di Darwin”, mette a confronto la posizione dell’autore della Cappella Sistina con quella di Darwin e dei suoi seguaci. Al primo la natura appare così grandiosa e armoniosa che non può che essere stata creata da una mente sovrumana; i secondi,dice lei,si prodigano per cancellare la Creazione divina dalla mente e dai cuori”.

Che dire? Rosa Alberoni non si smentisce mai. Per la boccoluta cariatide platinata l’evoluzionismo non ha dignità scientifica,è semplicemente un tentativo di defraudare Dio della sua creazione e a supporto della sua “coraggiosa” tesi presenta un elemento dalle inattaccabili fondamenta scientifiche: a Michelangelo la natura appare così grandiosa da non poter non essere considerata una creazione voluta e determinata da un’intelligenza ordinatrice,nello specifico il Dio della Bibbia. Il 22-10-96 Giovanni Paolo II nel suo discorso alla Pontificia Accademia delle Scienze sul tema dell’origine della vita e l’evoluzione ha dovuto ammettere (controvoglia) che il darwinismo non è più una “mera ipotesi”:quel giorno evidentemente la Alberoni era in piazza a bruciare libri. Definire la Alberoni una fondamentalista è riduttivo:si eccita immaginando Marcello Pera vestito da crociato che libera Gerusalemme a cavallo di Buttiglione. Dio non esiste e ho una prova inconfutabile: Moana Pozzi è morta e la Alberoni no.

21 dicembre 2007


La nuova Sindone

Berlusconi va a dormire con la borsa dell’acqua calda ma si dimentica di chiuderla e si ustiona mezzo corpo:il lenzuolo usato al momento della tragedia è ora custodito in una teca blindata a Torino. Ripresosi dallo shock dice che in Rai si entra solo se ti prostituisci o se sei di sinistra. Voglio sperare che Marzullo sia comunista. Berlusconi ha solo cercato di porre rimedio a questa bruttura quando ha proposto a Saccà quattro attrici dall’indiscutibile talento,discriminate per il loro coraggio di non schierarsi con i falsi ideali del marxismo all’amatriciana. Stoiche.
Alla Rai hanno protestato dicendo che non tutti sono di
sinistra.


16 dicembre 2007


L’uomo qualunque

L’armata rossa della magistratura comunista ha nuovamente attentato alla vita democratica del nostro paese con un indagine ad orologeria nei confronti di un anonimo privato cittadino,di uno qualunque: Silvio Berlusconi, l’uomo della strada per antonomasia. Ad orologeria perché proprio in questi giorni il Cavaliere sta vivendo giornate delicate:non perché, come dice lui, c’è aria di elezioni (se ci fosse aria di elezioni ogni volta che Berlusconi è indagato non ci sarebbero episodi di vandalismo alle strutture scolastiche per ritardare le lezioni) ma perchè il Milan è impegnato a Tokyo per la finale della coppa intercontinentale. Non è la prima volta che i comunisti usano la magistratura per mettere i bastoni tra le ruote della Rolls Royce del Cavaliere:a suo tempo,sempre per un indagine campata in aria, per poco non saltò il passaggio di Nesta dalla Lazio al Milan. Stavolta Berlusconi sarebbe indagato per aver cercato di comprare,tra gli altri, il senatore Nino Randazzo, eletto dagli italiani di Australia, e di portarlo nel suo harem a qualunque costo promettendogli mari, monti e una cena a casa di Raimondo Vianello. Caso più unico che raro il senatore Randazzo ha rifiutato forse perché, avendo vissuto per molto tempo in Australia, ha poca dimestichezza con le regole non scritte della politica italiana. Randazzo ha rifiutato sdegnato. Sergio De Gregorio è rimasto allibito:appena saputa la notizia gli si è chiusa la bocca dello stomaco e non è riuscito a finire il settimo piatto di bucatini. Berlusconi inoltre telefona all’integerrimo Agostino Saccà, satrapo di Raifiction nonché giustiziere del trio Biagi-Luttazzi-Santoro ai tempi dell’ukase bulgaro, per consigliargli quattro preparatissime attrici, preparatissime ma ingiustamente emarginate dal mondo dello spettacolo per le loro coraggiose prese di posizione politiche tanto che probabilmente verranno candidate al premio Nobel o per una particina nel prossimo film di Christian De Sica; una delle quattro pare fosse raccomandata da un senatore dell’Unione che per riconoscenza magari avrebbe aiutato Berlusconi a dare un colpetto al carrozzone Prodi. Ma per ora queste sono solo insinuazioni, come quelle farneticazioni pagane sull’eliocentrismo. Bertinotti si indigna e chiede spiegazioni ma non sulla compravendita dei parlamentari bensì sulla fuga di notizie dalla procura di Napoli e se vi siano in atto intercettazioni non autorizzate noi confronti di onorevoli e senatori. Mastella ha avuto un’erezione, Veltroni non riesce a scegliere i regali di Natale e Sergio De Gregorio ha iniziato l’ottavo piatto di bucatini.

11 dicembre 2007


Luttazzi interruptus 2

In questi giorni la7 ci mostra un lato che finora sembrava non possedere ma che evidentemente ha nascosto con sapienza. Dopo aver bloccato la messa in onda di Decameron, i solerti dirigenti di questa ormai ex emittente democratica avevano programmato per le 10 di stamattina la cancellazione di tutto il materiale girato da Luttazzi; TUTTO il materiale, quello edito e quello inedito. Già il più che esplicito e qualificante modus operandi del placcaggio fisico e morale applicato a Luttazzi e ai suoi collaboratori per stoppare il programma (descritto in un post di D.L. sul suo sito http://www.danieleluttazzi.it/) era alquanto imbarazzante ma la distruzione del materiale artistico è qualcosa di più,è qualcosa di peggio. Bisognava cancellare le orme del passaggio di Luttazzi a La7(cosa che ha fatto la RAI: Luttazzi è stato depennato dagli archivi internet dei programmi RAI) così come le dittature bruciavano in pubblico i libri ,dopo averne proibito la lettura, per eliminare le tracce di un pensiero da loro non condiviso,quindi pericoloso. Ho letto pochi minuti fa sul blog di D.L. come per ora il materiale sia al sicuro dopo una denuncia sporta ai carabinieri dal comico romagnolo. Ieri sera Maurizio Crozza ha fatto una figuraccia parlando in favore di Luttazzi, in modo molto formale e non molto sentito secondo me, solo dopo il messaggio di solidarietà espresso da Marco Travaglio prima che iniziasse il suo intervento in qualità di ospite (altrimenti non credo che Crozza avrebbe tirato fuori l’argomento). Intanto Giuliano Ferrara scrive al Messaggero che chi vuole essere come Lenny Bruce deve accettarne anche e soprattutto le conseguenze negative. Ma la questione è proprio questa: perché i Lenny Bruce devono ancora essere cacciati e i vari Don Abbondio della pseudo satira possono riempire i programmi con il loro nulla? (nella foto Lenny Bruce)

9 dicembre 2007


Luttazzi interruptus

Con Luttazzi è così:non fai in tempo a sederti in poltrona per guardare i suoi programmi che lo segano. Anche a La7 Luttazzi ha avuto vita breve nonostante i bookmakers inglesi lo davano ben quotato per i primi di gennaio;invece ci si è messo di mezzo Giuliano Ferrara che con la sua mole ha impedito (non so quanto indirettamente né se sia stato l’unico “pezzo grosso” a lamentarsi…) la prosecuzione di Decameron che, nonostante l’orario (più che seconda serata),il giorno (sabato) e la rete(La7) stava inanellando una serie di ascolti record. Si,perché è stata a causa di una battuta su Giuliano Ferrara che la patta di Daniele si è chiusa. In un comunicato stampa La7 ha spiegato come Luttazzi abbia “abusato” della libertà concessagli dalla rete utilizzando tale libertà non per fare satira ma per offendere Ferrara, stella della rete stessa. La satira ha dei limiti? Se li ha non è più satira ma un enciclica di Ratzinger. Se dai carta bianca ad un comico come Luttazzi devi aspettarti di tutto e non puoi uscirtene con una sciocchezza simile:se Ferrara non fosse stato sotto contratto su La7, la rete avrebbe sospeso Luttazzi? Io dico di no. Poi cosa significa “abusare della libertà concessagli”? A me sembra una frase ambigua. Se io sono libero,una libertà che tu mi dai, di correre a briglia sciolta tra le pieghe della satira,del “politicamente scorretto”,del surreale e del boccaccesco poi non puoi lamentarti se scarico un camion di merda sul tuo Giuliano Ferrara. Anche perché è talmente grosso che non riesco a coprirlo tutto. L’Italia non capisce la forza insolente,geniale e irriverente di Bill Hicks, Rodney Dangerfield, Lenny Bruce cui Luttazzi attinge a piene mani(spesso senza neanche dire che lo ha fatto..):in Italia più moscio sei meglio è.
La battuta incriminata:
«Dopo 4 anni guerra in Iraq, 3.900 soldati americani morti, 85mila civili iracheni ammazzati e tutti gli italiani morti sul campo anche per colpa di Berlusconi, Berlusconi ha avuto il coraggio di dire che lui in fondo era contrario alla guerra in Iraq. Come si fa a sopportare una cosa del genere? Io ho un mio sistema: penso a Giuliano Ferrara immerso in una vasca da bagno con Berlusconi e Dell'Utri che gli pisciano addosso, Previti che gli caca in bocca e la Santanchè in completo sadomaso che li frusta tutti».

8 dicembre 2007


The italian job

Diventare una star perché ti hanno massacrato moglie,figlio e suocera? In Italia accade anche questo. La stella di Azouz Marzouk si è spenta però prima che iniziasse a brillare a causa di una squallida storia di droga che ha visto coinvolto tra gli altri proprio Azouz, non nuovo a questioni riguardanti stupefacenti. Dopo il massacro, Lele Mora e Fabrizio Corona avevano pensato a lui come ad una potenziale gallina dalle uova d’oro ed hanno cercato di introdurlo nel pollaio delle pseudo stelline della tv,un pollaio più puzzolente e meno produttivo di quello di cui mi servo per fare colazione la mattina. Dalle intercettazioni che lo hanno incastrato emerge un Azouz molto diverso da quello che aveva commosso l’Italia:al telefono si lamenta della frenata che hanno subito a suoi “affari” a causa della troppa attenzione che lo circonda dopo la strage di Erba ma esprime anche profonda soddisfazione per gli insperati risvolti “artistici” che la situazione gli sta procurando. Sono i mesi più belli della sua vita:sono parole sue. Grazie alla gola del figlio, squarciata da una coppia di belve condominiali, Azouz ha guadagnato una vita sessuale intensa e variegata per la quale viene anche pagato,come ammette tutto ringalluzzito lui stesso nelle intercettazioni. Sono soddisfazioni,senza dubbio. Su Marzouk non ho nulla da dire,non mi interessa. Vorrei parlare dei Mora e dei Corona che hanno cavalcato le onde di sangue della strage di Erba e la stupida insana voglia di protagonismo di un imbecille qualunque per aggiungere qualche altro zero ai loro conti in banca. Vorrei parlare dei vari pseudo approfondimenti serali che hanno banchettato con finto distacco ingrassando i propri spettatori affamati di nulla. E continuano a farlo con altre tragedie analoghe. Vorrei tanto parlarne ma questa spazzatura va solo ignorata:è l’unico modo per allontanarne la puzza.

4 dicembre 2007


Reality sciò!

Vittorio Emanuele,tra le tante incombenze quotidiane (spolverare i mobili, lavare la biancheria, pagare le bollette, pelare le patate,sodomizzare la colf filippina), ha trovato il tempo per chiedere allo Stato italiano un risarcimento puramente simbolico di 260 milioni di euro per gli anni trascorsi in esilio a banchettare con ostriche e champagne in compagnia di modelle insaziabili e procaci. Possiamo biasimarlo? Emanuele Filiberto ha dichiarato che la somma verrebbe devoluta ad un’associazione benefica, per ora inesistente,e messa a disposizione dei più bisognosi. Dopo questa monarchica stronzata anche i meno intransigenti si sono resi conto che l’apertura delle frontiere è stato un errore. 260 milioni di euro? Piuttosto che darli a loro Prodi quei soldi sarebbe disposto a tenerseli lui. Amedeo d’Aosta ha preso le distanze dal cugino:lui avrebbe chiesto di più.